Discussione:
La regola aurea secondo Borges
(troppo vecchio per rispondere)
p***@gmail.com
2017-05-31 10:16:18 UTC
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"Non fare oggi quello che potrai fare comodamente nell`eternita`."

Citazione:

“Lo cierto es que vivimos postergando todo lo postergable; tal vez todos sabemos profundamente que somos inmortales y que tarde o temprano, todo hombre hará todas las cosas y sabrá todo.”
Loris Dalla Rosa
2017-05-31 11:54:44 UTC
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"Non fare oggi quello che potrai fare comodamente nell`eternita`."
“Lo cierto es que vivimos postergando todo lo postergable; tal vez todos sabemos profundamente que somos inmortales y que tarde o temprano, todo hombre hará todas las cosas y sabrá todo.”
"Todo" ist das Sein. Aber...
<<Das Sein, das unbestimmte Unmittelbare ist in der Tat Nichts und nicht
mehr noch weniger als Nichts.>> (Hegel, "Wissenschatf der Logik")

Ciao,
Loris
i***@googlemail.com
2017-05-31 16:18:48 UTC
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"Non fare oggi quello che potrai fare comodamente nell`eternita`."
“Lo cierto es que vivimos postergando todo lo postergable; tal vez todos sabemos profundamente que somos inmortales y que tarde o temprano, todo hombre hará todas las cosas y sabrá todo.”
"Todo" ist das Sein. Aber...
<<Das Sein, das unbestimmte Unmittelbare ist in der Tat Nichts und nicht
mehr noch weniger als Nichts.>> (Hegel, "Wissenschatf der Logik")
Ciao,
Loris
non capisco come mai gli hai risposto in questo modo

(pur sorvolando sul mio non essere d'accordo con Hegel riguardo a questa idea che aveva dell'Essere prima della sua determinazione)
Loris Dalla Rosa
2017-05-31 18:39:17 UTC
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"Non fare oggi quello che potrai fare comodamente nell`eternita`."
“Lo cierto es que vivimos postergando todo lo postergable; tal vez todos sabemos profundamente que somos inmortales y que tarde o temprano, todo hombre hará todas las cosas y sabrá todo.”
"Todo" ist das Sein. Aber...
<<Das Sein, das unbestimmte Unmittelbare ist in der Tat Nichts und nicht
mehr noch weniger als Nichts.>> (Hegel, "Wissenschatf der Logik")
non capisco come mai gli hai risposto in questo modo
(pur sorvolando sul mio non essere d'accordo con Hegel riguardo a questa idea che aveva dell'Essere prima della sua determinazione)
Non e' mica, il mio, un modo sgarbato di rispondere. E' solo il
contraltare alla visione illusoriamente consolatoria di Borges (per
altro grande scrittore). L'essere e' l'astazione massima della totalita'
degli essenti, cioe' il nulla della mancanza di qualsiasi sua
determinazione.

Ciao,
Loris
i***@googlemail.com
2017-06-01 02:12:12 UTC
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"Non fare oggi quello che potrai fare comodamente nell`eternita`."
“Lo cierto es que vivimos postergando todo lo postergable; tal vez todos sabemos profundamente que somos inmortales y que tarde o temprano, todo hombre hará todas las cosas y sabrá todo.”
"Todo" ist das Sein. Aber...
<<Das Sein, das unbestimmte Unmittelbare ist in der Tat Nichts und nicht
mehr noch weniger als Nichts.>> (Hegel, "Wissenschatf der Logik")
non capisco come mai gli hai risposto in questo modo
(pur sorvolando sul mio non essere d'accordo con Hegel riguardo a questa idea che aveva dell'Essere prima della sua determinazione)
Non e' mica, il mio, un modo sgarbato di rispondere. E' solo il
contraltare alla visione illusoriamente consolatoria di Borges (per
altro grande scrittore). L'essere e' l'astazione massima della totalita'
degli essenti, cioe' il nulla della mancanza di qualsiasi sua
determinazione.
Ciao,
Loris
-------------------------------------------
Post by Loris Dalla Rosa
Non e' mica, il mio, un modo sgarbato di rispondere. E' solo il
contraltare alla visione illusoriamente consolatoria di Borges (per
altro grande scrittore). L'essere e' l'astazione massima della totalita'
degli essenti, cioe' il nulla della mancanza di qualsiasi sua
determinazione.
ma lo so che non eri sgarbato... è che non sono assolutamente d'accordo con quel pensiero di Hegel, e mi sorprende che ti sia venuto in mente sia pure per contrapporlo a quella pienezza dell'Essere che invece mostra Borges.
Certo però che se la sua visione la ritieni "illusoriamente consolatoria" ora capisco.... ma non ti facevo così .... ecco.
Contraltare, perfino .... màh! .... io semmai vedo quel pensiero di Hegel sprofondare nel vuoto di sotto... e svanire inconsistente.
rawmode
2017-06-01 05:06:51 UTC
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<ideaprima1@

.....
ma lo so che non eri sgarbato... è che non sono assolutamente d'accordo con
quel pensiero di Hegel, e mi sorprende che ti sia venuto in mente sia pure
per contrapporlo a quella pienezza dell'Essere che invece mostra Borges.
Certo però che se la sua visione la ritieni "illusoriamente consolatoria"
ora capisco.... ma non ti facevo così .... ecco.
Contraltare, perfino .... màh! .... io semmai vedo quel pensiero di Hegel
sprofondare nel vuoto di sotto... e svanire inconsistente.
......

I filosofi filo occidentali dovrebbero chiamarsi filo accidentali..
perche' pensano di arrivare all'essere tramite il pensiero...
(ovvero con la forza bruta del ragionamento e infatti questi che vedete,
tutto questo che e', sono i frutti amari di codesti pensamenti.) al posto
di mettersi loro in mezzo come un antennone in prima persona ed Essere!
Non pensare di essere, perche' cosi' si raggiunge solo il vuoto, che e' la
coscienza o consapevolezza di chissa' che cosa..e non badano, dimenticano,
non vedono proprio che quella e' pur sempre una consapevolezza!
E da dove uscirebbe questa consapevolezza al di fuori del grande vuoto
dell'essere?
rawmode
2017-06-01 05:13:25 UTC
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"rawmode"
Post by rawmode
(ovvero con la forza bruta del ragionamento e infatti questi che vedete,
tutto questo che e', sono i frutti amari di codesti pensamenti.) al posto
Little Steven - Bitter fruit.

i***@googlemail.com
2017-06-01 10:35:54 UTC
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Post by rawmode
"rawmode"
Post by rawmode
(ovvero con la forza bruta del ragionamento e infatti questi che vedete,
tutto questo che e', sono i frutti amari di codesti pensamenti.) al posto
Little Steven - Bitter fruit.
http://youtu.be/SjQhu6gfL7M
ma perfavore.
rawmode
2017-06-01 11:35:11 UTC
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<ideaprima1



ma perfavore.






....
Ma per favore..
che capite voi!!
proviamo uma arma..

i***@googlemail.com
2017-06-01 12:19:55 UTC
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Post by rawmode
<ideaprima1
ma perfavore.
....
Ma per favore..
che capite voi!!
proviamo uma arma..
http://youtu.be/mISLENNhrW0
aridaglie con sto Voi.
E scusa ma manco so che stai facendo o tentando di fare.
rawmode
2017-06-01 13:05:43 UTC
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<ideaprima1



aridaglie con sto Voi.
E scusa ma manco so che stai facendo o tentando di fare.
....

niente! uso i post come segnalibri di pezzi, almeno..
p***@gmail.com
2017-06-01 17:19:43 UTC
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ma perfavore.
Vedi che ho ragione? Pensa che rivoluzione, se esistesse solo la cultura alta e quella popolare: senza nulla in mezzo; ad esempio, in campo musicale, solo balli e canti tradizionali e opere come il Mitridate Eupatore di Alessandro Scarlatti:



Sarebbe veramente una rivoluzione. Per me le varie sottoculture non sono altro che una moneta fasulla distribuita a pioggia, allo scopo di inquinare i valori alti e popolari della cultura: i primi dichiarandoli curiosita` etniche sorpassate; i secondi nojosi e difficili da raggiungere. In piu` la sottocultura e` il surrogato ideale di chi vive la cultura come una specie di manganello da dare in testa alle persone (comportamento naturalmente deprecabile per una persona veramente colta, diffuso invece tra i semi-colti).
i***@googlemail.com
2017-06-02 10:37:18 UTC
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ma perfavore.
http://youtu.be/mAY5qHsK7sE
Sarebbe veramente una rivoluzione. Per me le varie sottoculture non sono altro che una moneta fasulla distribuita a pioggia, allo scopo di inquinare i valori alti e popolari della cultura: i primi dichiarandoli curiosita` etniche sorpassate; i secondi nojosi e difficili da raggiungere. In piu` la sottocultura e` il surrogato ideale di chi vive la cultura come una specie di manganello da dare in testa alle persone (comportamento naturalmente deprecabile per una persona veramente colta, diffuso invece tra i semi-colti).
(premetto che sto genere di musica come questa di Scarlatti da te postata, non lo reggo proprio... colta o no).

cosa intendi per "rivoluzione"?
io mi scervello ogni volta per tentare di capire cosa significhi sta parola "cultura" .... riesco solo a darle un senso come di terreno adatto ad accogliere qualcosa. Ma in pratica non capisco che sia questa cosa,tanto è stata mistificata. Per cui ritengo per buono solo il terreno adatto ad accogliere tale cosa... poi conto sulla natura stessa di quel terreno e sul suo istinto di selezione, vuoi naturale e vuoi su un livello vibrazionale pià vasto e profondo.
Ma questo non esclude, tutt'altro, la propria singolarità. Ognuno, insomma, ha il suo sentire, i gusti suoi, le sue presisposizioni.
Insomma: io non so in che rapporto sono con la cosidetta cultura che tu dici, e le mie scelte e gusti in questo come in altri campi sono del tutto trasversali, e mi portano a innumerevoli cose spesso del tutto diverse tra di loro, di diversi generi ... talmente trasversali e molteplici che sono certa inorridiresti. Io mi sto bene così e ritemgo di essere tutt'altro che un "bruto" o insensibile ignorante.... ma sai... sono certa che molti arriccerebbero il naso riguardo al mondo mio, delle mie scelte e dei miei gusti e tendenze, te compreso, dunque. Ma questo vale per tutti... no?
Il punto è questo ... lasciare a ciascuno la propria genuinità e possibilità di scelta spontanea in cui evolvere in naturale armomia col suo proprio contesto esistenziale, oppure "proporgli" altro, magari condizionandolo all'idea che quello è meglio e più "degno"? ... magari anche senza arrivare ad imporglielo di forza ... ma qualcosa che, comunque, egli apprenderà in un modo forzato e/o automatico, e non in modo spontaneo come sua propria parte vitale... al punto probabilmente da adeguarsi a questa sostituzione di se stesso in lui ... insomma mettendo in atto la devitalizzazione umana?... perchè un essere è pure quella parte delle sue radici che traggono vitalità da terreni incolti, primordiali, a volte brutti a vedersi, o apparentemente aridi, o paludosi... ma se neghiamo il nostro stesso humus per sostituirlo ad una "cultura" artefatta o a noi innaturale, noi uccidiamo noi stessi, compreso il nostro tendere dall'ombra alla luce.... e ancora oltre.
p***@gmail.com
2017-06-02 11:51:20 UTC
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ma perfavore.
http://youtu.be/mAY5qHsK7sE
Sarebbe veramente una rivoluzione. Per me le varie sottoculture non sono altro che una moneta fasulla distribuita a pioggia, allo scopo di inquinare i valori alti e popolari della cultura: i primi dichiarandoli curiosita` etniche sorpassate; i secondi nojosi e difficili da raggiungere. In piu` la sottocultura e` il surrogato ideale di chi vive la cultura come una specie di manganello da dare in testa alle persone (comportamento naturalmente deprecabile per una persona veramente colta, diffuso invece tra i semi-colti).
(premetto che sto genere di musica come questa di Scarlatti da te postata, non lo reggo proprio... colta o no).
cosa intendi per "rivoluzione"?
io mi scervello ogni volta per tentare di capire cosa significhi sta parola "cultura" .... riesco solo a darle un senso come di terreno adatto ad accogliere qualcosa. Ma in pratica non capisco che sia questa cosa,tanto è stata mistificata.
La cultura e qualcosa che costa studio, impegno, rinuncie, in cambio di niente; visto che la cultura non deve avere un`utilita` spicciola.

La semi-cultura apparentemente non costa nulla: ma in cambio pretende uno zelo distruttivo verso la cultura popolare e colta.

La cultura popolare invece e` quella gratuita in tutti i sensi.
i***@googlemail.com
2017-06-02 14:10:27 UTC
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ma perfavore.
http://youtu.be/mAY5qHsK7sE
Sarebbe veramente una rivoluzione. Per me le varie sottoculture non sono altro che una moneta fasulla distribuita a pioggia, allo scopo di inquinare i valori alti e popolari della cultura: i primi dichiarandoli curiosita` etniche sorpassate; i secondi nojosi e difficili da raggiungere. In piu` la sottocultura e` il surrogato ideale di chi vive la cultura come una specie di manganello da dare in testa alle persone (comportamento naturalmente deprecabile per una persona veramente colta, diffuso invece tra i semi-colti).
(premetto che sto genere di musica come questa di Scarlatti da te postata, non lo reggo proprio... colta o no).
cosa intendi per "rivoluzione"?
io mi scervello ogni volta per tentare di capire cosa significhi sta parola "cultura" .... riesco solo a darle un senso come di terreno adatto ad accogliere qualcosa. Ma in pratica non capisco che sia questa cosa,tanto è stata mistificata.
La cultura e qualcosa che costa studio, impegno, rinuncie, in cambio di niente; visto che la cultura non deve avere un`utilita` spicciola.
La semi-cultura apparentemente non costa nulla: ma in cambio pretende uno zelo distruttivo verso la cultura popolare e colta.
La cultura popolare invece e` quella gratuita in tutti i sensi.
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Post by p***@gmail.com
La cultura e qualcosa che costa studio, impegno, rinuncie, in cambio di niente; visto che la cultura non deve avere un`utilita` spicciola.
ma lei in se stessa... di che si tratta?
Post by p***@gmail.com
La semi-cultura apparentemente non costa nulla: ma in cambio pretende uno zelo distruttivo verso la cultura popolare e colta.
La cultura popolare invece e` quella gratuita in tutti i sensi.
insomma... mi pare di capire che una persona, pur se passasse la sua vita dedicandosi a ricerche e approfondimenti suoi personali in dati campi del sapere, e anche dell'ingegno, e pure esprimendo la sua creatività scrivendo, dipingento e quant'altro, non sarebbe da ritenersi colta.
Questo perchè tutto rimane nel suo universo personale e privato,

Cultura, quindi riguarda il sociale.
Ma ... richiedo... di cosa si tratta, quindi, veramente, dato che molto spesso, individualmente, un essere umano sa portarsi oltre anche senza apporti dal sociale?
thisDeadBoy
2017-06-01 07:07:35 UTC
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Post by rawmode
I filosofi filo occidentali dovrebbero chiamarsi filo accidentali..
o filo interdentali.
Post by rawmode
perche' pensano di arrivare all'essere tramite il pensiero...
allora dovresti dirli: un filo moderni.
Loris Dalla Rosa
2017-06-01 08:02:02 UTC
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Post by i***@googlemail.com
.....
ma lo so che non eri sgarbato... è che non sono assolutamente d'accordo con
quel pensiero di Hegel, e mi sorprende che ti sia venuto in mente sia pure
per contrapporlo a quella pienezza dell'Essere che invece mostra Borges.
Certo però che se la sua visione la ritieni "illusoriamente consolatoria"
ora capisco.... ma non ti facevo così .... ecco.
Contraltare, perfino .... màh! .... io semmai vedo quel pensiero di Hegel
sprofondare nel vuoto di sotto... e svanire inconsistente.
......
I filosofi filo occidentali dovrebbero chiamarsi filo accidentali..
perche' pensano di arrivare all'essere tramite il pensiero...
(ovvero con la forza bruta del ragionamento e infatti questi che vedete,
tutto questo che e', sono i frutti amari di codesti pensamenti.) al posto
di mettersi loro in mezzo come un antennone in prima persona ed Essere!
A


Ah si', eccolo il filosofo con le antennone...
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i***@googlemail.com
2017-06-01 10:29:43 UTC
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.....
ma lo so che non eri sgarbato... è che non sono assolutamente d'accordo con
quel pensiero di Hegel, e mi sorprende che ti sia venuto in mente sia pure
per contrapporlo a quella pienezza dell'Essere che invece mostra Borges.
Certo però che se la sua visione la ritieni "illusoriamente consolatoria"
ora capisco.... ma non ti facevo così .... ecco.
Contraltare, perfino .... màh! .... io semmai vedo quel pensiero di Hegel
sprofondare nel vuoto di sotto... e svanire inconsistente.
......
I filosofi filo occidentali dovrebbero chiamarsi filo accidentali..
perche' pensano di arrivare all'essere tramite il pensiero...
(ovvero con la forza bruta del ragionamento e infatti questi che vedete,
tutto questo che e', sono i frutti amari di codesti pensamenti.) al posto
di mettersi loro in mezzo come un antennone in prima persona ed Essere!
Non pensare di essere, perche' cosi' si raggiunge solo il vuoto, che e' la
coscienza o consapevolezza di chissa' che cosa..e non badano, dimenticano,
non vedono proprio che quella e' pur sempre una consapevolezza!
E da dove uscirebbe questa consapevolezza al di fuori del grande vuoto
dell'essere?
io il vuoto mica ce lo "sento".
Tutto qua. Tutt'altro.
L'Essere non ha bisogno di essere qualcosa.
L'uomo che dorme sogna pure, ma quando non sogna esiste comunque, pure se non vede immagini e storielle. Anzi, esiste senza disperdersi in esse.
Io mi percepisco pure quando dormo profondamente.
Non si può limitare l'Essere a certa ignoranza o insensibilità umana che non sa percepirsi in modi essenziali.
L'Essere è innanzitutto e sempre essenza. Presenza.
Loris Dalla Rosa
2017-06-01 07:51:27 UTC
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"Non fare oggi quello che potrai fare comodamente nell`eternita`."
“Lo cierto es que vivimos postergando todo lo postergable; tal vez todos sabemos profundamente que somos inmortales y que tarde o temprano, todo hombre hará todas las cosas y sabrá todo.”
"Todo" ist das Sein. Aber...
<<Das Sein, das unbestimmte Unmittelbare ist in der Tat Nichts und nicht
mehr noch weniger als Nichts.>> (Hegel, "Wissenschatf der Logik")
non capisco come mai gli hai risposto in questo modo
(pur sorvolando sul mio non essere d'accordo con Hegel riguardo a questa idea che aveva dell'Essere prima della sua determinazione)
Non e' mica, il mio, un modo sgarbato di rispondere. E' solo il
contraltare alla visione illusoriamente consolatoria di Borges (per
altro grande scrittore). L'essere e' l'astazione massima della totalita'
degli essenti, cioe' il nulla della mancanza di qualsiasi sua
determinazione.
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Post by Loris Dalla Rosa
Non e' mica, il mio, un modo sgarbato di rispondere. E' solo il
contraltare alla visione illusoriamente consolatoria di Borges (per
altro grande scrittore). L'essere e' l'astazione massima della totalita'
degli essenti, cioe' il nulla della mancanza di qualsiasi sua
determinazione.
ma lo so che non eri sgarbato... è che non sono assolutamente d'accordo con quel pensiero di >Hegel, e mi sorprende che ti sia venuto in mente sia pure per contrapporlo a quella pienezza >dell'Essere che invece mostra Borges.
Certo però che se la sua visione la ritieni "illusoriamente consolatoria" ora capisco.... ma >non ti facevo così .... ecco.
Contraltare, perfino .... màh! .... io semmai vedo quel pensiero di Hegel sprofondare nel >vuoto di sotto... e svanire inconsistente.
Hegel dice parecchie sciocchezze quando parla di scienza, ma non dice
sciocchezze quando parla di logica. Ritengo invece che sia una
sciocchezza logica quella citazione di Borges, alla cui verita' non
giova l'essere espressa poeticamente. Ne' e' vero che quel pensiero
hegeliano "sprofonda nel vuoto", al contrario sprofonda nel "qualcosa":
l'essere come puro astratto coincide col nulla... "da cui deve uscire
qualcosa". Il nulla nullifica logicamente se stesso nell'essere del
"qualcosa", come il *concreto* dell'essente di cui diciamo l'essere come
suo massimo astratto. Io, tu, ognuno di noi e' il *concreto* di cio'
che e' e nessuno e' il *nulla* del proprio astratto.
i***@googlemail.com
2017-06-01 10:44:57 UTC
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“Lo cierto es que vivimos postergando todo lo postergable; tal vez todos sabemos profundamente que somos inmortales y que tarde o temprano, todo hombre hará todas las cosas y sabrá todo.”
"Todo" ist das Sein. Aber...
<<Das Sein, das unbestimmte Unmittelbare ist in der Tat Nichts und nicht
mehr noch weniger als Nichts.>> (Hegel, "Wissenschatf der Logik")
non capisco come mai gli hai risposto in questo modo
(pur sorvolando sul mio non essere d'accordo con Hegel riguardo a questa idea che aveva dell'Essere prima della sua determinazione)
Non e' mica, il mio, un modo sgarbato di rispondere. E' solo il
contraltare alla visione illusoriamente consolatoria di Borges (per
altro grande scrittore). L'essere e' l'astazione massima della totalita'
degli essenti, cioe' il nulla della mancanza di qualsiasi sua
determinazione.
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Post by Loris Dalla Rosa
Non e' mica, il mio, un modo sgarbato di rispondere. E' solo il
contraltare alla visione illusoriamente consolatoria di Borges (per
altro grande scrittore). L'essere e' l'astazione massima della totalita'
degli essenti, cioe' il nulla della mancanza di qualsiasi sua
determinazione.
ma lo so che non eri sgarbato... è che non sono assolutamente d'accordo con quel pensiero di >Hegel, e mi sorprende che ti sia venuto in mente sia pure per contrapporlo a quella pienezza >dell'Essere che invece mostra Borges.
Certo però che se la sua visione la ritieni "illusoriamente consolatoria" ora capisco.... ma >non ti facevo così .... ecco.
Contraltare, perfino .... màh! .... io semmai vedo quel pensiero di Hegel sprofondare nel >vuoto di sotto... e svanire inconsistente.
Hegel dice parecchie sciocchezze quando parla di scienza, ma non dice
sciocchezze quando parla di logica. Ritengo invece che sia una
sciocchezza logica quella citazione di Borges, alla cui verita' non
giova l'essere espressa poeticamente. Ne' e' vero che quel pensiero
l'essere come puro astratto coincide col nulla... "da cui deve uscire
qualcosa". Il nulla nullifica logicamente se stesso nell'essere del
"qualcosa", come il *concreto* dell'essente di cui diciamo l'essere come
suo massimo astratto. Io, tu, ognuno di noi e' il *concreto* di cio'
che e' e nessuno e' il *nulla* del proprio astratto.
così la vedi tu, Loris.
Ti sto appunto dicendo che non è così.

L'Essere non è astratto. MAI.
Non sarebbe Essere.

E ancora.... non mettere dentro me e chi sente diversamente... parla per te, no?.
Concretezza è sostanza, non "qualcosa".
C'è chi quella sostanza-essenza la percepisce e chi no. Tutto qua.
Non è mettendo cose o qualche pensiero o progetto nel nulla che tu ti contrapponi al nulla in te.
L'Esssere non è nulla. E' di per se stesso.
Loris Dalla Rosa
2017-06-01 11:12:40 UTC
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“Lo cierto es que vivimos postergando todo lo postergable; tal vez todos sabemos profundamente que somos inmortales y que tarde o temprano, todo hombre hará todas las cosas y sabrá todo.”
"Todo" ist das Sein. Aber...
<<Das Sein, das unbestimmte Unmittelbare ist in der Tat Nichts und nicht
mehr noch weniger als Nichts.>> (Hegel, "Wissenschatf der Logik")
non capisco come mai gli hai risposto in questo modo
(pur sorvolando sul mio non essere d'accordo con Hegel riguardo a questa idea che aveva dell'Essere prima della sua determinazione)
Non e' mica, il mio, un modo sgarbato di rispondere. E' solo il
contraltare alla visione illusoriamente consolatoria di Borges (per
altro grande scrittore). L'essere e' l'astazione massima della totalita'
degli essenti, cioe' il nulla della mancanza di qualsiasi sua
determinazione.
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Non e' mica, il mio, un modo sgarbato di rispondere. E' solo il
contraltare alla visione illusoriamente consolatoria di Borges (per
altro grande scrittore). L'essere e' l'astazione massima della totalita'
degli essenti, cioe' il nulla della mancanza di qualsiasi sua
determinazione.
ma lo so che non eri sgarbato... è che non sono assolutamente d'accordo con quel pensiero di >Hegel, e mi sorprende che ti sia venuto in mente sia pure per contrapporlo a quella pienezza >dell'Essere che invece mostra Borges.
Certo però che se la sua visione la ritieni "illusoriamente consolatoria" ora capisco.... ma >non ti facevo così .... ecco.
Contraltare, perfino .... màh! .... io semmai vedo quel pensiero di Hegel sprofondare nel >vuoto di sotto... e svanire inconsistente.
Hegel dice parecchie sciocchezze quando parla di scienza, ma non dice
sciocchezze quando parla di logica. Ritengo invece che sia una
sciocchezza logica quella citazione di Borges, alla cui verita' non
giova l'essere espressa poeticamente. Ne' e' vero che quel pensiero
l'essere come puro astratto coincide col nulla... "da cui deve uscire
qualcosa". Il nulla nullifica logicamente se stesso nell'essere del
"qualcosa", come il *concreto* dell'essente di cui diciamo l'essere come
suo massimo astratto. Io, tu, ognuno di noi e' il *concreto* di cio'
che e' e nessuno e' il *nulla* del proprio astratto.
così la vedi tu, Loris.
Ti sto appunto dicendo che non è così.
L'Essere non è astratto. MAI.
Certo: perche' per logica l'essere come astratto coincide col puro nulla
(Hegel).
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E ancora.... non mettere dentro me e chi sente diversamente... parla per te, no?.
Concretezza è sostanza, non "qualcosa".
Io non "metto dentro" nessuno. Io sto parlando di un filosofo e di
filosofia e questo mi pare un luogo adatto.
Punto.
i***@googlemail.com
2017-06-01 12:18:09 UTC
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"Todo" ist das Sein. Aber...
<<Das Sein, das unbestimmte Unmittelbare ist in der Tat Nichts und nicht
mehr noch weniger als Nichts.>> (Hegel, "Wissenschatf der Logik")
non capisco come mai gli hai risposto in questo modo
(pur sorvolando sul mio non essere d'accordo con Hegel riguardo a questa idea che aveva dell'Essere prima della sua determinazione)
Non e' mica, il mio, un modo sgarbato di rispondere. E' solo il
contraltare alla visione illusoriamente consolatoria di Borges (per
altro grande scrittore). L'essere e' l'astazione massima della totalita'
degli essenti, cioe' il nulla della mancanza di qualsiasi sua
determinazione.
-------------------------------------------
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Non e' mica, il mio, un modo sgarbato di rispondere. E' solo il
contraltare alla visione illusoriamente consolatoria di Borges (per
altro grande scrittore). L'essere e' l'astazione massima della totalita'
degli essenti, cioe' il nulla della mancanza di qualsiasi sua
determinazione.
ma lo so che non eri sgarbato... è che non sono assolutamente d'accordo con quel pensiero di >Hegel, e mi sorprende che ti sia venuto in mente sia pure per contrapporlo a quella pienezza >dell'Essere che invece mostra Borges.
Certo però che se la sua visione la ritieni "illusoriamente consolatoria" ora capisco.... ma >non ti facevo così .... ecco.
Contraltare, perfino .... màh! .... io semmai vedo quel pensiero di Hegel sprofondare nel >vuoto di sotto... e svanire inconsistente.
Hegel dice parecchie sciocchezze quando parla di scienza, ma non dice
sciocchezze quando parla di logica. Ritengo invece che sia una
sciocchezza logica quella citazione di Borges, alla cui verita' non
giova l'essere espressa poeticamente. Ne' e' vero che quel pensiero
l'essere come puro astratto coincide col nulla... "da cui deve uscire
qualcosa". Il nulla nullifica logicamente se stesso nell'essere del
"qualcosa", come il *concreto* dell'essente di cui diciamo l'essere come
suo massimo astratto. Io, tu, ognuno di noi e' il *concreto* di cio'
che e' e nessuno e' il *nulla* del proprio astratto.
così la vedi tu, Loris.
Ti sto appunto dicendo che non è così.
L'Essere non è astratto. MAI.
Certo: perche' per logica l'essere come astratto coincide col puro nulla
(Hegel).
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E ancora.... non mettere dentro me e chi sente diversamente... parla per te, no?.
Concretezza è sostanza, non "qualcosa".
Io non "metto dentro" nessuno. Io sto parlando di un filosofo e di
filosofia e questo mi pare un luogo adatto.
Punto.
No, Loris.
Tu ne parli cone se tu fossi in cattedra ad insegnare a dei ragazzini che dovopno ripetere acriticamente la lezione altrimenti non passano gli esami.
Qui siamo in un gruppo di discussione e devi tener conto pure della realtà del modo di essere e di sentire di altri.
Non me ne importa se a farne le spese sono i filosofi che ti scegli tu.
Essere adulti comporta imnnanzi tutto affermare le proprie ragioni e il proprio modo di sentire e di essere e non a farsi zittire da qualche pensiero "filosofico" altrui.
Ma se a te va di insegnare nozioni trite e ritrite e che passa un certo convento puoi sempre dare ripetizioni a studentelli del liceo che non riescono facilmente a memorizzare ciò che li si obbliga ad apprendere,limitato alle idee vuote di qualcuno.
Ma, tornando alla discussione, perchè mai dovrei anteporre Hegel a Borges e addirittura a me stessa .. ad esempio ? ... perchè piace a te?
Inutile che tu mi ripeta tutta la tiritera Hegeliana... il fatto è che io il suo vuoto mica lo sento e dunque trovo complicazioni basate sul nulla il suo pensiero. Cosa ti autorizza a non prendere in consideraione il mio sentire, nonchè di moltissimi?
Loris Dalla Rosa
2017-06-01 13:01:12 UTC
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"Non fare oggi quello che potrai fare comodamente nell`eternita`."
“Lo cierto es que vivimos postergando todo lo postergable; tal vez todos sabemos profundamente que somos inmortales y que tarde o temprano, todo hombre hará todas las cosas y sabrá todo.”
"Todo" ist das Sein. Aber...
<<Das Sein, das unbestimmte Unmittelbare ist in der Tat Nichts und nicht
mehr noch weniger als Nichts.>> (Hegel, "Wissenschatf der Logik")
non capisco come mai gli hai risposto in questo modo
(pur sorvolando sul mio non essere d'accordo con Hegel riguardo a questa idea che aveva dell'Essere prima della sua determinazione)
Non e' mica, il mio, un modo sgarbato di rispondere. E' solo il
contraltare alla visione illusoriamente consolatoria di Borges (per
altro grande scrittore). L'essere e' l'astazione massima della totalita'
degli essenti, cioe' il nulla della mancanza di qualsiasi sua
determinazione.
-------------------------------------------
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Non e' mica, il mio, un modo sgarbato di rispondere. E' solo il
contraltare alla visione illusoriamente consolatoria di Borges (per
altro grande scrittore). L'essere e' l'astazione massima della totalita'
degli essenti, cioe' il nulla della mancanza di qualsiasi sua
determinazione.
ma lo so che non eri sgarbato... è che non sono assolutamente d'accordo con quel pensiero di >Hegel, e mi sorprende che ti sia venuto in mente sia pure per contrapporlo a quella pienezza >dell'Essere che invece mostra Borges.
Certo però che se la sua visione la ritieni "illusoriamente consolatoria" ora capisco.... ma >non ti facevo così .... ecco.
Contraltare, perfino .... màh! .... io semmai vedo quel pensiero di Hegel sprofondare nel >vuoto di sotto... e svanire inconsistente.
Hegel dice parecchie sciocchezze quando parla di scienza, ma non dice
sciocchezze quando parla di logica. Ritengo invece che sia una
sciocchezza logica quella citazione di Borges, alla cui verita' non
giova l'essere espressa poeticamente. Ne' e' vero che quel pensiero
l'essere come puro astratto coincide col nulla... "da cui deve uscire
qualcosa". Il nulla nullifica logicamente se stesso nell'essere del
"qualcosa", come il *concreto* dell'essente di cui diciamo l'essere come
suo massimo astratto. Io, tu, ognuno di noi e' il *concreto* di cio'
che e' e nessuno e' il *nulla* del proprio astratto.
così la vedi tu, Loris.
Ti sto appunto dicendo che non è così.
L'Essere non è astratto. MAI.
Certo: perche' per logica l'essere come astratto coincide col puro nulla
(Hegel).
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E ancora.... non mettere dentro me e chi sente diversamente... parla per te, no?.
Concretezza è sostanza, non "qualcosa".
Io non "metto dentro" nessuno. Io sto parlando di un filosofo e di
filosofia e questo mi pare un luogo adatto.
Punto.
No, Loris.
Tu ne parli cone se tu fossi in cattedra ad insegnare a dei ragazzini che dovopno ripetere > acriticamente la lezione altrimenti non passano gli esami.
Questa poi... dovrei sentirmi come tu pensi che io mi senta?!:-)
Allora dovrei pensare che tu ti senta una ragazzina un po' riottosa a
ripetere la lezione?!:-)
Ma dai, siamo seri! Io ho soltanto contrapposto una citazione a una
citazione di pauperino. Sei tu che ti sei "messa dentro". Niente di
male, ovviamente; ma per quanto riguarda il "sentirsi", ognuno si senta
quello che si sente: la cosa non interessa me come penso non interessi
agli altri. Se invece a non interessare e' il merito del discorso, basta
lasciarlo perdere e non rispondere.
i***@googlemail.com
2017-06-01 15:58:35 UTC
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"Todo" ist das Sein. Aber...
<<Das Sein, das unbestimmte Unmittelbare ist in der Tat Nichts und nicht
mehr noch weniger als Nichts.>> (Hegel, "Wissenschatf der Logik")
non capisco come mai gli hai risposto in questo modo
(pur sorvolando sul mio non essere d'accordo con Hegel riguardo a questa idea che aveva dell'Essere prima della sua determinazione)
Non e' mica, il mio, un modo sgarbato di rispondere. E' solo il
contraltare alla visione illusoriamente consolatoria di Borges (per
altro grande scrittore). L'essere e' l'astazione massima della totalita'
degli essenti, cioe' il nulla della mancanza di qualsiasi sua
determinazione.
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Non e' mica, il mio, un modo sgarbato di rispondere. E' solo il
contraltare alla visione illusoriamente consolatoria di Borges (per
altro grande scrittore). L'essere e' l'astazione massima della totalita'
degli essenti, cioe' il nulla della mancanza di qualsiasi sua
determinazione.
ma lo so che non eri sgarbato... è che non sono assolutamente d'accordo con quel pensiero di >Hegel, e mi sorprende che ti sia venuto in mente sia pure per contrapporlo a quella pienezza >dell'Essere che invece mostra Borges.
Certo però che se la sua visione la ritieni "illusoriamente consolatoria" ora capisco.... ma >non ti facevo così .... ecco.
Contraltare, perfino .... màh! .... io semmai vedo quel pensiero di Hegel sprofondare nel >vuoto di sotto... e svanire inconsistente.
Hegel dice parecchie sciocchezze quando parla di scienza, ma non dice
sciocchezze quando parla di logica. Ritengo invece che sia una
sciocchezza logica quella citazione di Borges, alla cui verita' non
giova l'essere espressa poeticamente. Ne' e' vero che quel pensiero
l'essere come puro astratto coincide col nulla... "da cui deve uscire
qualcosa". Il nulla nullifica logicamente se stesso nell'essere del
"qualcosa", come il *concreto* dell'essente di cui diciamo l'essere come
suo massimo astratto. Io, tu, ognuno di noi e' il *concreto* di cio'
che e' e nessuno e' il *nulla* del proprio astratto.
così la vedi tu, Loris.
Ti sto appunto dicendo che non è così.
L'Essere non è astratto. MAI.
Certo: perche' per logica l'essere come astratto coincide col puro nulla
(Hegel).
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E ancora.... non mettere dentro me e chi sente diversamente... parla per te, no?.
Concretezza è sostanza, non "qualcosa".
Io non "metto dentro" nessuno. Io sto parlando di un filosofo e di
filosofia e questo mi pare un luogo adatto.
Punto.
No, Loris.
Tu ne parli cone se tu fossi in cattedra ad insegnare a dei ragazzini che dovopno ripetere > acriticamente la lezione altrimenti non passano gli esami.
Questa poi... dovrei sentirmi come tu pensi che io mi senta?!:-)
Allora dovrei pensare che tu ti senta una ragazzina un po' riottosa a
ripetere la lezione?!:-)
Ma dai, siamo seri! Io ho soltanto contrapposto una citazione a una
citazione di pauperino. Sei tu che ti sei "messa dentro". Niente di
male, ovviamente; ma per quanto riguarda il "sentirsi", ognuno si senta
quello che si sente: la cosa non interessa me come penso non interessi
agli altri. Se invece a non interessare e' il merito del discorso, basta
lasciarlo perdere e non rispondere.
----------------------------------------------------------------
Post by Loris Dalla Rosa
Questa poi... dovrei sentirmi come tu pensi che io mi senta?!:-)
mica dico che ti ci devi sentire... e non ho detto che ti ci senti... espongo il comportamento tuo.... e di altri che ritengono che il loro nozionismo accademico e sterile debba avere la precedenza su tutto se non zittire tutti e portarli ad accettare ogni cosa vada o non vada a voi.
E' proprio il vostro atteggiamento, e vi piace pure. Per me filosofia è ben altro, e questi gruppi non sono riservati a chi "ne sa" di filosofia, così come credetem tu e altri, debba essere intesa ... lo capisci?
Post by Loris Dalla Rosa
Allora dovrei pensare che tu ti senta una ragazzina un po' riottosa a
ripetere la lezione?!:-)
riottoso (significato)
1 Restio a sottomettersi, a lasciarsi guidare SIN ribelle: essere r. alla disciplina
2 lett. Litigioso

non ti va che io non mi lasci "sottomettere"?... e da chi, per giunta, ... da voialtri?
che è... vi sentite fare un torto?

litigiosa... non più di voi che perfino tra di voi ve ne sparate sempre di tutti i colori.
Non mi faccio mettere i piedi in testa....pazienza... non sono una ascolaretta modello, Loris.
Post by Loris Dalla Rosa
Ma dai, siamo seri! Io ho soltanto contrapposto una citazione a una
citazione di pauperino. Sei tu che ti sei "messa dentro". Niente di
male, ovviamente; ma per quanto riguarda il "sentirsi", ognuno si senta
quello che si sente: la cosa non interessa me come penso non interessi
agli altri. Se invece a non interessare e' il merito del discorso, basta
lasciarlo perdere e non rispondere.
Mi sono "messa dentro"?
scrivervi in privato, magari, no?
gli altri devono stare ad assistere alle esibixioni vostre zitti e buoni seduti in platea ed applaudire l'intelligentone di turno ? ... ma perfavore, Loris... abbi un minimo di senso del ridicolo, almeno.
Dcendere a terra, prego!

Appunto ciò che ti ho detto... non puoi dare per assodato ciò che sostengono i filosofi che vanno a te, e stabilire che il giusto pensiero sia quello di Hegel, ad esempio... ognuno ha il sentire suo... e il suo pensiero.
Ed è grave questo che tu dici, che il pensiero di chiunque scrive non interessa ne' te ne' "altri" (e anche qui parli pure per altri) ... questo è un luogo in cui si dovrebbero confrontare i pensieri di chiunque,... purchè il fine sia finalizzato alla conoscenza,... e ben venga l'apporto personale di chiunque,dunque, sempre che non trascenda in comportamenti incivili.
Insomma, piantala con le direttive, Loris. Io entro nei discorsi quando ritengo di dover correggere qualcosa... ormai avendo io desistito dall'entrarci per esprimere semplicemente come la penso. Ma se ritengo che qualcosa sia sbagliato intervengo ed esprimo il pensiero mio, piaccia o meno.
Loris Dalla Rosa
2017-06-01 16:22:57 UTC
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"Non fare oggi quello che potrai fare comodamente nell`eternita`."
No, Loris.
Tu ne parli cone se tu fossi in cattedra ad insegnare a dei ragazzini che dovopno ripetere > acriticamente la lezione altrimenti non passano gli esami.
Questa poi... dovrei sentirmi come tu pensi che io mi senta?!:-)
Allora dovrei pensare che tu ti senta una ragazzina un po' riottosa a
ripetere la lezione?!:-)
Ma dai, siamo seri! Io ho soltanto contrapposto una citazione a una
citazione di pauperino. Sei tu che ti sei "messa dentro". Niente di
male, ovviamente; ma per quanto riguarda il "sentirsi", ognuno si senta
quello che si sente: la cosa non interessa me come penso non interessi
agli altri. Se invece a non interessare e' il merito del discorso, basta
lasciarlo perdere e non rispondere.
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Questa poi... dovrei sentirmi come tu pensi che io mi senta?!:-)
mica dico che ti ci devi sentire... e non ho detto che ti ci senti... espongo il >comportamento tuo.... e di altri che ritengono che il loro nozionismo accademico e sterile >debba avere la precedenza su tutto se non zittire tutti e portarli ad accettare ogni cosa vada >o non vada a voi.
E' proprio il vostro atteggiamento, e vi piace pure. Per me filosofia è ben altro, e questi >gruppi non sono riservati a chi "ne sa" di filosofia, così come credetem tu e altri, debba >essere intesa ... lo capisci?
Stai facendo della pessima psicologia, oltretutto in un luogo dove e'...
fuori luogo.
In ogni caso qui nessuno zittisce nessuno e tanto meno tu zittisci me.
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Post by Loris Dalla Rosa
Allora dovrei pensare che tu ti senta una ragazzina un po' riottosa a
ripetere la lezione?!:-)
riottoso (significato)
1 Restio a sottomettersi, a lasciarsi guidare SIN ribelle: essere r. alla disciplina
2 lett. Litigioso
non ti va che io non mi lasci "sottomettere"?... e da chi, per giunta, ... da voialtri?
che è... vi sentite fare un torto?
litigiosa... non più di voi che perfino tra di voi ve ne sparate sempre di tutti i colori.
Eh, anche per litigare ci vuole il fisico... Comunque e' chiaro che hai
cercato il pretesto per litigare ANCHE con me. Ma con me caschi male:
passo e chiudo, e non rispondero' piu' alle tue insensate provocazioni.
i***@googlemail.com
2017-06-01 17:04:50 UTC
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"Non fare oggi quello che potrai fare comodamente nell`eternita`."
No, Loris.
Tu ne parli cone se tu fossi in cattedra ad insegnare a dei ragazzini che dovopno ripetere > acriticamente la lezione altrimenti non passano gli esami.
Questa poi... dovrei sentirmi come tu pensi che io mi senta?!:-)
Allora dovrei pensare che tu ti senta una ragazzina un po' riottosa a
ripetere la lezione?!:-)
Ma dai, siamo seri! Io ho soltanto contrapposto una citazione a una
citazione di pauperino. Sei tu che ti sei "messa dentro". Niente di
male, ovviamente; ma per quanto riguarda il "sentirsi", ognuno si senta
quello che si sente: la cosa non interessa me come penso non interessi
agli altri. Se invece a non interessare e' il merito del discorso, basta
lasciarlo perdere e non rispondere.
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Questa poi... dovrei sentirmi come tu pensi che io mi senta?!:-)
mica dico che ti ci devi sentire... e non ho detto che ti ci senti... espongo il >comportamento tuo.... e di altri che ritengono che il loro nozionismo accademico e sterile >debba avere la precedenza su tutto se non zittire tutti e portarli ad accettare ogni cosa vada >o non vada a voi.
E' proprio il vostro atteggiamento, e vi piace pure. Per me filosofia è ben altro, e questi >gruppi non sono riservati a chi "ne sa" di filosofia, così come credetem tu e altri, debba >essere intesa ... lo capisci?
Stai facendo della pessima psicologia, oltretutto in un luogo dove e'...
fuori luogo.
In ogni caso qui nessuno zittisce nessuno e tanto meno tu zittisci me.
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Allora dovrei pensare che tu ti senta una ragazzina un po' riottosa a
ripetere la lezione?!:-)
riottoso (significato)
1 Restio a sottomettersi, a lasciarsi guidare SIN ribelle: essere r. alla disciplina
2 lett. Litigioso
non ti va che io non mi lasci "sottomettere"?... e da chi, per giunta, ... da voialtri?
che è... vi sentite fare un torto?
litigiosa... non più di voi che perfino tra di voi ve ne sparate sempre di tutti i colori.
Eh, anche per litigare ci vuole il fisico... Comunque e' chiaro che hai
passo e chiudo, e non rispondero' piu' alle tue insensate provocazioni.
------------------------------------------------------



Loris
Post by Loris Dalla Rosa
Stai facendo della pessima psicologia, oltretutto in un luogo dove e'...
fuori luogo.
ideaprima

io manco intendevo fare psicologia a dire il vero.
E se non è il luogo per farla, perchè ne parli?
Fai tutto tu.



Loris
Post by Loris Dalla Rosa
In ogni caso qui nessuno zittisce nessuno e tanto meno tu zittisci me.
ideaprima

No, Loris... non "tanto meno".... qui nessuno zittisce nessuno, se non per motivi riguardanti infrazioni legali o di netiquette.
Io zittisco solo costoro.


Loris
Post by Loris Dalla Rosa
Post by i***@googlemail.com
Post by Loris Dalla Rosa
Allora dovrei pensare che tu ti senta una ragazzina un po' riottosa a
ripetere la lezione?!:-)
ideaprima
Post by Loris Dalla Rosa
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riottoso (significato)
1 Restio a sottomettersi, a lasciarsi guidare SIN ribelle: essere r. alla disciplina
non ti va che io non mi lasci "sottomettere"?... e da chi, per giunta, ... da voialtri?
che è... vi sentite fare un torto?
Loris
Post by Loris Dalla Rosa
Eh, anche per litigare ci vuole il fisico... Comunque e' chiaro che hai
passo e chiudo, e non rispondero' piu' alle tue insensate provocazioni.
ideaprima

ma non essere ridicolo... pensa ai perenni litigi tuoi con Carlo, ad esempio.
Puerili e pure penosi.
Io non prendo mai l'iniziativa, ma non mi lascio mettere i piedi in testa da nessuno. Questo non è litigare, ma non permettere prepotenze e atteggiamenti da soverchiatori o da chi si ritiene più importante di un altro, e per di più senza alcun motivo.
Ti ho semplicemente detto di parlare solo a nome tuo se sostieni giusto il pensiero di Hegel riguardo all'Essere, poichè io, ad esempio, non la penso allo stesso modo, così come ritengo la pensino diversamente altri.
Se la cosa ti ha infastidito pazienza.
Molte volte mi sono tenuta per me ciò che pensavo circa le cose che scrivevi.... altrimenti mi avresti accusata di voler litigare già allora.
Stavolta ritenevo di dover intervenire. Mio diritto, prendine atto e basta.
p***@gmail.com
2017-06-26 07:50:53 UTC
Permalink
Post by i***@googlemail.com
L'Esssere non è nulla. E' di per se stesso.
"Volete istupidire un giovane, renderlo per sempre inetto a pensare? Mettetegli in mano un libro di Hegel. E quando leggerà che l'essere è il nulla, che l'infinito è il finito, che il generale è il particolare, che la storia è un sillogismo, finirà con l'andare nello spedale dei pazzi..." (Dialogo "Schopenhauer e Leopardi", F. de Sanctis.)

Forse bisogna leggere Hegel solo dopo una certa eta`...

"Es ist ein wichtiger Fortschritt, der mir Italien er-
öffnet. — Hab' es 2 Mal sehr aufmerksam gelesen und
muss erstaunen, wie sehr dieser Italiener sich meine Phi-
losophie angeeignet und wie wohl er sie verstanden hat:
er excerpirt nicht, wie die deutschen Professoren, nament-
lich Erdmann, meine Schriften, ohne wahres Verständniss
und nach der Seitenzahl." Schopenhauer sul "Dialogo" di de Sanctis

(ho letto con grande attenzione questo dialogo, e debbo riconoscere come questo italiano abbia capito il mio pensiero molto piu dei professori tedeschi)
p***@gmail.com
2017-06-01 17:25:01 UTC
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Post by Loris Dalla Rosa
Non e' mica, il mio, un modo sgarbato di rispondere. E' solo il
contraltare alla visione illusoriamente consolatoria di Borges (per
altro grande scrittore). L'essere e' l'astazione massima della totalita'
degli essenti, cioe' il nulla della mancanza di qualsiasi sua
determinazione.
Non e` detto che un pensiero debba essere sbagliato solo perche` consolatorio: la filosofia e` sempre problematica? e per alcuni potrebbe essere piu` consolatorio piombare nel nulla, piuttosto che nel tutto.

E poi in un altro racconto Borges descrive gli immortali come persone che vivono tutto il giorno in una buca, senza far nulla tutto il giorno.
Loris Dalla Rosa
2017-06-01 19:52:33 UTC
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Post by Loris Dalla Rosa
Non e' mica, il mio, un modo sgarbato di rispondere. E' solo il
contraltare alla visione illusoriamente consolatoria di Borges (per
altro grande scrittore). L'essere e' l'astazione massima della totalita'
degli essenti, cioe' il nulla della mancanza di qualsiasi sua
determinazione.
Infatti non ho detto questo.
Post by p***@gmail.com
la filosofia e` sempre problematica?
Certamente. E la contro-citazione di Hegel non costituirebbe un bel
problema?
Degno proprio di un racconto di Borges. Lo conosci? Bellissimo:

<<Tra le dottrine di Tlön, nessuna ha sollevato tanto scalpore come il
materialismo. Alcuni pensatori ne hanno dato una formulazione, ma in
termini più fervidi che chiari, come chi sa di proporre un paradosso.
Per facilitare l'intendimento di una tesi così inconcepibile [nota: che
ogni uomo e’ 2 uomini], un eresiarca del secolo XI escogitò il sofisma
delle nove monete di rame, la cui scandalosa rinomanza equivale, su
Tlön, a quella delle aporie eleatiche. Di questo «ragionamento specioso»
si hanno molte versioni, che differiscono quanto al numero delle monete
o a quello dei ritrovamenti; ecco la più comune:
Il martedì, X, tornando a casa per un sentiero deserto, perde nove
monete di rame. Il giovedì, Y trova sul sentiero quattro monete, un poco
arrugginite per la pioggia del mercoledì. Il venerdì, Z scopre tre
monete sullo stesso sentiero e lo stesso venerdì, di mattina, X ne
ritrova due sulla soglia di casa sua:
Da questa storia l'eresiarca pretendeva dedurre la realtà - cioè la
continuità - delle nove monete recuperate.
È assurdo (affermava) immaginare che quattro delle monete non siano
esistite dal martedì al giovedì, tre dal martedì al venerdì pomeriggio,
e due dal martedì al venerdì mattina. E' logico pensare che esse siano
esistite - anche se in un certo modo segreto, di comprensione vietata
agli uomini - in tutti í momenti di questi tre periodi.
Il linguaggio di Tlön si prestava male alla formulazione di questo
paradosso; i più non lo compresero. I difensori del senso comune si
limitarono, al principio, a negare la veracità della storia. Ripeterono
che si trattava di un inganno verbale; fondato sull’impiego temerario di
due voci neologiche, non consacrate dall'uso ed estranee ad ogni,
pensare severo: i verbi trovare e perdere, che comportavano….>>
(Borges, "Tlön, Uqbar, Orbis Tertius")

Ciao,
Loris
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