Post by posiPost by ChenicknameSecondo me l'intuito è una funzione di cross-correlazione
( https://it.wikipedia.org/wiki/Correlazione_incrociata )
mentale tra un evento noto e uno di cui si cerca la soluzione,
anche se apparentemente tra i due eventi non c'e' una stretta
connessione. Il picco di cross-correlazione ci eccita
intellettualmente e ci fa trovare una soluzione per imitazione
inconscia.
Beh, se non altro, questo non l'ha detto né Platone, né
Aristotele, né Sant'Agostino e... neppure Gödel! Ciapa lì! :-)
Volendo trovare un algoritmo che rappresenti l'intuizione io direi
piuttosto le reti neurali.
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In effetti la mia, quella della funzione di cross-correlazione, è
soltanto un'intuizione. :-)
Sul piano razionale, meditato, vien fuori dalle "analogie" molto
usate nelle scienze. Ad esempio, banalmente, per rappresentarsi
un circuito elettrico si fa spesso ricorso a un circuito idraulico
che facilmente "si tocca con mano". Penso che se descrivessimo
formalmente da una parte la portata dell'acqua e dall'altra quella
della corrente, potremmo avere un picco di cross-correlazione.
Vado quindi ad immaginare che la nostra mente, anche a livello
inconscio, riesca a fare qualche cosa di simile, paragonando
eventi noti alla nostra memoria con l'evento nuovo di cui si
"intuisce" qualche cosa. (Un altro effetto collaterale di questa
funzione di cross-correlazione potrebbe essere il fenomeno del
"déjà-vu").
Naturalmente concordo sulle reti neuronali: quando mentalmente,
a livello inconscio, eseguiamo un calcolo, così come un ghepardo
calcola la parabola del suo balzo felino, non applichiamo la
matematica con il formalismo che conosciamo a livello razionale,
ma probabilmente risolviamo lo stesso problema con reti neuronali.
Dico il tutto, non soltanto imho, ma strettamente a livello intuitivo.
:-)