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Fringuelli e mucche
(troppo vecchio per rispondere)
p***@gmail.com
2020-09-25 10:29:27 UTC
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Che interesse filosofico puo` avere stabilire se l`origine del fringuello e` piu` o meno casuale, quando l`universo nella sua intierezza (cio` che e` e che ci e`) non lo e` affatto? l`universo e` forse infatti originato dall`aggregazione casuale di un nulla pre(non)esistente? e anche se non avesse avuto origine, ma esistesse da sempre, a maggior ragione non poteva essere diverso da quello che e` sempre stato.

Che cosa toglie quindi la presunta accidentalita` del fringuello alla necessita` dell`universo? perche` Democrito guardi il fringuello che hai nel corbello, ma non la mucca che hai nell`androne?
Carlo Pierini
2020-09-25 11:01:04 UTC
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Che interesse filosofico puo` avere stabilire se l`origine del fringuello e` piu` o meno casuale, quando l`universo nella sua intierezza (cio` che e` e che ci e`) non lo e` affatto?
CARLO
Il nostro dilemma non è tanto <<casualità o necessità?>> - dal momento che la casualità non è altro che la componente imprevedibile della necessità -, quanto <<necessità o libertà?>>.
E questo ci interessa per rispondere alla domanda: <<Siamo uomini, o caporali>>? Cioé: <<siamo robot programmati dal caso e dalla necessità, oppure siamo padroni del nostro destino>>?
Ti pare una domanda da poco?
Conte Floreski
2020-09-25 12:13:59 UTC
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Che interesse filosofico puo` avere stabilire se l`origine del fringuello e` piu` o meno casuale, quando l`universo nella sua intierezza (cio` che e` e che ci e`) non lo e` affatto?
CARLO
Il nostro dilemma non è tanto <<casualità o necessità?>> - dal momento che la casualità non è altro che la componente imprevedibile della necessità -, quanto <<necessità o libertà?>>.
E questo ci interessa per rispondere alla domanda: <<Siamo uomini, o caporali>>? Cioé: <<siamo robot programmati dal caso e dalla necessità, oppure siamo padroni del nostro destino>>?
Ti pare una domanda da poco?
Ma in questo equivoco cadono i materialisti: perche` l`intelligenza, la liberta`, la creativita` (fuori dagli esseri umani) dovrebbero essere un problema? se sono considerate un problema, sono gli stessi materialisti a considerarle come cose non materiali, tuttavia esistenti. A mio parere, i casi possibili sono due:

1) o sono materiali, e quindi non presentano problemi (per il materialismo)
2) o non lo sono, e quindi sono un problema anche nell`essere umano
Carlo Pierini
2020-09-25 13:25:37 UTC
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Che interesse filosofico puo` avere stabilire se l`origine del fringuello e` piu` o meno casuale, quando l`universo nella sua intierezza (cio` che e` e che ci e`) non lo e` affatto?
CARLO
Il nostro dilemma non è tanto <<casualità o necessità?>> - dal momento che la casualità non è altro che la componente imprevedibile della necessità -, quanto <<necessità o libertà?>>.
E questo ci interessa per rispondere alla domanda: <<Siamo uomini, o caporali>>? Cioé: <<siamo robot programmati dal caso e dalla necessità, oppure siamo padroni del nostro destino>>?
Ti pare una domanda da poco?
1) o sono materiali, e quindi non presentano problemi (per il materialismo)
2) o non lo sono, e quindi sono un problema anche nell`essere umano
CARLO
I fisici quantistici in questi ultimi 60-70 anni hanno abbandonato il determinismo, ma tutti gli altri scienziati materialisti ...non lo sanno, e continuano a pensare al bio-vivente come determinato esclusivamente dal caso e dalla necessità (Monod). Per loro, termini come "libertà", "finalismo", "creatività", "mente intelligente" non hanno alcun significato "scientifico", sono illusioni soggettive infondate. E per ricondurle nell'ambito della materia si sono inventati un termine-truffa come "proprietà emergenti", che può essere inteso - ambiguamente - sia come "proprietà DELLA materia" che come "proprietà emergenti DALLA materia". Con il "DELLA" ci assicurano che la mente creativa è materia, con il "DALLA" mettono a tacere i sospetti che la mente sia qualcosa di compiutamente "altro" DALLA materia. Un po' come definire un feto da una parte come un insieme di proprietà emergenti DELLA madre, e dall'altra come proprietà emergenti DALLA madre, lasciando in ombra se il feto stesso sia un'entità compiutamente "altra" DALLA madre, o se sia una semplice estensione epifenomenica DELLA madre.
Chenickname
2020-09-25 14:57:18 UTC
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Che interesse filosofico puo` avere stabilire se l`origine del fringuello e` piu` o meno casuale, quando l`universo nella sua intierezza (cio` che e` e che ci e`) non lo e` affatto?
CARLO
Il nostro dilemma non è tanto <<casualità o necessità?>> - dal momento che la casualità non è altro che la componente imprevedibile della necessità -, quanto <<necessità o libertà?>>.
E questo ci interessa per rispondere alla domanda: <<Siamo uomini, o caporali>>? Cioé: <<siamo robot programmati dal caso e dalla necessità, oppure siamo padroni del nostro destino>>?
Ti pare una domanda da poco?
1) o sono materiali, e quindi non presentano problemi (per il materialismo)
2) o non lo sono, e quindi sono un problema anche nell`essere umano
CARLO
I fisici quantistici in questi ultimi 60-70 anni hanno abbandonato il determinismo, ma tutti gli altri scienziati materialisti ...non lo sanno, e continuano a pensare al bio-vivente come determinato esclusivamente dal caso e dalla necessità (Monod). Per loro, termini come "libertà", "finalismo", "creatività", "mente intelligente" non hanno alcun significato "scientifico", sono illusioni soggettive infondate. E per ricondurle nell'ambito della materia si sono inventati un termine-truffa come "proprietà emergenti", che può essere inteso - ambiguamente - sia come "proprietà DELLA materia" che come "proprietà emergenti DALLA materia". Con il "DELLA" ci assicurano che la mente creativa è materia, con il "DALLA" mettono a tacere i sospetti che la mente sia qualcosa di compiutamente "altro" DALLA materia. Un po' come definire un feto da una parte come un insieme di proprietà emergenti DELLA madre, e dall'altra come proprietà emergenti DALLA madre, lasciando in ombra se il feto stesso sia un'entità compiutamente "altra" DALLA madre, o se sia una semplice estensione epifenomenica DELLA madre.
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Mentre invece la mente e'...?
Carlo Pierini
2020-09-25 18:15:08 UTC
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CARLO
Il nostro dilemma non è tanto <<casualità o necessità?>> - dal momento che la casualità non è altro che la componente imprevedibile della necessità -, quanto <<necessità o libertà?>>.
E questo ci interessa per rispondere alla domanda: <<Siamo uomini, o caporali>>? Cioé: <<siamo robot programmati dal caso e dalla necessità, oppure siamo padroni del nostro destino>>?
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1) o sono materiali, e quindi non presentano problemi (per il materialismo)
2) o non lo sono, e quindi sono un problema anche nell`essere umano
CARLO
I fisici quantistici in questi ultimi 60-70 anni hanno abbandonato il determinismo, ma tutti gli altri scienziati materialisti ...non lo sanno, e continuano a pensare al bio-vivente come determinato esclusivamente dal caso e dalla necessità (Monod). Per loro, termini come "libertà", "finalismo", "creatività", "mente intelligente" non hanno alcun significato "scientifico", sono illusioni soggettive infondate. E per ricondurle nell'ambito della materia si sono inventati un termine-truffa come "proprietà emergenti", che può essere inteso - ambiguamente - sia come "proprietà DELLA materia" che come "proprietà emergenti DALLA materia". Con il "DELLA" ci assicurano che la mente creativa è materia, con il "DALLA" mettono a tacere i sospetti che la mente sia qualcosa di compiutamente "altro" DALLA materia. Un po' come definire un feto da una parte come un insieme di proprietà emergenti DELLA madre, e dall'altra come proprietà emergenti DALLA madre, lasciando in ombra se il feto stesso sia un'entità compiutamente "altra" DALLA madre, o se sia una semplice estensione epifenomenica DELLA madre.
NICK
Mentre invece la mente e'...?
CARLO
La mente è un'entità altra dalla materia, come un figlio è altro dalla madre.
Come suggerisce il mito evangelico, lo "Spirito" è partorito dalla "Mater" (Mater-ia).

...E invece la "Scienza" è...? :-)
Chenickname
2020-09-25 18:40:33 UTC
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1) o sono materiali, e quindi non presentano problemi (per il materialismo)
2) o non lo sono, e quindi sono un problema anche nell`essere umano
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I fisici quantistici in questi ultimi 60-70 anni hanno abbandonato il determinismo, ma tutti gli altri scienziati materialisti ...non lo sanno, e continuano a pensare al bio-vivente come determinato esclusivamente dal caso e dalla necessità (Monod). Per loro, termini come "libertà", "finalismo", "creatività", "mente intelligente" non hanno alcun significato "scientifico", sono illusioni soggettive infondate. E per ricondurle nell'ambito della materia si sono inventati un termine-truffa come "proprietà emergenti", che può essere inteso - ambiguamente - sia come "proprietà DELLA materia" che come "proprietà emergenti DALLA materia". Con il "DELLA" ci assicurano che la mente creativa è materia, con il "DALLA" mettono a tacere i sospetti che la mente sia qualcosa di compiutamente "altro" DALLA materia. Un po' come definire un feto da una parte come un insieme di proprietà emergenti DELLA madre, e dall'altra come proprietà emergenti DALLA madre, lasciando in ombra se il feto stesso sia un'entità compiutamente "altra" DALLA madre, o se sia una semplice estensione epifenomenica DELLA madre.
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CARLO
La mente è un'entità altra dalla materia, come un figlio è altro dalla madre.
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Ma il figlio e' consustanziale alla madre.
Post by Carlo Pierini
Come suggerisce il mito evangelico, lo "Spirito" è partorito dalla "Mater" (Mater-ia).
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Tanto per far rientrare il Creatore dalla finestra.
Post by Carlo Pierini
...E invece la "Scienza" è...? :-)
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Quel che gli epistemologi come Kuhn e Popper dicono che sia.
Massimo 456b
2020-09-25 18:52:23 UTC
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Ti pare una domanda da poco?
1) o sono materiali, e quindi non presentano problemi (per il materialismo)
2) o non lo sono, e quindi sono un problema anche nell`essere umano
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I fisici quantistici in questi ultimi 60-70 anni hanno abbandonato il determinismo, ma tutti gli altri scienziati materialisti ...non lo sanno, e continuano a pensare al bio-vivente come determinato esclusivamente dal caso e dalla necessità (Monod). Per loro, termini come "libertà", "finalismo", "creatività", "mente intelligente" non hanno alcun significato "scientifico", sono illusioni soggettive infondate. E per ricondurle nell'ambito della materia si sono inventati un termine-truffa come "proprietà emergenti", che può essere inteso - ambiguamente - sia come "proprietà DELLA materia" che come "proprietà emergenti DALLA materia". Con il "DELLA" ci assicurano che la mente creativa è materia, con il "DALLA" mettono a tacere i sospetti che la mente sia qualcosa di compiutamente "altro" DALLA materia. Un po' come definire un feto da una parte come un insieme di proprietà emergenti DELLA madre, e dall'altra come proprietà emergenti DALLA madre, lasciando in ombra se il feto stesso sia un'entità compiutamente "altra" DALLA madre, o se sia una semplice estensione epifenomenica DELLA madre.
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Tanto per far rientrare il Creatore dalla finestra.
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...E invece la "Scienza" è...? :-)
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Quel che gli epistemologi come Kuhn e Popper dicono che sia.
La scienza e' sistema di ipotesi congetture ed esperienze espresse
in linguaggio matematico.
La mente e' la sede delle esperienze passate in relazione alle
aspettative future della vita di un essere senziente.
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Chenickname
2020-09-25 19:07:12 UTC
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E questo ci interessa per rispondere alla domanda: <<Siamo uomini, o caporali>>? Cioé: <<siamo robot programmati dal caso e dalla necessità, oppure siamo padroni del nostro destino>>?
Ti pare una domanda da poco?
1) o sono materiali, e quindi non presentano problemi (per il materialismo)
2) o non lo sono, e quindi sono un problema anche nell`essere umano
CARLO
I fisici quantistici in questi ultimi 60-70 anni hanno abbandonato il determinismo, ma tutti gli altri scienziati materialisti ...non lo sanno, e continuano a pensare al bio-vivente come determinato esclusivamente dal caso e dalla necessità (Monod). Per loro, termini come "libertà", "finalismo", "creatività", "mente intelligente" non hanno alcun significato "scientifico", sono illusioni soggettive infondate. E per ricondurle nell'ambito della materia si sono inventati un termine-truffa come "proprietà emergenti", che può essere inteso - ambiguamente - sia come "proprietà DELLA materia" che come "proprietà emergenti DALLA materia". Con il "DELLA" ci assicurano che la mente creativa è materia, con il "DALLA" mettono a tacere i sospetti che la mente sia qualcosa di compiutamente "altro" DALLA materia. Un po' come definire un feto da una parte come un insieme di proprietà emergenti DELLA madre, e dall'altra come proprietà emergenti DALLA madre, lasciando in ombra se il feto stesso sia un'entità compiutamente "altra" DALLA madre, o se sia una semplice estensione epifenomenica DELLA madre.
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Ma il figlio e' consustanziale alla madre.
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Quel che gli epistemologi come Kuhn e Popper dicono che sia.
La scienza e' sistema di ipotesi congetture ed esperienze espresse
in linguaggio matematico.
...
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Non necessariamente. Pensa alla botanica, alla zoologia, alla medicina,
all'anatomia... L'importante e' il metodo.
Carlo Pierini
2020-09-25 19:20:50 UTC
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E questo ci interessa per rispondere alla domanda: <<Siamo uomini, o caporali>>? Cioé: <<siamo robot programmati dal caso e dalla necessità, oppure siamo padroni del nostro destino>>?
Ti pare una domanda da poco?
1) o sono materiali, e quindi non presentano problemi (per il materialismo)
2) o non lo sono, e quindi sono un problema anche nell`essere umano
CARLO
I fisici quantistici in questi ultimi 60-70 anni hanno abbandonato il determinismo, ma tutti gli altri scienziati materialisti ...non lo sanno, e continuano a pensare al bio-vivente come determinato esclusivamente dal caso e dalla necessità (Monod). Per loro, termini come "libertà", "finalismo", "creatività", "mente intelligente" non hanno alcun significato "scientifico", sono illusioni soggettive infondate. E per ricondurle nell'ambito della materia si sono inventati un termine-truffa come "proprietà emergenti", che può essere inteso - ambiguamente - sia come "proprietà DELLA materia" che come "proprietà emergenti DALLA materia". Con il "DELLA" ci assicurano che la mente creativa è materia, con il "DALLA" mettono a tacere i sospetti che la mente sia qualcosa di compiutamente "altro" DALLA materia. Un po' come definire un feto da una parte come un insieme di proprietà emergenti DELLA madre, e dall'altra come proprietà emergenti DALLA madre, lasciando in ombra se il feto stesso sia un'entità compiutamente "altra" DALLA madre, o se sia una semplice estensione epifenomenica DELLA madre.
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Quel che gli epistemologi come Kuhn e Popper dicono che sia.
La scienza e' sistema di ipotesi congetture ed esperienze espresse
in linguaggio matematico.
...
NICK
Non necessariamente. Pensa alla botanica, alla zoologia, alla medicina,
all'anatomia... L'importante e' il metodo.
CARLO
Quindi sono scienze anche queste?
Chenickname
2020-09-25 19:32:36 UTC
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Il nostro dilemma non è tanto <<casualità o necessità?>> - dal momento che la casualità non è altro che la componente imprevedibile della necessità -, quanto <<necessità o libertà?>>.
E questo ci interessa per rispondere alla domanda: <<Siamo uomini, o caporali>>? Cioé: <<siamo robot programmati dal caso e dalla necessità, oppure siamo padroni del nostro destino>>?
Ti pare una domanda da poco?
1) o sono materiali, e quindi non presentano problemi (per il materialismo)
2) o non lo sono, e quindi sono un problema anche nell`essere umano
CARLO
I fisici quantistici in questi ultimi 60-70 anni hanno abbandonato il determinismo, ma tutti gli altri scienziati materialisti ...non lo sanno, e continuano a pensare al bio-vivente come determinato esclusivamente dal caso e dalla necessità (Monod). Per loro, termini come "libertà", "finalismo", "creatività", "mente intelligente" non hanno alcun significato "scientifico", sono illusioni soggettive infondate. E per ricondurle nell'ambito della materia si sono inventati un termine-truffa come "proprietà emergenti", che può essere inteso - ambiguamente - sia come "proprietà DELLA materia" che come "proprietà emergenti DALLA materia". Con il "DELLA" ci assicurano che la mente creativa è materia, con il "DALLA" mettono a tacere i sospetti che la mente sia qualcosa di compiutamente "altro" DALLA materia. Un po' come definire un feto da una parte come un insieme di proprietà emergenti DELLA madre, e dall'altra come proprietà emergenti DALLA madre, lasciando in ombra se il feto stesso sia un'entità compiutamente "altra" DALLA madre, o se sia una semplice estensione epifenomenica DELLA madre.
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La mente è un'entità altra dalla materia, come un figlio è altro dalla madre.
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La scienza e' sistema di ipotesi congetture ed esperienze espresse
in linguaggio matematico.
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NICK
Non necessariamente. Pensa alla botanica, alla zoologia, alla medicina,
all'anatomia... L'importante e' il metodo.
CARLO
Quindi sono scienze anche queste?
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Hai dei dubbi?
Massimo 456b
2020-09-25 19:23:54 UTC
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Il nostro dilemma non è tanto <<casualità o necessità?>> - dal momento che la casualità non è altro che la componente imprevedibile della necessità -, quanto <<necessità o libertà?>>.
E questo ci interessa per rispondere alla domanda: <<Siamo uomini, o caporali>>? Cioé: <<siamo robot programmati dal caso e dalla necessità, oppure siamo padroni del nostro destino>>?
Ti pare una domanda da poco?
1) o sono materiali, e quindi non presentano problemi (per il materialismo)
2) o non lo sono, e quindi sono un problema anche nell`essere umano
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I fisici quantistici in questi ultimi 60-70 anni hanno abbandonato il determinismo, ma tutti gli altri scienziati materialisti ...non lo sanno, e continuano a pensare al bio-vivente come determinato esclusivamente dal caso e dalla necessità (Monod). Per loro, termini come "libertà", "finalismo", "creatività", "mente intelligente" non hanno alcun significato "scientifico", sono illusioni soggettive infondate. E per ricondurle nell'ambito della materia si sono inventati un termine-truffa come "proprietà emergenti", che può essere inteso - ambiguamente - sia come "proprietà DELLA materia" che come "proprietà emergenti DALLA materia". Con il "DELLA" ci assicurano che la mente creativa è materia, con il "DALLA" mettono a tacere i sospetti che la mente sia qualcosa di compiutamente "altro" DALLA materia. Un po' come definire un feto da una parte come un insieme di proprietà emergenti DELLA madre, e dall'altra come proprietà emergenti DALLA madre, lasciando in ombra se il feto stesso sia un'entità compiutamente "altra" DALLA madre, o se sia una semplice estensione epifenomenica DELLA madre.
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in linguaggio matematico.
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Non necessariamente. Pensa alla botanica, alla zoologia, alla medicina,
all'anatomia... L'importante e' il metodo.
Sicuro non ci sia matematica in quei fenomeni? Io dico che c'e'
come c'e' nella descrizione di tutti i fenomeni
ripetibili.
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Chenickname
2020-09-25 19:37:04 UTC
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E questo ci interessa per rispondere alla domanda: <<Siamo uomini, o caporali>>? Cioé: <<siamo robot programmati dal caso e dalla necessità, oppure siamo padroni del nostro destino>>?
Ti pare una domanda da poco?
1) o sono materiali, e quindi non presentano problemi (per il materialismo)
2) o non lo sono, e quindi sono un problema anche nell`essere umano
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I fisici quantistici in questi ultimi 60-70 anni hanno abbandonato il determinismo, ma tutti gli altri scienziati materialisti ...non lo sanno, e continuano a pensare al bio-vivente come determinato esclusivamente dal caso e dalla necessità (Monod). Per loro, termini come "libertà", "finalismo", "creatività", "mente intelligente" non hanno alcun significato "scientifico", sono illusioni soggettive infondate. E per ricondurle nell'ambito della materia si sono inventati un termine-truffa come "proprietà emergenti", che può essere inteso - ambiguamente - sia come "proprietà DELLA materia" che come "proprietà emergenti DALLA materia". Con il "DELLA" ci assicurano che la mente creativa è materia, con il "DALLA" mettono a tacere i sospetti che la mente sia qualcosa di compiutamente "altro" DALLA materia. Un po' come definire un feto da una parte come un insieme di proprietà emergenti DELLA madre, e dall'altra come proprietà emergenti DALLA madre, lasciando in ombra se il feto stesso sia un'entità compiutamente "altra" DALLA madre, o se sia una semplice estensione epifenomenica DELLA madre.
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La mente è un'entità altra dalla materia, come un figlio è altro dalla madre.
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Quel che gli epistemologi come Kuhn e Popper dicono che sia.
La scienza e' sistema di ipotesi congetture ed esperienze espresse
in linguaggio matematico.
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Non necessariamente. Pensa alla botanica, alla zoologia, alla medicina,
all'anatomia... L'importante e' il metodo.
Sicuro non ci sia matematica in quei fenomeni? Io dico che c'e'
come c'e' nella descrizione di tutti i fenomeni
ripetibili.
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Si'... ma non come intende Zichichi. :-)
Un conto e' descrivere un fenomeno attraverso equazioni matematiche, come
succede in Fisica. Altro e' usare statistiche e misure per stendere
descrizioni di cio' che si osserva, come succede in molte scienze naturali.
Carlo Pierini
2020-09-25 19:15:23 UTC
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Che interesse filosofico puo` avere stabilire se l`origine del fringuello e` piu` o meno casuale, quando l`universo nella sua intierezza (cio` che e` e che ci e`) non lo e` affatto?
CARLO
Il nostro dilemma non è tanto <<casualità o necessità?>> - dal momento che la casualità non è altro che la componente imprevedibile della necessità -, quanto <<necessità o libertà?>>.
E questo ci interessa per rispondere alla domanda: <<Siamo uomini, o caporali>>? Cioé: <<siamo robot programmati dal caso e dalla necessità, oppure siamo padroni del nostro destino>>?
Ti pare una domanda da poco?
1) o sono materiali, e quindi non presentano problemi (per il materialismo)
2) o non lo sono, e quindi sono un problema anche nell`essere umano
CARLO
I fisici quantistici in questi ultimi 60-70 anni hanno abbandonato il determinismo, ma tutti gli altri scienziati materialisti ...non lo sanno, e continuano a pensare al bio-vivente come determinato esclusivamente dal caso e dalla necessità (Monod). Per loro, termini come "libertà", "finalismo", "creatività", "mente intelligente" non hanno alcun significato "scientifico", sono illusioni soggettive infondate. E per ricondurle nell'ambito della materia si sono inventati un termine-truffa come "proprietà emergenti", che può essere inteso - ambiguamente - sia come "proprietà DELLA materia" che come "proprietà emergenti DALLA materia". Con il "DELLA" ci assicurano che la mente creativa è materia, con il "DALLA" mettono a tacere i sospetti che la mente sia qualcosa di compiutamente "altro" DALLA materia. Un po' come definire un feto da una parte come un insieme di proprietà emergenti DELLA madre, e dall'altra come proprietà emergenti DALLA madre, lasciando in ombra se il feto stesso sia un'entità compiutamente "altra" DALLA madre, o se sia una semplice estensione epifenomenica DELLA madre.
NICK
Mentre invece la mente e'...?
CARLO
La mente è un'entità altra dalla materia, come un figlio è altro dalla madre.
NICK
Ma il figlio e' consustanziale alla madre.
CARLO
Il suo corpo è consustanziale alla madre; ma quando dice "io" intende qualcun ALTRO che non è la madre.
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CARLO
...E invece la "Scienza" è...? :-)
NICK
Quel che gli epistemologi come Kuhn e Popper dicono che sia.
CARLO
Cioè, tutto e il contrario di tutto, proprio come te.

Definizione tratta dal Dizionario Filosofico Abbagnano:

<<SCIENZA - Una conoscenza che includa, in modo o misura qualsiasi, una garanzia della propria validità. La limitazione espressa con le parole <<in modo o misura qualsiasi>> è inclusa per rendere la definizione applicabile alla Scienza moderna che non ha pretese di assolutezza>>.

Cosa dicono i grandi scienziati Kuhn e Popper? Approvano?
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2020-09-25 19:31:18 UTC
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CARLO
Il nostro dilemma non è tanto <<casualità o necessità?>> - dal momento che la casualità non è altro che la componente imprevedibile della necessità -, quanto <<necessità o libertà?>>.
E questo ci interessa per rispondere alla domanda: <<Siamo uomini, o caporali>>? Cioé: <<siamo robot programmati dal caso e dalla necessità, oppure siamo padroni del nostro destino>>?
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1) o sono materiali, e quindi non presentano problemi (per il materialismo)
2) o non lo sono, e quindi sono un problema anche nell`essere umano
CARLO
I fisici quantistici in questi ultimi 60-70 anni hanno abbandonato il determinismo, ma tutti gli altri scienziati materialisti ...non lo sanno, e continuano a pensare al bio-vivente come determinato esclusivamente dal caso e dalla necessità (Monod). Per loro, termini come "libertà", "finalismo", "creatività", "mente intelligente" non hanno alcun significato "scientifico", sono illusioni soggettive infondate. E per ricondurle nell'ambito della materia si sono inventati un termine-truffa come "proprietà emergenti", che può essere inteso - ambiguamente - sia come "proprietà DELLA materia" che come "proprietà emergenti DALLA materia". Con il "DELLA" ci assicurano che la mente creativa è materia, con il "DALLA" mettono a tacere i sospetti che la mente sia qualcosa di compiutamente "altro" DALLA materia. Un po' come definire un feto da una parte come un insieme di proprietà emergenti DELLA madre, e dall'altra come proprietà emergenti DALLA madre, lasciando in ombra se il feto stesso sia un'entità compiutamente "altra" DALLA madre, o se sia una semplice estensione epifenomenica DELLA madre.
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Mentre invece la mente e'...?
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La mente è un'entità altra dalla materia, come un figlio è altro dalla madre.
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Ma il figlio e' consustanziale alla madre.
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...E invece la "Scienza" è...? :-)
NICK
Quel che gli epistemologi come Kuhn e Popper dicono che sia.
CARLO
Cioè, tutto e il contrario di tutto, proprio come te.
<<SCIENZA - Una conoscenza che includa, in modo o misura qualsiasi, una garanzia della propria validità. La limitazione espressa con le parole <<in modo o misura qualsiasi>> è inclusa per rendere la definizione applicabile alla Scienza moderna che non ha pretese di assolutezza>>.
Cosa dicono i grandi scienziati Kuhn e Popper? Approvano?
-------------------
Non sono scienziati, sono epistemologi.
Che la Scienza non abbia pretese di assolutezza, sarebbero certamente
d'accordo. Che la frase <<in modo o misura qualsiasi>> sia felice...
questo non credo.
Carlo Pierini
2020-09-25 19:41:01 UTC
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Il nostro dilemma non è tanto <<casualità o necessità?>> - dal momento che la casualità non è altro che la componente imprevedibile della necessità -, quanto <<necessità o libertà?>>.
E questo ci interessa per rispondere alla domanda: <<Siamo uomini, o caporali>>? Cioé: <<siamo robot programmati dal caso e dalla necessità, oppure siamo padroni del nostro destino>>?
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1) o sono materiali, e quindi non presentano problemi (per il materialismo)
2) o non lo sono, e quindi sono un problema anche nell`essere umano
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I fisici quantistici in questi ultimi 60-70 anni hanno abbandonato il determinismo, ma tutti gli altri scienziati materialisti ...non lo sanno, e continuano a pensare al bio-vivente come determinato esclusivamente dal caso e dalla necessità (Monod). Per loro, termini come "libertà", "finalismo", "creatività", "mente intelligente" non hanno alcun significato "scientifico", sono illusioni soggettive infondate. E per ricondurle nell'ambito della materia si sono inventati un termine-truffa come "proprietà emergenti", che può essere inteso - ambiguamente - sia come "proprietà DELLA materia" che come "proprietà emergenti DALLA materia". Con il "DELLA" ci assicurano che la mente creativa è materia, con il "DALLA" mettono a tacere i sospetti che la mente sia qualcosa di compiutamente "altro" DALLA materia. Un po' come definire un feto da una parte come un insieme di proprietà emergenti DELLA madre, e dall'altra come proprietà emergenti DALLA madre, lasciando in ombra se il feto stesso sia un'entità compiutamente "altra" DALLA madre, o se sia una semplice estensione epifenomenica DELLA madre.
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Cosa dicono i grandi scienziati Kuhn e Popper? Approvano?
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Non sono scienziati, sono epistemologi.
CARLO
Se Popper è epistemologo, io sono Einstein. L'hai letto il mio commento sugli sproloqui di Popper nel libro "L'Io e il suo cervello"? Lo trovi nel thread "Popper: un venditore di fumo"
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Che la Scienza non abbia pretese di assolutezza, sarebbero certamente
d'accordo. Che la frase <<in modo o misura qualsiasi>> sia felice...
questo non credo.
CARLO
Infatti non è necessaria e può ridursi a <<Una conoscenza che fornisca sufficienti garanzie della propria validità>>. Cosa aggiungeresti e cosa toglieresti?
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2020-09-25 19:52:49 UTC
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Il nostro dilemma non è tanto <<casualità o necessità?>> - dal momento che la casualità non è altro che la componente imprevedibile della necessità -, quanto <<necessità o libertà?>>.
E questo ci interessa per rispondere alla domanda: <<Siamo uomini, o caporali>>? Cioé: <<siamo robot programmati dal caso e dalla necessità, oppure siamo padroni del nostro destino>>?
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1) o sono materiali, e quindi non presentano problemi (per il materialismo)
2) o non lo sono, e quindi sono un problema anche nell`essere umano
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I fisici quantistici in questi ultimi 60-70 anni hanno abbandonato il determinismo, ma tutti gli altri scienziati materialisti ...non lo sanno, e continuano a pensare al bio-vivente come determinato esclusivamente dal caso e dalla necessità (Monod). Per loro, termini come "libertà", "finalismo", "creatività", "mente intelligente" non hanno alcun significato "scientifico", sono illusioni soggettive infondate. E per ricondurle nell'ambito della materia si sono inventati un termine-truffa come "proprietà emergenti", che può essere inteso - ambiguamente - sia come "proprietà DELLA materia" che come "proprietà emergenti DALLA materia". Con il "DELLA" ci assicurano che la mente creativa è materia, con il "DALLA" mettono a tacere i sospetti che la mente sia qualcosa di compiutamente "altro" DALLA materia. Un po' come definire un feto da una parte come un insieme di proprietà emergenti DELLA madre, e dall'altra come proprietà emergenti DALLA madre, lasciando in ombra se il feto stesso sia un'entità compiutamente "altra" DALLA madre, o se sia una semplice estensione epifenomenica DELLA madre.
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Infatti non è necessaria e può ridursi a <<Una conoscenza che fornisca sufficienti garanzie della propria validità>>. Cosa aggiungeresti e cosa toglieresti?
------------------------
La falsificabilita'. :-)
Nell'altro 3D, dove hai sbiellato, ti chiedevo:

"Allora spiegami come fai a considerare vera una teoria non scientifica se
non sei in grado di falsificarla nel caso fosse falsa."
Carlo Pierini
2020-09-25 20:17:19 UTC
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Il nostro dilemma non è tanto <<casualità o necessità?>> - dal momento che la casualità non è altro che la componente imprevedibile della necessità -, quanto <<necessità o libertà?>>.
E questo ci interessa per rispondere alla domanda: <<Siamo uomini, o caporali>>? Cioé: <<siamo robot programmati dal caso e dalla necessità, oppure siamo padroni del nostro destino>>?
Ti pare una domanda da poco?
1) o sono materiali, e quindi non presentano problemi (per il materialismo)
2) o non lo sono, e quindi sono un problema anche nell`essere umano
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I fisici quantistici in questi ultimi 60-70 anni hanno abbandonato il determinismo, ma tutti gli altri scienziati materialisti ...non lo sanno, e continuano a pensare al bio-vivente come determinato esclusivamente dal caso e dalla necessità (Monod). Per loro, termini come "libertà", "finalismo", "creatività", "mente intelligente" non hanno alcun significato "scientifico", sono illusioni soggettive infondate. E per ricondurle nell'ambito della materia si sono inventati un termine-truffa come "proprietà emergenti", che può essere inteso - ambiguamente - sia come "proprietà DELLA materia" che come "proprietà emergenti DALLA materia". Con il "DELLA" ci assicurano che la mente creativa è materia, con il "DALLA" mettono a tacere i sospetti che la mente sia qualcosa di compiutamente "altro" DALLA materia. Un po' come definire un feto da una parte come un insieme di proprietà emergenti DELLA madre, e dall'altra come proprietà emergenti DALLA madre, lasciando in ombra se il feto stesso sia un'entità compiutamente "altra" DALLA madre, o se sia una semplice estensione epifenomenica DELLA madre.
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Mentre invece la mente e'...?
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La mente è un'entità altra dalla materia, come un figlio è altro dalla madre.
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Ma il figlio e' consustanziale alla madre.
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Il suo corpo è consustanziale alla madre; ma quando dice "io" intende qualcun ALTRO che non è la madre.
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...E invece la "Scienza" è...? :-)
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Quel che gli epistemologi come Kuhn e Popper dicono che sia.
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Cioè, tutto e il contrario di tutto, proprio come te.
<<SCIENZA - Una conoscenza che includa, in modo o misura qualsiasi, una garanzia della propria validità. La limitazione espressa con le parole <<in modo o misura qualsiasi>> è inclusa per rendere la definizione applicabile alla Scienza moderna che non ha pretese di assolutezza>>.
Cosa dicono i grandi scienziati Kuhn e Popper? Approvano?
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Se Popper è epistemologo, io sono Einstein. L'hai letto il mio commento sugli sproloqui di Popper nel libro "L'Io e il suo cervello"? Lo trovi nel thread "Popper: un venditore di fumo"
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La falsificabilita'. :-)
CARLO
Aggiungila nei suoi punti essenziali, e formula la definizione completa.
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NICK
"Allora spiegami come fai a considerare vera una teoria non scientifica se
non sei in grado di falsificarla nel caso fosse falsa."
CARLO
Prima dobbiamo accordarci su un significato preciso e non-ambiguo di "scientifica", altrimenti facciamo quello che fa Popper: ci parliamo addosso. Prova a formulare la definizione che ti sembra più idonea, magari riservandoti di apportare correzioni successive.
Chenickname
2020-09-26 09:03:34 UTC
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Il nostro dilemma non è tanto <<casualità o necessità?>> - dal momento che la casualità non è altro che la componente imprevedibile della necessità -, quanto <<necessità o libertà?>>.
E questo ci interessa per rispondere alla domanda: <<Siamo uomini, o caporali>>? Cioé: <<siamo robot programmati dal caso e dalla necessità, oppure siamo padroni del nostro destino>>?
Ti pare una domanda da poco?
1) o sono materiali, e quindi non presentano problemi (per il materialismo)
2) o non lo sono, e quindi sono un problema anche nell`essere umano
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I fisici quantistici in questi ultimi 60-70 anni hanno abbandonato il determinismo, ma tutti gli altri scienziati materialisti ...non lo sanno, e continuano a pensare al bio-vivente come determinato esclusivamente dal caso e dalla necessità (Monod). Per loro, termini come "libertà", "finalismo", "creatività", "mente intelligente" non hanno alcun significato "scientifico", sono illusioni soggettive infondate. E per ricondurle nell'ambito della materia si sono inventati un termine-truffa come "proprietà emergenti", che può essere inteso - ambiguamente - sia come "proprietà DELLA materia" che come "proprietà emergenti DALLA materia". Con il "DELLA" ci assicurano che la mente creativa è materia, con il "DALLA" mettono a tacere i sospetti che la mente sia qualcosa di compiutamente "altro" DALLA materia. Un po' come definire un feto da una parte come un insieme di proprietà emergenti DELLA madre, e dall'altra come proprietà emergenti DALLA madre, lasciando in ombra se il feto stesso sia un'entità compiutamente "altra" DALLA madre, o se sia una semplice estensione epifenomenica DELLA madre.
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Mentre invece la mente e'...?
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La mente è un'entità altra dalla materia, come un figlio è altro dalla madre.
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Ma il figlio e' consustanziale alla madre.
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Il suo corpo è consustanziale alla madre; ma quando dice "io" intende qualcun ALTRO che non è la madre.
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Quel che gli epistemologi come Kuhn e Popper dicono che sia.
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Cioè, tutto e il contrario di tutto, proprio come te.
<<SCIENZA - Una conoscenza che includa, in modo o misura qualsiasi, una garanzia della propria validità. La limitazione espressa con le parole <<in modo o misura qualsiasi>> è inclusa per rendere la definizione applicabile alla Scienza moderna che non ha pretese di assolutezza>>.
Cosa dicono i grandi scienziati Kuhn e Popper? Approvano?
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Non sono scienziati, sono epistemologi.
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Se Popper è epistemologo, io sono Einstein. L'hai letto il mio commento sugli sproloqui di Popper nel libro "L'Io e il suo cervello"? Lo trovi nel thread "Popper: un venditore di fumo"
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d'accordo. Che la frase <<in modo o misura qualsiasi>> sia felice...
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Infatti non è necessaria e può ridursi a <<Una conoscenza che fornisca sufficienti garanzie della propria validità>>. Cosa aggiungeresti e cosa toglieresti?
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La falsificabilita'. :-)
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non sei in grado di falsificarla nel caso fosse falsa."
CARLO
Prima dobbiamo accordarci su un significato preciso e non-ambiguo di "scientifica", altrimenti facciamo quello che fa Popper: ci parliamo addosso. Prova a formulare la definizione che ti sembra più idonea, magari riservandoti di apportare correzioni successive.
---------------------------
Per rispondere alla domanda:

"Allora spiegami come fai a considerare vera una teoria non scientifica se
non sei in grado di falsificarla nel caso fosse falsa."

che deriva dalla tua affermazione:

<<E, comunque sia, a che minchia serve stabilire se una teoria è "scientifica"
(in senso popperiano) oppure non lo è, se poi anche una teoria non-scientifica
può rivelarsi vera, mentre una teoria scientifica può rivelarsi falsa?>>

non occorre nessun'altra definizione, applicandosi a qualunque teoria.
Carlo Pierini
2020-09-26 09:30:19 UTC
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E questo ci interessa per rispondere alla domanda: <<Siamo uomini, o caporali>>? Cioé: <<siamo robot programmati dal caso e dalla necessità, oppure siamo padroni del nostro destino>>?
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1) o sono materiali, e quindi non presentano problemi (per il materialismo)
2) o non lo sono, e quindi sono un problema anche nell`essere umano
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I fisici quantistici in questi ultimi 60-70 anni hanno abbandonato il determinismo, ma tutti gli altri scienziati materialisti ...non lo sanno, e continuano a pensare al bio-vivente come determinato esclusivamente dal caso e dalla necessità (Monod). Per loro, termini come "libertà", "finalismo", "creatività", "mente intelligente" non hanno alcun significato "scientifico", sono illusioni soggettive infondate. E per ricondurle nell'ambito della materia si sono inventati un termine-truffa come "proprietà emergenti", che può essere inteso - ambiguamente - sia come "proprietà DELLA materia" che come "proprietà emergenti DALLA materia". Con il "DELLA" ci assicurano che la mente creativa è materia, con il "DALLA" mettono a tacere i sospetti che la mente sia qualcosa di compiutamente "altro" DALLA materia. Un po' come definire un feto da una parte come un insieme di proprietà emergenti DELLA madre, e dall'altra come proprietà emergenti DALLA madre, lasciando in ombra se il feto stesso sia un'entità compiutamente "altra" DALLA madre, o se sia una semplice estensione epifenomenica DELLA madre.
NICK
Mentre invece la mente e'...?
CARLO
La mente è un'entità altra dalla materia, come un figlio è altro dalla madre.
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Ma il figlio e' consustanziale alla madre.
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Il suo corpo è consustanziale alla madre; ma quando dice "io" intende qualcun ALTRO che non è la madre.
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<<SCIENZA - Una conoscenza che includa, in modo o misura qualsiasi, una garanzia della propria validità. La limitazione espressa con le parole <<in modo o misura qualsiasi>> è inclusa per rendere la definizione applicabile alla Scienza moderna che non ha pretese di assolutezza>>.
Cosa dicono i grandi scienziati Kuhn e Popper? Approvano?
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d'accordo. Che la frase <<in modo o misura qualsiasi>> sia felice...
questo non credo.
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non sei in grado di falsificarla nel caso fosse falsa."
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"Allora spiegami come fai a considerare vera una teoria non scientifica se
non sei in grado di falsificarla nel caso fosse falsa."
<<E, comunque sia, a che minchia serve stabilire se una teoria è "scientifica"
(in senso popperiano) oppure non lo è, se poi anche una teoria non-scientifica
può rivelarsi vera, mentre una teoria scientifica può rivelarsi falsa?>>
non occorre nessun'altra definizione, applicandosi a qualunque teoria.
CARLO
La falsificabilità di Popper parla di "un esperimento", quindi non si applica a qualunque teoria, ma solo a quelle passibili di esperimenti ripetibili. Cosicché il casualismo sarebbe non-scientifico.
Quindi, non pescare nel torbido: se vuoi parlare di teorie scientifiche devi darmi una definizione non-ambigua di "scienza". Poi ti mostrerò che, qualunque sia la tua definizione (sempreché sia attendibile), il falsificazionismo è superfluo, anzi induce in errori di valutazione.
Chenickname
2020-09-26 10:02:51 UTC
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Il nostro dilemma non è tanto <<casualità o necessità?>> - dal momento che la casualità non è altro che la componente imprevedibile della necessità -, quanto <<necessità o libertà?>>.
E questo ci interessa per rispondere alla domanda: <<Siamo uomini, o caporali>>? Cioé: <<siamo robot programmati dal caso e dalla necessità, oppure siamo padroni del nostro destino>>?
Ti pare una domanda da poco?
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2) o non lo sono, e quindi sono un problema anche nell`essere umano
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I fisici quantistici in questi ultimi 60-70 anni hanno abbandonato il determinismo, ma tutti gli altri scienziati materialisti ...non lo sanno, e continuano a pensare al bio-vivente come determinato esclusivamente dal caso e dalla necessità (Monod). Per loro, termini come "libertà", "finalismo", "creatività", "mente intelligente" non hanno alcun significato "scientifico", sono illusioni soggettive infondate. E per ricondurle nell'ambito della materia si sono inventati un termine-truffa come "proprietà emergenti", che può essere inteso - ambiguamente - sia come "proprietà DELLA materia" che come "proprietà emergenti DALLA materia". Con il "DELLA" ci assicurano che la mente creativa è materia, con il "DALLA" mettono a tacere i sospetti che la mente sia qualcosa di compiutamente "altro" DALLA materia. Un po' come definire un feto da una parte come un insieme di proprietà emergenti DELLA madre, e dall'altra come proprietà emergenti DALLA madre, lasciando in ombra se il feto stesso sia un'entità compiutamente "altra" DALLA madre, o se sia una semplice estensione epifenomenica DELLA madre.
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La mente è un'entità altra dalla materia, come un figlio è altro dalla madre.
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Il suo corpo è consustanziale alla madre; ma quando dice "io" intende qualcun ALTRO che non è la madre.
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Quel che gli epistemologi come Kuhn e Popper dicono che sia.
CARLO
Cioè, tutto e il contrario di tutto, proprio come te.
<<SCIENZA - Una conoscenza che includa, in modo o misura qualsiasi, una garanzia della propria validità. La limitazione espressa con le parole <<in modo o misura qualsiasi>> è inclusa per rendere la definizione applicabile alla Scienza moderna che non ha pretese di assolutezza>>.
Cosa dicono i grandi scienziati Kuhn e Popper? Approvano?
NICK
Non sono scienziati, sono epistemologi.
CARLO
Se Popper è epistemologo, io sono Einstein. L'hai letto il mio commento sugli sproloqui di Popper nel libro "L'Io e il suo cervello"? Lo trovi nel thread "Popper: un venditore di fumo"
Post by Chenickname
NICK
Che la Scienza non abbia pretese di assolutezza, sarebbero certamente
d'accordo. Che la frase <<in modo o misura qualsiasi>> sia felice...
questo non credo.
CARLO
Infatti non è necessaria e può ridursi a <<Una conoscenza che fornisca sufficienti garanzie della propria validità>>. Cosa aggiungeresti e cosa toglieresti?
NICK
La falsificabilita'. :-)
CARLO
Aggiungila nei suoi punti essenziali, e formula la definizione completa.
Post by Chenickname
NICK
"Allora spiegami come fai a considerare vera una teoria non scientifica se
non sei in grado di falsificarla nel caso fosse falsa."
CARLO
Prima dobbiamo accordarci su un significato preciso e non-ambiguo di "scientifica", altrimenti facciamo quello che fa Popper: ci parliamo addosso. Prova a formulare la definizione che ti sembra più idonea, magari riservandoti di apportare correzioni successive.
---------------------------
"Allora spiegami come fai a considerare vera una teoria non scientifica se
non sei in grado di falsificarla nel caso fosse falsa."
<<E, comunque sia, a che minchia serve stabilire se una teoria è "scientifica"
(in senso popperiano) oppure non lo è, se poi anche una teoria non-scientifica
può rivelarsi vera, mentre una teoria scientifica può rivelarsi falsa?>>
non occorre nessun'altra definizione, applicandosi a qualunque teoria.
CARLO
La falsificabilità di Popper parla di "un esperimento", quindi non si applica a qualunque teoria, ma solo a quelle passibili di esperimenti ripetibili. Cosicché il casualismo sarebbe non-scientifico.
Quindi, non pescare nel torbido: se vuoi parlare di teorie scientifiche devi darmi una definizione non-ambigua di "scienza". Poi ti mostrerò che, qualunque sia la tua definizione (sempreché sia attendibile), il falsificazionismo è superfluo, anzi induce in errori di valutazione.
------------------------
Ma non menare il can per l'aia! Dimmi come cazzo fai a dire "vera" una teoria
qualunque se non sei in grado di falsificarla nel caso fosse falsa. Per
rivelazione diretta dello Spirito Santo dici che e' vera?
Carlo Pierini
2020-09-26 10:50:37 UTC
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Che interesse filosofico puo` avere stabilire se l`origine del fringuello e` piu` o meno casuale, quando l`universo nella sua intierezza (cio` che e` e che ci e`) non lo e` affatto?
CARLO
Il nostro dilemma non è tanto <<casualità o necessità?>> - dal momento che la casualità non è altro che la componente imprevedibile della necessità -, quanto <<necessità o libertà?>>.
E questo ci interessa per rispondere alla domanda: <<Siamo uomini, o caporali>>? Cioé: <<siamo robot programmati dal caso e dalla necessità, oppure siamo padroni del nostro destino>>?
Ti pare una domanda da poco?
1) o sono materiali, e quindi non presentano problemi (per il materialismo)
2) o non lo sono, e quindi sono un problema anche nell`essere umano
CARLO
I fisici quantistici in questi ultimi 60-70 anni hanno abbandonato il determinismo, ma tutti gli altri scienziati materialisti ...non lo sanno, e continuano a pensare al bio-vivente come determinato esclusivamente dal caso e dalla necessità (Monod). Per loro, termini come "libertà", "finalismo", "creatività", "mente intelligente" non hanno alcun significato "scientifico", sono illusioni soggettive infondate. E per ricondurle nell'ambito della materia si sono inventati un termine-truffa come "proprietà emergenti", che può essere inteso - ambiguamente - sia come "proprietà DELLA materia" che come "proprietà emergenti DALLA materia". Con il "DELLA" ci assicurano che la mente creativa è materia, con il "DALLA" mettono a tacere i sospetti che la mente sia qualcosa di compiutamente "altro" DALLA materia. Un po' come definire un feto da una parte come un insieme di proprietà emergenti DELLA madre, e dall'altra come proprietà emergenti DALLA madre, lasciando in ombra se il feto stesso sia un'entità compiutamente "altra" DALLA madre, o se sia una semplice estensione epifenomenica DELLA madre.
NICK
Mentre invece la mente e'...?
CARLO
La mente è un'entità altra dalla materia, come un figlio è altro dalla madre.
NICK
Ma il figlio e' consustanziale alla madre.
CARLO
Il suo corpo è consustanziale alla madre; ma quando dice "io" intende qualcun ALTRO che non è la madre.
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...E invece la "Scienza" è...? :-)
NICK
Quel che gli epistemologi come Kuhn e Popper dicono che sia.
CARLO
Cioè, tutto e il contrario di tutto, proprio come te.
<<SCIENZA - Una conoscenza che includa, in modo o misura qualsiasi, una garanzia della propria validità. La limitazione espressa con le parole <<in modo o misura qualsiasi>> è inclusa per rendere la definizione applicabile alla Scienza moderna che non ha pretese di assolutezza>>.
Cosa dicono i grandi scienziati Kuhn e Popper? Approvano?
NICK
Non sono scienziati, sono epistemologi.
CARLO
Se Popper è epistemologo, io sono Einstein. L'hai letto il mio commento sugli sproloqui di Popper nel libro "L'Io e il suo cervello"? Lo trovi nel thread "Popper: un venditore di fumo"
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Che la Scienza non abbia pretese di assolutezza, sarebbero certamente
d'accordo. Che la frase <<in modo o misura qualsiasi>> sia felice...
questo non credo.
CARLO
Infatti non è necessaria e può ridursi a <<Una conoscenza che fornisca sufficienti garanzie della propria validità>>. Cosa aggiungeresti e cosa toglieresti?
NICK
La falsificabilita'. :-)
CARLO
Aggiungila nei suoi punti essenziali, e formula la definizione completa.
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"Allora spiegami come fai a considerare vera una teoria non scientifica se
non sei in grado di falsificarla nel caso fosse falsa."
CARLO
Prima dobbiamo accordarci su un significato preciso e non-ambiguo di "scientifica", altrimenti facciamo quello che fa Popper: ci parliamo addosso. Prova a formulare la definizione che ti sembra più idonea, magari riservandoti di apportare correzioni successive.
NICK
"Allora spiegami come fai a considerare vera una teoria non scientifica se
non sei in grado di falsificarla nel caso fosse falsa."
<<E, comunque sia, a che minchia serve stabilire se una teoria è "scientifica"
(in senso popperiano) oppure non lo è, se poi anche una teoria non-scientifica
può rivelarsi vera, mentre una teoria scientifica può rivelarsi falsa?>>
non occorre nessun'altra definizione, applicandosi a qualunque teoria.
CARLO
La falsificabilità di Popper parla di "un esperimento", quindi non si applica a qualunque teoria, ma solo a quelle passibili di esperimenti ripetibili. Cosicché il casualismo sarebbe non-scientifico.
Quindi, non pescare nel torbido: se vuoi parlare di teorie scientifiche devi darmi una definizione non-ambigua di "scienza". Poi ti mostrerò che, qualunque sia la tua definizione (sempreché sia attendibile), il falsificazionismo è superfluo, anzi induce in errori di valutazione.
NICK
Ma non menare il can per l'aia! Dimmi come cazzo fai a dire "vera" una teoria
qualunque se non sei in grado di falsificarla nel caso fosse falsa. Per
rivelazione diretta dello Spirito Santo dici che e' vera?
CARLO
Dico che è vera quando il suo enunciato corrisponde con i fatti da talmente tanti punti di vista da poter essere considerato una verità assoluta. Per esempio: <<la Terra non è piatta, ma sferoidale>>. In tal caso, a cosa cazzo mi serve la falsificabilità?
Lo so che a te piacerebbe una definizione di "scienza" in cui rientri il casualismo darwiniano e ne restino al di fuori l'evoluzione ideoplastica o la teoria junghiana degli archetipi. Ma si dà il caso che una tale definizione NON ESISTE. Per questo ti rifiuti ipocritamente di pronunciarti su una definizione NON-AMBIGUA: per continuare a truffare il tuo prossimo, come fanno TUTTI i darwinisti e gli scientisti del cazzo.
Chenickname
2020-09-26 11:29:38 UTC
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Che interesse filosofico puo` avere stabilire se l`origine del fringuello e` piu` o meno casuale, quando l`universo nella sua intierezza (cio` che e` e che ci e`) non lo e` affatto?
CARLO
Il nostro dilemma non è tanto <<casualità o necessità?>> - dal momento che la casualità non è altro che la componente imprevedibile della necessità -, quanto <<necessità o libertà?>>.
E questo ci interessa per rispondere alla domanda: <<Siamo uomini, o caporali>>? Cioé: <<siamo robot programmati dal caso e dalla necessità, oppure siamo padroni del nostro destino>>?
Ti pare una domanda da poco?
1) o sono materiali, e quindi non presentano problemi (per il materialismo)
2) o non lo sono, e quindi sono un problema anche nell`essere umano
CARLO
I fisici quantistici in questi ultimi 60-70 anni hanno abbandonato il determinismo, ma tutti gli altri scienziati materialisti ...non lo sanno, e continuano a pensare al bio-vivente come determinato esclusivamente dal caso e dalla necessità (Monod). Per loro, termini come "libertà", "finalismo", "creatività", "mente intelligente" non hanno alcun significato "scientifico", sono illusioni soggettive infondate. E per ricondurle nell'ambito della materia si sono inventati un termine-truffa come "proprietà emergenti", che può essere inteso - ambiguamente - sia come "proprietà DELLA materia" che come "proprietà emergenti DALLA materia". Con il "DELLA" ci assicurano che la mente creativa è materia, con il "DALLA" mettono a tacere i sospetti che la mente sia qualcosa di compiutamente "altro" DALLA materia. Un po' come definire un feto da una parte come un insieme di proprietà emergenti DELLA madre, e dall'altra come proprietà emergenti DALLA madre, lasciando in ombra se il feto stesso sia un'entità compiutamente "altra" DALLA madre, o se sia una semplice estensione epifenomenica DELLA madre.
NICK
Mentre invece la mente e'...?
CARLO
La mente è un'entità altra dalla materia, come un figlio è altro dalla madre.
NICK
Ma il figlio e' consustanziale alla madre.
CARLO
Il suo corpo è consustanziale alla madre; ma quando dice "io" intende qualcun ALTRO che non è la madre.
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...E invece la "Scienza" è...? :-)
NICK
Quel che gli epistemologi come Kuhn e Popper dicono che sia.
CARLO
Cioè, tutto e il contrario di tutto, proprio come te.
<<SCIENZA - Una conoscenza che includa, in modo o misura qualsiasi, una garanzia della propria validità. La limitazione espressa con le parole <<in modo o misura qualsiasi>> è inclusa per rendere la definizione applicabile alla Scienza moderna che non ha pretese di assolutezza>>.
Cosa dicono i grandi scienziati Kuhn e Popper? Approvano?
NICK
Non sono scienziati, sono epistemologi.
CARLO
Se Popper è epistemologo, io sono Einstein. L'hai letto il mio commento sugli sproloqui di Popper nel libro "L'Io e il suo cervello"? Lo trovi nel thread "Popper: un venditore di fumo"
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Che la Scienza non abbia pretese di assolutezza, sarebbero certamente
d'accordo. Che la frase <<in modo o misura qualsiasi>> sia felice...
questo non credo.
CARLO
Infatti non è necessaria e può ridursi a <<Una conoscenza che fornisca sufficienti garanzie della propria validità>>. Cosa aggiungeresti e cosa toglieresti?
NICK
La falsificabilita'. :-)
CARLO
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"Allora spiegami come fai a considerare vera una teoria non scientifica se
non sei in grado di falsificarla nel caso fosse falsa."
CARLO
Prima dobbiamo accordarci su un significato preciso e non-ambiguo di "scientifica", altrimenti facciamo quello che fa Popper: ci parliamo addosso. Prova a formulare la definizione che ti sembra più idonea, magari riservandoti di apportare correzioni successive.
NICK
"Allora spiegami come fai a considerare vera una teoria non scientifica se
non sei in grado di falsificarla nel caso fosse falsa."
<<E, comunque sia, a che minchia serve stabilire se una teoria è "scientifica"
(in senso popperiano) oppure non lo è, se poi anche una teoria non-scientifica
può rivelarsi vera, mentre una teoria scientifica può rivelarsi falsa?>>
non occorre nessun'altra definizione, applicandosi a qualunque teoria.
CARLO
La falsificabilità di Popper parla di "un esperimento", quindi non si applica a qualunque teoria, ma solo a quelle passibili di esperimenti ripetibili. Cosicché il casualismo sarebbe non-scientifico.
Quindi, non pescare nel torbido: se vuoi parlare di teorie scientifiche devi darmi una definizione non-ambigua di "scienza". Poi ti mostrerò che, qualunque sia la tua definizione (sempreché sia attendibile), il falsificazionismo è superfluo, anzi induce in errori di valutazione.
NICK
Ma non menare il can per l'aia! Dimmi come cazzo fai a dire "vera" una teoria
qualunque se non sei in grado di falsificarla nel caso fosse falsa. Per
rivelazione diretta dello Spirito Santo dici che e' vera?
CARLO
Dico che è vera quando il suo enunciato corrisponde con i fatti da talmente tanti punti di vista da poter essere considerato una verità assoluta. Per esempio: <<la Terra non è piatta, ma sferoidale>>. In tal caso, a cosa cazzo mi serve la falsificabilità?
Lo so che a te piacerebbe una definizione di "scienza" in cui rientri il casualismo darwiniano e ne restino al di fuori l'evoluzione ideoplastica o la teoria junghiana degli archetipi. Ma si dà il caso che una tale definizione NON ESISTE. Per questo ti rifiuti ipocritamente di pronunciarti su una definizione NON-AMBIGUA: per continuare a truffare il tuo prossimo, come fanno TUTTI i darwinisti e gli scientisti del cazzo.
--------------------------
Quello che tu citi e' il classico verificazionismo, che e' entrato in crisi
soprattutto quando ci siamo visti falsificare le teorie newtoniane che
tante e tante volte avevamo verificato. Illustri scienziati di inizio
XX secolo non volevano saperne. E' la storia della teoria <<Tutti i
corvi sono neri>> che tante volte abbiamo trattato su icf: ogni corvo nero
che incontri corrobora la teoria, ma quanti devi incontrarne per dire
che la teoria e' vera? Invece basta un corvo bianco per falsificarla.

Che il neodarwinismo non sia falsificabile e' una tua fissa e quella di
molti cardinali che sponsorizzano Zichichi. Se cosi' fosse non ci sarebbero
tanti tentativi di falsificazione, come la podarcis sicula che non ha
funzionato. Che finora nessuno ci sia riuscito, non vuol dire che non
sia falsificabile: basta dimostrare l'esistenza di mutazioni mirate e
ripetibili. Quando lo faranno, sara' falsificato e io non piangero' di
certo. Ma per ora e' la teoria scientifica sull'evoluzione migliore
che abbiamo.
Massimo 456b
2020-09-26 11:47:30 UTC
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CARLO
Il nostro dilemma non è tanto <<casualità o necessità?>> - dal momento che la casualità non è altro che la componente imprevedibile della necessità -, quanto <<necessità o libertà?>>.
E questo ci interessa per rispondere alla domanda: <<Siamo uomini, o caporali>>? Cioé: <<siamo robot programmati dal caso e dalla necessità, oppure siamo padroni del nostro destino>>?
Ti pare una domanda da poco?
1) o sono materiali, e quindi non presentano problemi (per il materialismo)
2) o non lo sono, e quindi sono un problema anche nell`essere umano
CARLO
I fisici quantistici in questi ultimi 60-70 anni hanno abbandonato il determinismo, ma tutti gli altri scienziati materialisti ...non lo sanno, e continuano a pensare al bio-vivente come determinato esclusivamente dal caso e dalla necessità (Monod). Per loro, termini come "libertà", "finalismo", "creatività", "mente intelligente" non hanno alcun significato "scientifico", sono illusioni soggettive infondate. E per ricondurle nell'ambito della materia si sono inventati un termine-truffa come "proprietà emergenti", che può essere inteso - ambiguamente - sia come "proprietà DELLA materia" che come "proprietà emergenti DALLA materia". Con il "DELLA" ci assicurano che la mente creativa è materia, con il "DALLA" mettono a tacere i sospetti che la mente sia qualcosa di compiutamente "altro" DALLA materia. Un po' come definire un feto da una parte come un insieme di proprietà emergenti DELLA madre, e dall'altra come proprietà emergenti DALLA madre, lasciando in ombra se il feto stesso sia un'entità compiutamente "altra" DALLA madre, o se sia una semplice estensione epifenomenica DELLA madre.
NICK
Mentre invece la mente e'...?
CARLO
La mente è un'entità altra dalla materia, come un figlio è altro dalla madre.
NICK
Ma il figlio e' consustanziale alla madre.
CARLO
Il suo corpo è consustanziale alla madre; ma quando dice "io" intende qualcun ALTRO che non è la madre.
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...E invece la "Scienza" è...? :-)
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Quel che gli epistemologi come Kuhn e Popper dicono che sia.
CARLO
Cioè, tutto e il contrario di tutto, proprio come te.
<<SCIENZA - Una conoscenza che includa, in modo o misura qualsiasi, una garanzia della propria validità. La limitazione espressa con le parole <<in modo o misura qualsiasi>> è inclusa per rendere la definizione applicabile alla Scienza moderna che non ha pretese di assolutezza>>.
Cosa dicono i grandi scienziati Kuhn e Popper? Approvano?
NICK
Non sono scienziati, sono epistemologi.
CARLO
Se Popper è epistemologo, io sono Einstein. L'hai letto il mio commento sugli sproloqui di Popper nel libro "L'Io e il suo cervello"? Lo trovi nel thread "Popper: un venditore di fumo"
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Che la Scienza non abbia pretese di assolutezza, sarebbero certamente
d'accordo. Che la frase <<in modo o misura qualsiasi>> sia felice...
questo non credo.
CARLO
Infatti non è necessaria e può ridursi a <<Una conoscenza che fornisca sufficienti garanzie della propria validità>>. Cosa aggiungeresti e cosa toglieresti?
NICK
La falsificabilita'. :-)
CARLO
Aggiungila nei suoi punti essenziali, e formula la definizione completa.
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"Allora spiegami come fai a considerare vera una teoria non scientifica se
non sei in grado di falsificarla nel caso fosse falsa."
CARLO
Prima dobbiamo accordarci su un significato preciso e non-ambiguo di "scientifica", altrimenti facciamo quello che fa Popper: ci parliamo addosso. Prova a formulare la definizione che ti sembra più idonea, magari riservandoti di apportare correzioni successive.
NICK
"Allora spiegami come fai a considerare vera una teoria non scientifica se
non sei in grado di falsificarla nel caso fosse falsa."
<<E, comunque sia, a che minchia serve stabilire se una teoria è "scientifica"
(in senso popperiano) oppure non lo è, se poi anche una teoria non-scientifica
può rivelarsi vera, mentre una teoria scientifica può rivelarsi falsa?>>
non occorre nessun'altra definizione, applicandosi a qualunque teoria.
CARLO
La falsificabilità di Popper parla di "un esperimento", quindi non si applica a qualunque teoria, ma solo a quelle passibili di esperimenti ripetibili. Cosicché il casualismo sarebbe non-scientifico.
Quindi, non pescare nel torbido: se vuoi parlare di teorie scientifiche devi darmi una definizione non-ambigua di "scienza". Poi ti mostrerò che, qualunque sia la tua definizione (sempreché sia attendibile), il falsificazionismo è superfluo, anzi induce in errori di valutazione.
NICK
Ma non menare il can per l'aia! Dimmi come cazzo fai a dire "vera" una teoria
qualunque se non sei in grado di falsificarla nel caso fosse falsa. Per
rivelazione diretta dello Spirito Santo dici che e' vera?
CARLO
Dico che è vera quando il suo enunciato corrisponde con i fatti da talmente tanti punti di vista da poter essere considerato una verità assoluta. Per esempio: <<la Terra non è piatta, ma sferoidale>>. In tal caso, a cosa cazzo mi serve la falsificabilità?
Lo so che a te piacerebbe una definizione di "scienza" in cui rientri il casualismo darwiniano e ne restino al di fuori l'evoluzione ideoplastica o la teoria junghiana degli archetipi. Ma si dà il caso che una tale definizione NON ESISTE. Per questo ti rifiuti ipocritamente di pronunciarti su una definizione NON-AMBIGUA: per continuare a truffare il tuo prossimo, come fanno TUTTI i darwinisti e gli scientisti del cazzo.
--------------------------
Quello che tu citi e' il classico verificazionismo, che e' entrato in crisi
soprattutto quando ci siamo visti falsificare le teorie newtoniane che
tante e tante volte avevamo verificato. Illustri scienziati di inizio
XX secolo non volevano saperne. E' la storia della teoria <<Tutti i
corvi sono neri>> che tante volte abbiamo trattato su icf: ogni corvo nero
che incontri corrobora la teoria, ma quanti devi incontrarne per dire
che la teoria e' vera? Invece basta un corvo bianco per falsificarla.
Che il neodarwinismo non sia falsificabile e' una tua fissa e quella di
molti cardinali che sponsorizzano Zichichi. Se cosi' fosse non ci sarebbero
tanti tentativi di falsificazione, come la podarcis sicula che non ha
funzionato. Che finora nessuno ci sia riuscito, non vuol dire che non
sia falsificabile: basta dimostrare l'esistenza di mutazioni mirate e
ripetibili. Quando lo faranno, sara' falsificato e io non piangero' di
certo. Ma per ora e' la teoria scientifica sull'evoluzione migliore
che abbiamo.
Anzi, la ricerca e' motivata dalla falsificazione.
Cosi' come il credere e' motivato dalla fede
--
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Carlo Pierini
2020-09-26 14:20:35 UTC
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Ma non menare il can per l'aia! Dimmi come cazzo fai a dire "vera" una teoria
qualunque se non sei in grado di falsificarla nel caso fosse falsa. Per
rivelazione diretta dello Spirito Santo dici che e' vera?
CARLO
Dico che è vera quando il suo enunciato corrisponde con i fatti da talmente tanti punti di vista da poter essere considerato una verità assoluta. Per esempio: <<la Terra non è piatta, ma sferoidale>>. In tal caso, a cosa cazzo mi serve la falsificabilità?
Lo so che a te piacerebbe una definizione di "scienza" in cui rientri il casualismo darwiniano e ne restino al di fuori l'evoluzione ideoplastica o la teoria junghiana degli archetipi. Ma si dà il caso che una tale definizione NON ESISTE. Per questo ti rifiuti ipocritamente di pronunciarti su una definizione NON-AMBIGUA: per continuare a truffare il tuo prossimo, come fanno TUTTI i darwinisti e gli scientisti del cazzo.
NICK
Quello che tu citi e' il classico verificazionismo, che e' entrato in crisi
soprattutto quando ci siamo visti falsificare le teorie newtoniane che
tante e tante volte avevamo verificato. Illustri scienziati di inizio
XX secolo non volevano saperne. E' la storia della teoria <<Tutti i
corvi sono neri>> che tante volte abbiamo trattato su icf: ogni corvo nero
che incontri corrobora la teoria, ma quanti devi incontrarne per dire
che la teoria e' vera? Invece basta un corvo bianco per falsificarla.
Che il neodarwinismo non sia falsificabile e' una tua fissa e quella di
molti cardinali che sponsorizzano Zichichi. Se cosi' fosse non ci sarebbero
tanti tentativi di falsificazione, come la podarcis sicula che non ha
funzionato. Che finora nessuno ci sia riuscito, non vuol dire che non
sia falsificabile: basta dimostrare l'esistenza di mutazioni mirate e
ripetibili. Quando lo faranno, sara' falsificato e io non piangero' di
certo. Ma per ora e' la teoria scientifica sull'evoluzione migliore
che abbiamo.
Anzi, la ricerca e' motivata dalla falsificazione.
Cosi' come il credere e' motivato dalla fede
CARLO
Queste sono chiacchiere. Tu dammi una tua definizione di "scienza", e poi ragioniamo.
Carlo Pierini
2020-09-27 16:02:49 UTC
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Che interesse filosofico puo` avere stabilire se l`origine del fringuello e` piu` o meno casuale, quando l`universo nella sua intierezza (cio` che e` e che ci e`) non lo e` affatto?
CARLO
Il nostro dilemma non è tanto <<casualità o necessità?>> - dal momento che la casualità non è altro che la componente imprevedibile della necessità -, quanto <<necessità o libertà?>>.
E questo ci interessa per rispondere alla domanda: <<Siamo uomini, o caporali>>? Cioé: <<siamo robot programmati dal caso e dalla necessità, oppure siamo padroni del nostro destino>>?
Ti pare una domanda da poco?
1) o sono materiali, e quindi non presentano problemi (per il materialismo)
2) o non lo sono, e quindi sono un problema anche nell`essere umano
CARLO
I fisici quantistici in questi ultimi 60-70 anni hanno abbandonato il determinismo, ma tutti gli altri scienziati materialisti ...non lo sanno, e continuano a pensare al bio-vivente come determinato esclusivamente dal caso e dalla necessità (Monod). Per loro, termini come "libertà", "finalismo", "creatività", "mente intelligente" non hanno alcun significato "scientifico", sono illusioni soggettive infondate. E per ricondurle nell'ambito della materia si sono inventati un termine-truffa come "proprietà emergenti", che può essere inteso - ambiguamente - sia come "proprietà DELLA materia" che come "proprietà emergenti DALLA materia". Con il "DELLA" ci assicurano che la mente creativa è materia, con il "DALLA" mettono a tacere i sospetti che la mente sia qualcosa di compiutamente "altro" DALLA materia. Un po' come definire un feto da una parte come un insieme di proprietà emergenti DELLA madre, e dall'altra come proprietà emergenti DALLA madre, lasciando in ombra se il feto stesso sia un'entità compiutamente "altra" DALLA madre, o se sia una semplice estensione epifenomenica DELLA madre.
NICK
Mentre invece la mente e'...?
CARLO
La mente è un'entità altra dalla materia, come un figlio è altro dalla madre.
NICK
Ma il figlio e' consustanziale alla madre.
CARLO
Il suo corpo è consustanziale alla madre; ma quando dice "io" intende qualcun ALTRO che non è la madre.
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...E invece la "Scienza" è...? :-)
NICK
Quel che gli epistemologi come Kuhn e Popper dicono che sia.
CARLO
Cioè, tutto e il contrario di tutto, proprio come te.
<<SCIENZA - Una conoscenza che includa, in modo o misura qualsiasi, una garanzia della propria validità. La limitazione espressa con le parole <<in modo o misura qualsiasi>> è inclusa per rendere la definizione applicabile alla Scienza moderna che non ha pretese di assolutezza>>.
Cosa dicono i grandi scienziati Kuhn e Popper? Approvano?
NICK
Non sono scienziati, sono epistemologi.
CARLO
Se Popper è epistemologo, io sono Einstein. L'hai letto il mio commento sugli sproloqui di Popper nel libro "L'Io e il suo cervello"? Lo trovi nel thread "Popper: un venditore di fumo"
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Che la Scienza non abbia pretese di assolutezza, sarebbero certamente
d'accordo. Che la frase <<in modo o misura qualsiasi>> sia felice...
questo non credo.
CARLO
Infatti non è necessaria e può ridursi a <<Una conoscenza che fornisca sufficienti garanzie della propria validità>>. Cosa aggiungeresti e cosa toglieresti?
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La falsificabilita'. :-)
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Aggiungila nei suoi punti essenziali, e formula la definizione completa.
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"Allora spiegami come fai a considerare vera una teoria non scientifica se
non sei in grado di falsificarla nel caso fosse falsa."
CARLO
Prima dobbiamo accordarci su un significato preciso e non-ambiguo di "scientifica", altrimenti facciamo quello che fa Popper: ci parliamo addosso. Prova a formulare la definizione che ti sembra più idonea, magari riservandoti di apportare correzioni successive.
NICK
"Allora spiegami come fai a considerare vera una teoria non scientifica se
non sei in grado di falsificarla nel caso fosse falsa."
<<E, comunque sia, a che minchia serve stabilire se una teoria è "scientifica"
(in senso popperiano) oppure non lo è, se poi anche una teoria non-scientifica
può rivelarsi vera, mentre una teoria scientifica può rivelarsi falsa?>>
non occorre nessun'altra definizione, applicandosi a qualunque teoria.
CARLO
La falsificabilità di Popper parla di "un esperimento", quindi non si applica a qualunque teoria, ma solo a quelle passibili di esperimenti ripetibili. Cosicché il casualismo sarebbe non-scientifico.
Quindi, non pescare nel torbido: se vuoi parlare di teorie scientifiche devi darmi una definizione non-ambigua di "scienza". Poi ti mostrerò che, qualunque sia la tua definizione (sempreché sia attendibile), il falsificazionismo è superfluo, anzi induce in errori di valutazione.
NICK
Ma non menare il can per l'aia! Dimmi come cazzo fai a dire "vera" una teoria
qualunque se non sei in grado di falsificarla nel caso fosse falsa. Per
rivelazione diretta dello Spirito Santo dici che e' vera?
CARLO
Dico che è vera quando il suo enunciato corrisponde con i fatti da talmente tanti punti di vista da poter essere considerato una verità assoluta. Per esempio: <<la Terra non è piatta, ma sferoidale>>. In tal caso, a cosa cazzo mi serve la falsificabilità?
Lo so che a te piacerebbe una definizione di "scienza" in cui rientri il casualismo darwiniano e ne restino al di fuori l'evoluzione ideoplastica o la teoria junghiana degli archetipi. Ma si dà il caso che una tale definizione NON ESISTE. Per questo ti rifiuti ipocritamente di pronunciarti su una definizione NON-AMBIGUA: per continuare a truffare il tuo prossimo, come fanno TUTTI i darwinisti e gli scientisti del cazzo.
NICK
Quello che tu citi e' il classico verificazionismo, che e' entrato in crisi
soprattutto quando ci siamo visti falsificare le teorie newtoniane che
tante e tante volte avevamo verificato. Illustri scienziati di inizio
XX secolo non volevano saperne. E' la storia della teoria <<Tutti i
corvi sono neri>> che tante volte abbiamo trattato su icf: ogni corvo nero
che incontri corrobora la teoria, ma quanti devi incontrarne per dire
che la teoria e' vera? Invece basta un corvo bianco per falsificarla.
CARLO
Con la scoperta che la dinamica newtoniana non ha valenza universale non è entrato in crisi il verificazionismo, ma la certezza che le leggi della Natura siano davvero quelle individuate dalla scienza attraverso il suo metodo. Ma tutto ciò non ha certo determinato l'abbandono del metodo verificazionista da parte della scienza; né il falsificazionismo ha cessato di essere assolutamente superfluo e inutile.
Post by Chenickname
NICK
Che il neodarwinismo non sia falsificabile e' una tua fissa e quella di
molti cardinali che sponsorizzano Zichichi.
CARLO
E qui continui con la solita mistificazione truffaldina di nascondere la teoria casualista - che è solo un'ipotesi che non è MAI STA VERIFICATA da alcuna osservazione paleontologica - dietro alla teoria evoluzionista che è invece corroborata da un gran numero di dati osservativi convergenti.
Ma anche in questo caso il falsificazionismo è assolutamente superfluo e inutile poiché, se venisse applicato al casualismo, dimostrerebbe solo che si tratta di una teoria non-scientifica, senza dare alcuna indicazione sulla sua verità o falsità. Infatti, non esiste alcun esperimento che idealmente potrebbe falsificare il casualismo, proprio perché qualunque evento si sperimenti o si osservi può essere interpretato come casuale: qualsiasi tipo di mutazione genetica può essere interpretato come casuale quando ci si ostina a non prendere in considerazione altre possibilità alternative.
Post by Chenickname
NICK
Se cosi' fosse non ci sarebbero
tanti tentativi di falsificazione, come la podarcis sicula che non ha
funzionato. Che finora nessuno ci sia riuscito, non vuol dire che non
sia falsificabile: basta dimostrare l'esistenza di mutazioni mirate e
ripetibili. Quando lo faranno, sara' falsificato e io non piangero' di
certo. Ma per ora e' la teoria scientifica sull'evoluzione migliore
che abbiamo.
CARLO
Sì, ma ti sfugge ancora il piccolo dettaglio che ho segnalato sopra: la casualità delle mutazioni è un'ipotesi inverificata e infalsificabile, per quanto inutile. superfluo e ininfluente sia accennare al falsificazionismo popperiano. E l'altro dettaglio è che l'evoluzionismo ideoplastico-finalistico è conforme ai dati della paleontologia NON MENO del casualismo, e che dunque non esiste alcuna ragione per privilegiare il secondo ed escludere l'altro. Anzi, se mai, il privilegiato è l'evoluzionismo ideoplastico, visto che trova conferma nella teoria degli archetipi verificata sia nel campo della psicologia analitica che in quello della storia comparata delle idee filosofico-religiose.

E comunque, ripeto, se vuoi davvero appurare la assoluta superfluità-inutilità del falsificazionismo popperiamo, basta che mi fornisci la tua definizione di "scienza" (nel Dizionario filosofico ne trovi a decine), e te lo dimostrerà in poche battute.
Ma io non credo che sarai tanto onesto da fornirmela davvero, visto che ti è estremamente utile per truffare i tuoi interlocutori anticasualisti.
Chenickname
2020-09-27 18:32:49 UTC
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Post by p***@gmail.com
Che interesse filosofico puo` avere stabilire se l`origine del fringuello e` piu` o meno casuale, quando l`universo nella sua intierezza (cio` che e` e che ci e`) non lo e` affatto?
CARLO
Il nostro dilemma non è tanto <<casualità o necessità?>> - dal momento che la casualità non è altro che la componente imprevedibile della necessità -, quanto <<necessità o libertà?>>.
E questo ci interessa per rispondere alla domanda: <<Siamo uomini, o caporali>>? Cioé: <<siamo robot programmati dal caso e dalla necessità, oppure siamo padroni del nostro destino>>?
Ti pare una domanda da poco?
1) o sono materiali, e quindi non presentano problemi (per il materialismo)
2) o non lo sono, e quindi sono un problema anche nell`essere umano
CARLO
I fisici quantistici in questi ultimi 60-70 anni hanno abbandonato il determinismo, ma tutti gli altri scienziati materialisti ...non lo sanno, e continuano a pensare al bio-vivente come determinato esclusivamente dal caso e dalla necessità (Monod). Per loro, termini come "libertà", "finalismo", "creatività", "mente intelligente" non hanno alcun significato "scientifico", sono illusioni soggettive infondate. E per ricondurle nell'ambito della materia si sono inventati un termine-truffa come "proprietà emergenti", che può essere inteso - ambiguamente - sia come "proprietà DELLA materia" che come "proprietà emergenti DALLA materia". Con il "DELLA" ci assicurano che la mente creativa è materia, con il "DALLA" mettono a tacere i sospetti che la mente sia qualcosa di compiutamente "altro" DALLA materia. Un po' come definire un feto da una parte come un insieme di proprietà emergenti DELLA madre, e dall'altra come proprietà emergenti DALLA madre, lasciando in ombra se il feto stesso sia un'entità compiutamente "altra" DALLA madre, o se sia una semplice estensione epifenomenica DELLA madre.
NICK
Mentre invece la mente e'...?
CARLO
La mente è un'entità altra dalla materia, come un figlio è altro dalla madre.
NICK
Ma il figlio e' consustanziale alla madre.
CARLO
Il suo corpo è consustanziale alla madre; ma quando dice "io" intende qualcun ALTRO che non è la madre.
Post by Chenickname
Post by Carlo Pierini
CARLO
...E invece la "Scienza" è...? :-)
NICK
Quel che gli epistemologi come Kuhn e Popper dicono che sia.
CARLO
Cioè, tutto e il contrario di tutto, proprio come te.
<<SCIENZA - Una conoscenza che includa, in modo o misura qualsiasi, una garanzia della propria validità. La limitazione espressa con le parole <<in modo o misura qualsiasi>> è inclusa per rendere la definizione applicabile alla Scienza moderna che non ha pretese di assolutezza>>.
Cosa dicono i grandi scienziati Kuhn e Popper? Approvano?
NICK
Non sono scienziati, sono epistemologi.
CARLO
Se Popper è epistemologo, io sono Einstein. L'hai letto il mio commento sugli sproloqui di Popper nel libro "L'Io e il suo cervello"? Lo trovi nel thread "Popper: un venditore di fumo"
Post by Chenickname
NICK
Che la Scienza non abbia pretese di assolutezza, sarebbero certamente
d'accordo. Che la frase <<in modo o misura qualsiasi>> sia felice...
questo non credo.
CARLO
Infatti non è necessaria e può ridursi a <<Una conoscenza che fornisca sufficienti garanzie della propria validità>>. Cosa aggiungeresti e cosa toglieresti?
NICK
La falsificabilita'. :-)
CARLO
Aggiungila nei suoi punti essenziali, e formula la definizione completa.
Post by Chenickname
NICK
"Allora spiegami come fai a considerare vera una teoria non scientifica se
non sei in grado di falsificarla nel caso fosse falsa."
CARLO
Prima dobbiamo accordarci su un significato preciso e non-ambiguo di "scientifica", altrimenti facciamo quello che fa Popper: ci parliamo addosso. Prova a formulare la definizione che ti sembra più idonea, magari riservandoti di apportare correzioni successive.
NICK
"Allora spiegami come fai a considerare vera una teoria non scientifica se
non sei in grado di falsificarla nel caso fosse falsa."
<<E, comunque sia, a che minchia serve stabilire se una teoria è "scientifica"
(in senso popperiano) oppure non lo è, se poi anche una teoria non-scientifica
può rivelarsi vera, mentre una teoria scientifica può rivelarsi falsa?>>
non occorre nessun'altra definizione, applicandosi a qualunque teoria.
CARLO
La falsificabilità di Popper parla di "un esperimento", quindi non si applica a qualunque teoria, ma solo a quelle passibili di esperimenti ripetibili. Cosicché il casualismo sarebbe non-scientifico.
Quindi, non pescare nel torbido: se vuoi parlare di teorie scientifiche devi darmi una definizione non-ambigua di "scienza". Poi ti mostrerò che, qualunque sia la tua definizione (sempreché sia attendibile), il falsificazionismo è superfluo, anzi induce in errori di valutazione.
NICK
Ma non menare il can per l'aia! Dimmi come cazzo fai a dire "vera" una teoria
qualunque se non sei in grado di falsificarla nel caso fosse falsa. Per
rivelazione diretta dello Spirito Santo dici che e' vera?
CARLO
Dico che è vera quando il suo enunciato corrisponde con i fatti da talmente tanti punti di vista da poter essere considerato una verità assoluta. Per esempio: <<la Terra non è piatta, ma sferoidale>>. In tal caso, a cosa cazzo mi serve la falsificabilità?
Lo so che a te piacerebbe una definizione di "scienza" in cui rientri il casualismo darwiniano e ne restino al di fuori l'evoluzione ideoplastica o la teoria junghiana degli archetipi. Ma si dà il caso che una tale definizione NON ESISTE. Per questo ti rifiuti ipocritamente di pronunciarti su una definizione NON-AMBIGUA: per continuare a truffare il tuo prossimo, come fanno TUTTI i darwinisti e gli scientisti del cazzo.
NICK
Quello che tu citi e' il classico verificazionismo, che e' entrato in crisi
soprattutto quando ci siamo visti falsificare le teorie newtoniane che
tante e tante volte avevamo verificato. Illustri scienziati di inizio
XX secolo non volevano saperne. E' la storia della teoria <<Tutti i
corvi sono neri>> che tante volte abbiamo trattato su icf: ogni corvo nero
che incontri corrobora la teoria, ma quanti devi incontrarne per dire
che la teoria e' vera? Invece basta un corvo bianco per falsificarla.
CARLO
Con la scoperta che la dinamica newtoniana non ha valenza universale non è entrato in crisi il verificazionismo, ma la certezza che le leggi della Natura siano davvero quelle individuate dalla scienza attraverso il suo metodo. Ma tutto ciò non ha certo determinato l'abbandono del metodo verificazionista da parte della scienza; né il falsificazionismo ha cessato di essere assolutamente superfluo e inutile.
Post by Chenickname
NICK
Che il neodarwinismo non sia falsificabile e' una tua fissa e quella di
molti cardinali che sponsorizzano Zichichi.
CARLO
E qui continui con la solita mistificazione truffaldina di nascondere la teoria casualista - che è solo un'ipotesi che non è MAI STA VERIFICATA da alcuna osservazione paleontologica - dietro alla teoria evoluzionista che è invece corroborata da un gran numero di dati osservativi convergenti.
Ma anche in questo caso il falsificazionismo è assolutamente superfluo e inutile poiché, se venisse applicato al casualismo, dimostrerebbe solo che si tratta di una teoria non-scientifica, senza dare alcuna indicazione sulla sua verità o falsità. Infatti, non esiste alcun esperimento che idealmente potrebbe falsificare il casualismo, proprio perché qualunque evento si sperimenti o si osservi può essere interpretato come casuale: qualsiasi tipo di mutazione genetica può essere interpretato come casuale quando ci si ostina a non prendere in considerazione altre possibilità alternative.
Post by Chenickname
NICK
Se cosi' fosse non ci sarebbero
tanti tentativi di falsificazione, come la podarcis sicula che non ha
funzionato. Che finora nessuno ci sia riuscito, non vuol dire che non
sia falsificabile: basta dimostrare l'esistenza di mutazioni mirate e
ripetibili. Quando lo faranno, sara' falsificato e io non piangero' di
certo. Ma per ora e' la teoria scientifica sull'evoluzione migliore
che abbiamo.
CARLO
Sì, ma ti sfugge ancora il piccolo dettaglio che ho segnalato sopra: la casualità delle mutazioni è un'ipotesi inverificata e infalsificabile, per quanto inutile. superfluo e ininfluente sia accennare al falsificazionismo popperiano. E l'altro dettaglio è che l'evoluzionismo ideoplastico-finalistico è conforme ai dati della paleontologia NON MENO del casualismo, e che dunque non esiste alcuna ragione per privilegiare il secondo ed escludere l'altro. Anzi, se mai, il privilegiato è l'evoluzionismo ideoplastico, visto che trova conferma nella teoria degli archetipi verificata sia nel campo della psicologia analitica che in quello della storia comparata delle idee filosofico-religiose.
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Ma perche' continui a fare questa propaganda clericale a gratis? Aggregati
a questi signori qua:



...che almeno ne avrai qualche sponsorizzazione, se non altro qualche buon
albergo e qualche buon pranzo. Come dice Zichichi: come mai da 100.000 anni
non siamo cambiati? Se le mutazioni fossero casuali dovremmo esserlo! :-D
Post by Carlo Pierini
E comunque, ripeto, se vuoi davvero appurare la assoluta superfluità-inutilità del falsificazionismo popperiamo, basta che mi fornisci la tua definizione di "scienza" (nel Dizionario filosofico ne trovi a decine), e te lo dimostrerà in poche battute.
Ma io non credo che sarai tanto onesto da fornirmela davvero, visto che ti è estremamente utile per truffare i tuoi interlocutori anticasualisti.
-----------------------
Te l'ho detto e te lo ripeto: mi va benissimo il concetto di Scienza che e'
quello della comunita' scientifica, che oltretutto ha anche accettato di buon
grado le osservazioni di epistemologi come Kuhn e Popper, falsificabilita'
compresa. Che ci vuoi fare? Sono dalla parte di quei milioni di ricercatori
che nella Scienza ci lavorano e che quando parlano delle loro cose scientifiche
sanno di che cosa stanno parlando. :-)
Carlo Pierini
2020-09-27 18:42:53 UTC
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Post by Chenickname
Post by Carlo Pierini
E comunque, ripeto, se vuoi davvero appurare la assoluta superfluità-inutilità del falsificazionismo popperiamo, basta che mi fornisci la tua definizione di "scienza" (nel Dizionario filosofico ne trovi a decine), e te lo dimostrerà in poche battute.
Ma io non credo che sarai tanto onesto da fornirmela davvero, visto che ti è estremamente utile per truffare i tuoi interlocutori anticasualisti.
NICK
Te l'ho detto e te lo ripeto: mi va benissimo il concetto di Scienza che e'
quello della comunita' scientifica,
CARLO
E qual è?
Chenickname
2020-09-27 18:50:48 UTC
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Post by Carlo Pierini
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Post by Carlo Pierini
E comunque, ripeto, se vuoi davvero appurare la assoluta superfluità-inutilità del falsificazionismo popperiamo, basta che mi fornisci la tua definizione di "scienza" (nel Dizionario filosofico ne trovi a decine), e te lo dimostrerà in poche battute.
Ma io non credo che sarai tanto onesto da fornirmela davvero, visto che ti è estremamente utile per truffare i tuoi interlocutori anticasualisti.
NICK
Te l'ho detto e te lo ripeto: mi va benissimo il concetto di Scienza che e'
quello della comunita' scientifica,
CARLO
E qual è?
--------------
E se non lo sai, sallo!
Carlo Pierini
2020-09-27 19:07:17 UTC
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Post by Carlo Pierini
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Post by Carlo Pierini
E comunque, ripeto, se vuoi davvero appurare la assoluta superfluità-inutilità del falsificazionismo popperiamo, basta che mi fornisci la tua definizione di "scienza" (nel Dizionario filosofico ne trovi a decine), e te lo dimostrerà in poche battute.
Ma io non credo che sarai tanto onesto da fornirmela davvero, visto che ti è estremamente utile per truffare i tuoi interlocutori anticasualisti.
NICK
Te l'ho detto e te lo ripeto: mi va benissimo il concetto di Scienza che e'
quello della comunita' scientifica,
CARLO
E qual è?
NICK
E se non lo sai, sallo!
CARLO
Io lo so: non danno definizioni utili a stabilire quali discipline sono scientifiche e quali no. Lasciano campo libero ai disonesti come te.
Chenickname
2020-09-27 20:10:52 UTC
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Post by Carlo Pierini
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Post by Carlo Pierini
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Post by Carlo Pierini
E comunque, ripeto, se vuoi davvero appurare la assoluta superfluità-inutilità del falsificazionismo popperiamo, basta che mi fornisci la tua definizione di "scienza" (nel Dizionario filosofico ne trovi a decine), e te lo dimostrerà in poche battute.
Ma io non credo che sarai tanto onesto da fornirmela davvero, visto che ti è estremamente utile per truffare i tuoi interlocutori anticasualisti.
NICK
Te l'ho detto e te lo ripeto: mi va benissimo il concetto di Scienza che e'
quello della comunita' scientifica,
CARLO
E qual è?
NICK
E se non lo sai, sallo!
CARLO
Io lo so: non danno definizioni utili a stabilire quali discipline sono scientifiche e quali no. Lasciano campo libero ai disonesti come te.
------------------------
Eh... ti piacerebbe fosse cosi'! Cosi' faresti entrare dalla finestra il tuo
amato Jung. :-) E invece alla comunita' scientifica e' chiarissimo chi sono
i ciarlatani e chi no.
Carlo Pierini
2020-09-27 20:15:42 UTC
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Post by Carlo Pierini
E comunque, ripeto, se vuoi davvero appurare la assoluta superfluità-inutilità del falsificazionismo popperiamo, basta che mi fornisci la tua definizione di "scienza" (nel Dizionario filosofico ne trovi a decine), e te lo dimostrerà in poche battute.
Ma io non credo che sarai tanto onesto da fornirmela davvero, visto che ti è estremamente utile per truffare i tuoi interlocutori anticasualisti.
NICK
Te l'ho detto e te lo ripeto: mi va benissimo il concetto di Scienza che e'
quello della comunita' scientifica,
CARLO
E qual è?
NICK
E se non lo sai, sallo!
CARLO
Io lo so: non danno definizioni utili a stabilire quali discipline sono scientifiche e quali no. Lasciano campo libero ai disonesti come te.
NICK
Eh... ti piacerebbe fosse cosi'! Cosi' faresti entrare dalla finestra il tuo
amato Jung. :-) E invece alla comunita' scientifica e' chiarissimo chi sono
i ciarlatani e chi no.
CARLO
Ecco, questa è proprio la ciliegina che mancava! Ora credo proprio che abbiamo fornito entrambi le argomentazioni più che sufficienti per mostrare la natura mendace e cialtronesca del tuo discorrere. Non mi pare ci sia bisogno di aggiungere altro.
Chenickname
2020-09-27 20:44:16 UTC
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Post by Carlo Pierini
...
Non mi pare ci sia bisogno di aggiungere altro.
--------------------
Oh... ne hai detta una giusta!
i***@googlemail.com
2020-09-26 11:56:15 UTC
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Post by Carlo Pierini
Post by Chenickname
Post by Carlo Pierini
Post by Conte Floreski
Post by Carlo Pierini
Post by p***@gmail.com
Che interesse filosofico puo` avere stabilire se l`origine del fringuello e` piu` o meno casuale, quando l`universo nella sua intierezza (cio` che e` e che ci e`) non lo e` affatto?
CARLO
Il nostro dilemma non è tanto <<casualità o necessità?>> - dal momento che la casualità non è altro che la componente imprevedibile della necessità -, quanto <<necessità o libertà?>>.
E questo ci interessa per rispondere alla domanda: <<Siamo uomini, o caporali>>? Cioé: <<siamo robot programmati dal caso e dalla necessità, oppure siamo padroni del nostro destino>>?
Ti pare una domanda da poco?
1) o sono materiali, e quindi non presentano problemi (per il materialismo)
2) o non lo sono, e quindi sono un problema anche nell`essere umano
CARLO
I fisici quantistici in questi ultimi 60-70 anni hanno abbandonato il determinismo, ma tutti gli altri scienziati materialisti ...non lo sanno, e continuano a pensare al bio-vivente come determinato esclusivamente dal caso e dalla necessità (Monod). Per loro, termini come "libertà", "finalismo", "creatività", "mente intelligente" non hanno alcun significato "scientifico", sono illusioni soggettive infondate. E per ricondurle nell'ambito della materia si sono inventati un termine-truffa come "proprietà emergenti", che può essere inteso - ambiguamente - sia come "proprietà DELLA materia" che come "proprietà emergenti DALLA materia". Con il "DELLA" ci assicurano che la mente creativa è materia, con il "DALLA" mettono a tacere i sospetti che la mente sia qualcosa di compiutamente "altro" DALLA materia. Un po' come definire un feto da una parte come un insieme di proprietà emergenti DELLA madre, e dall'altra come proprietà emergenti DALLA madre, lasciando in ombra se il feto stesso sia un'entità compiutamente "altra" DALLA madre, o se sia una semplice estensione epifenomenica DELLA madre.
NICK
Mentre invece la mente e'...?
CARLO
La mente è un'entità altra dalla materia, come un figlio è altro dalla madre.
Come suggerisce il mito evangelico, lo "Spirito" è partorito dalla "Mater" (Mater-ia).
...E invece la "Scienza" è...? :-)
ideaprima


te ne stai inventando un'altra delle tue.
La madre fornisce un ambiente di cultura al seme nel suo grembo una volta che l'ovulo viene fecondato dallo spermatozoo...... Lei lo nutre e gli fornisce ossigeno poichè non respira di suo....lo cresce in se stessa ma il feto non ha da parte della madre non soltanto lo spirito, ma neppure l'anima, e infatti sogna per conto suo , sogni suoi... e questo mostra un suo mondo di emozioni e sogni a se'.... pur se ovviamente coinvolto dall'abitat materno in cui si trova, ma pure dagli accadimenti esterni, sempre tramite la madre.
Le sue memorie ataviche, che già possiede in se stesso gli sono trasmesse da entrambe i genitori.
Lo spirito è tutta un'altra cosa..... non so davvero a cosa tu ti riferisca nominandolo.... è altro pure dalla Mente. C'è da aprirne un 3D a parte.

La materia. Il soffio vivificante venne direttamente soffiato nella materia plasmante dal dio vivificatore... che è l'aspetto creatore divino, uno degli aspetti dell'Uno Assoluto, che è pure Logos-onnicomprensione in se stesso di Tutto, creato o increato, ideato o ancora potenziale soltanto... ma che esso tutto-comprende.
Devi rivedere le tue convinzioni, sorry.
Carlo Pierini
2020-09-26 14:35:02 UTC
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Che interesse filosofico puo` avere stabilire se l`origine del fringuello e` piu` o meno casuale, quando l`universo nella sua intierezza (cio` che e` e che ci e`) non lo e` affatto?
CARLO
Il nostro dilemma non è tanto <<casualità o necessità?>> - dal momento che la casualità non è altro che la componente imprevedibile della necessità -, quanto <<necessità o libertà?>>.
E questo ci interessa per rispondere alla domanda: <<Siamo uomini, o caporali>>? Cioé: <<siamo robot programmati dal caso e dalla necessità, oppure siamo padroni del nostro destino>>?
Ti pare una domanda da poco?
1) o sono materiali, e quindi non presentano problemi (per il materialismo)
2) o non lo sono, e quindi sono un problema anche nell`essere umano
CARLO
I fisici quantistici in questi ultimi 60-70 anni hanno abbandonato il determinismo, ma tutti gli altri scienziati materialisti ...non lo sanno, e continuano a pensare al bio-vivente come determinato esclusivamente dal caso e dalla necessità (Monod). Per loro, termini come "libertà", "finalismo", "creatività", "mente intelligente" non hanno alcun significato "scientifico", sono illusioni soggettive infondate. E per ricondurle nell'ambito della materia si sono inventati un termine-truffa come "proprietà emergenti", che può essere inteso - ambiguamente - sia come "proprietà DELLA materia" che come "proprietà emergenti DALLA materia". Con il "DELLA" ci assicurano che la mente creativa è materia, con il "DALLA" mettono a tacere i sospetti che la mente sia qualcosa di compiutamente "altro" DALLA materia. Un po' come definire un feto da una parte come un insieme di proprietà emergenti DELLA madre, e dall'altra come proprietà emergenti DALLA madre, lasciando in ombra se il feto stesso sia un'entità compiutamente "altra" DALLA madre, o se sia una semplice estensione epifenomenica DELLA madre.
NICK
Mentre invece la mente e'...?
CARLO
La mente è un'entità altra dalla materia, come un figlio è altro dalla madre.
Come suggerisce il mito evangelico, lo "Spirito" è partorito dalla "Mater" (Mater-ia).
ideaprima
Lo spirito è tutta un'altra cosa..... non so davvero a cosa tu ti riferisca nominandolo.... è altro pure dalla Mente.
CARLO
Tutt'uno o tutt'altro? Questo è il tuo eterno dilemma!
Hai mai sentito parlare di consustanzialità di "anima" e "spirito"?
i***@googlemail.com
2020-09-26 15:34:28 UTC
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CARLO
Il nostro dilemma non è tanto <<casualità o necessità?>> - dal momento che la casualità non è altro che la componente imprevedibile della necessità -, quanto <<necessità o libertà?>>.
E questo ci interessa per rispondere alla domanda: <<Siamo uomini, o caporali>>? Cioé: <<siamo robot programmati dal caso e dalla necessità, oppure siamo padroni del nostro destino>>?
Ti pare una domanda da poco?
1) o sono materiali, e quindi non presentano problemi (per il materialismo)
2) o non lo sono, e quindi sono un problema anche nell`essere umano
CARLO
I fisici quantistici in questi ultimi 60-70 anni hanno abbandonato il determinismo, ma tutti gli altri scienziati materialisti ...non lo sanno, e continuano a pensare al bio-vivente come determinato esclusivamente dal caso e dalla necessità (Monod). Per loro, termini come "libertà", "finalismo", "creatività", "mente intelligente" non hanno alcun significato "scientifico", sono illusioni soggettive infondate. E per ricondurle nell'ambito della materia si sono inventati un termine-truffa come "proprietà emergenti", che può essere inteso - ambiguamente - sia come "proprietà DELLA materia" che come "proprietà emergenti DALLA materia". Con il "DELLA" ci assicurano che la mente creativa è materia, con il "DALLA" mettono a tacere i sospetti che la mente sia qualcosa di compiutamente "altro" DALLA materia. Un po' come definire un feto da una parte come un insieme di proprietà emergenti DELLA madre, e dall'altra come proprietà emergenti DALLA madre, lasciando in ombra se il feto stesso sia un'entità compiutamente "altra" DALLA madre, o se sia una semplice estensione epifenomenica DELLA madre.
NICK
Mentre invece la mente e'...?
CARLO
La mente è un'entità altra dalla materia, come un figlio è altro dalla madre.
Come suggerisce il mito evangelico, lo "Spirito" è partorito dalla "Mater" (Mater-ia).
ideaprima
Lo spirito è tutta un'altra cosa..... non so davvero a cosa tu ti riferisca nominandolo.... è altro pure dalla Mente.
CARLO
Tutt'uno o tutt'altro? Questo è il tuo eterno dilemma!
Hai mai sentito parlare di consustanzialità di "anima" e "spirito"?
ideaprima

ne parli tu, Carlo,.... e da ignorante.
vale sempre ciò che scrivo... non ciò che farebbe comodo a te.
Consustanziale al Padre(dio) è il figlio(Gesù)... e di certo non era figlio suo nella carne.... Riflettici, magari..... ma dubito che tu ci arrivi..... anzi, ne sono cetrtissima.
E nella tua solita confusione tra di tutto e di più confondi pure tra lo Spirito e lo Spirito Santo.... che comunque nulla hanno a che fare, entrambim con la madre e suo figlio.... e manco l'anima di cui dici.
Dell'anima, ne ho scritto diverse volte, e pure con i dovuti distinguo tra anima incarnata e anima immortale..... e ho parlato pure di Mente/mente, con i dovuti distinguo tra la maiuscola e la minuscola .... e anni fa ho detto pure dello spirito... del Logos... e altro ancora.
Vai a leggermi... fatti una ricerca sin dai miei primi post.
In caso contrario, taci.
Carlo Pierini
2020-09-26 16:14:51 UTC
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Che interesse filosofico puo` avere stabilire se l`origine del fringuello e` piu` o meno casuale, quando l`universo nella sua intierezza (cio` che e` e che ci e`) non lo e` affatto?
CARLO
Il nostro dilemma non è tanto <<casualità o necessità?>> - dal momento che la casualità non è altro che la componente imprevedibile della necessità -, quanto <<necessità o libertà?>>.
E questo ci interessa per rispondere alla domanda: <<Siamo uomini, o caporali>>? Cioé: <<siamo robot programmati dal caso e dalla necessità, oppure siamo padroni del nostro destino>>?
Ti pare una domanda da poco?
1) o sono materiali, e quindi non presentano problemi (per il materialismo)
2) o non lo sono, e quindi sono un problema anche nell`essere umano
CARLO
I fisici quantistici in questi ultimi 60-70 anni hanno abbandonato il determinismo, ma tutti gli altri scienziati materialisti ...non lo sanno, e continuano a pensare al bio-vivente come determinato esclusivamente dal caso e dalla necessità (Monod). Per loro, termini come "libertà", "finalismo", "creatività", "mente intelligente" non hanno alcun significato "scientifico", sono illusioni soggettive infondate. E per ricondurle nell'ambito della materia si sono inventati un termine-truffa come "proprietà emergenti", che può essere inteso - ambiguamente - sia come "proprietà DELLA materia" che come "proprietà emergenti DALLA materia". Con il "DELLA" ci assicurano che la mente creativa è materia, con il "DALLA" mettono a tacere i sospetti che la mente sia qualcosa di compiutamente "altro" DALLA materia. Un po' come definire un feto da una parte come un insieme di proprietà emergenti DELLA madre, e dall'altra come proprietà emergenti DALLA madre, lasciando in ombra se il feto stesso sia un'entità compiutamente "altra" DALLA madre, o se sia una semplice estensione epifenomenica DELLA madre.
NICK
Mentre invece la mente e'...?
CARLO
La mente è un'entità altra dalla materia, come un figlio è altro dalla madre.
Come suggerisce il mito evangelico, lo "Spirito" è partorito dalla "Mater" (Mater-ia).
ideaprima
Lo spirito è tutta un'altra cosa..... non so davvero a cosa tu ti riferisca nominandolo.... è altro pure dalla Mente.
CARLO
Tutt'uno o tutt'altro? Questo è il tuo eterno dilemma!
Hai mai sentito parlare di consustanzialità di "anima" e "spirito"?
ideaprima
ne parli tu, Carlo,.... e da ignorante.
vale sempre ciò che scrivo... non ciò che farebbe comodo a te.
Consustanziale al Padre(dio) è il figlio(Gesù)...
CARLO
Ma Gesù è vero uomo e vero Dio. Per questo si parla di consustanzialità dell'anima umana e dello spirito.
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2020-09-27 09:35:28 UTC
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Il nostro dilemma non è tanto <<casualità o necessità?>> - dal momento che la casualità non è altro che la componente imprevedibile della necessità -, quanto <<necessità o libertà?>>.
E questo ci interessa per rispondere alla domanda: <<Siamo uomini, o caporali>>? Cioé: <<siamo robot programmati dal caso e dalla necessità, oppure siamo padroni del nostro destino>>?
Ti pare una domanda da poco?
1) o sono materiali, e quindi non presentano problemi (per il materialismo)
2) o non lo sono, e quindi sono un problema anche nell`essere umano
CARLO
I fisici quantistici in questi ultimi 60-70 anni hanno abbandonato il determinismo, ma tutti gli altri scienziati materialisti ...non lo sanno, e continuano a pensare al bio-vivente come determinato esclusivamente dal caso e dalla necessità (Monod). Per loro, termini come "libertà", "finalismo", "creatività", "mente intelligente" non hanno alcun significato "scientifico", sono illusioni soggettive infondate. E per ricondurle nell'ambito della materia si sono inventati un termine-truffa come "proprietà emergenti", che può essere inteso - ambiguamente - sia come "proprietà DELLA materia" che come "proprietà emergenti DALLA materia". Con il "DELLA" ci assicurano che la mente creativa è materia, con il "DALLA" mettono a tacere i sospetti che la mente sia qualcosa di compiutamente "altro" DALLA materia. Un po' come definire un feto da una parte come un insieme di proprietà emergenti DELLA madre, e dall'altra come proprietà emergenti DALLA madre, lasciando in ombra se il feto stesso sia un'entità compiutamente "altra" DALLA madre, o se sia una semplice estensione epifenomenica DELLA madre.
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Mentre invece la mente e'...?
CARLO
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NON dell'anima, ma del CORPO e dello SPIRITO!!!

... e da qui la resurrezione della carne nell'uomo-dio.

l'anima è mortale... può in casi speciali farsi immortale... MA quando e se svincolata da incarnazioni. Come entra in forme ne assume i limiti.

Dimmi, Carlo.... lo fai apposta a mischiare le cose, vero?
Carlo Pierini
2020-09-27 10:48:14 UTC
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E questo ci interessa per rispondere alla domanda: <<Siamo uomini, o caporali>>? Cioé: <<siamo robot programmati dal caso e dalla necessità, oppure siamo padroni del nostro destino>>?
Ti pare una domanda da poco?
1) o sono materiali, e quindi non presentano problemi (per il materialismo)
2) o non lo sono, e quindi sono un problema anche nell`essere umano
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I fisici quantistici in questi ultimi 60-70 anni hanno abbandonato il determinismo, ma tutti gli altri scienziati materialisti ...non lo sanno, e continuano a pensare al bio-vivente come determinato esclusivamente dal caso e dalla necessità (Monod). Per loro, termini come "libertà", "finalismo", "creatività", "mente intelligente" non hanno alcun significato "scientifico", sono illusioni soggettive infondate. E per ricondurle nell'ambito della materia si sono inventati un termine-truffa come "proprietà emergenti", che può essere inteso - ambiguamente - sia come "proprietà DELLA materia" che come "proprietà emergenti DALLA materia". Con il "DELLA" ci assicurano che la mente creativa è materia, con il "DALLA" mettono a tacere i sospetti che la mente sia qualcosa di compiutamente "altro" DALLA materia. Un po' come definire un feto da una parte come un insieme di proprietà emergenti DELLA madre, e dall'altra come proprietà emergenti DALLA madre, lasciando in ombra se il feto stesso sia un'entità compiutamente "altra" DALLA madre, o se sia una semplice estensione epifenomenica DELLA madre.
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Come suggerisce il mito evangelico, lo "Spirito" è partorito dalla "Mater" (Mater-ia).
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Il corpo è materiale, mentre l'anima è spirituale. E Dio è *causa prima* della materia, ma non è materia: è Spirito puro.
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... e da qui la resurrezione della carne nell'uomo-dio.
CARLO
Cristo è un simbolo, non un uomo reale. Quando l'uomo reale muore, invece, ciò che risorge è la sua anima, mentre il corpo non va in "cielo", ma al cimitero.
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Dimmi, Carlo.... lo fai apposta a mischiare le cose, vero?
CARLO
Ricordati del tuo "altro occhio" che chiudesti taaaanto tempo fa. Quando riuscirai ad aprirlo (se ci riuscirai), mi darai ragione.
Massimo 456b
2020-09-27 10:55:47 UTC
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Il nostro dilemma non è tanto <<casualità o necessità?>> - dal momento che la casualità non è altro che la componente imprevedibile della necessità -, quanto <<necessità o libertà?>>.
E questo ci interessa per rispondere alla domanda: <<Siamo uomini, o caporali>>? Cioé: <<siamo robot programmati dal caso e dalla necessità, oppure siamo padroni del nostro destino>>?
Ti pare una domanda da poco?
1) o sono materiali, e quindi non presentano problemi (per il materialismo)
2) o non lo sono, e quindi sono un problema anche nell`essere umano
CARLO
I fisici quantistici in questi ultimi 60-70 anni hanno abbandonato il determinismo, ma tutti gli altri scienziati materialisti ...non lo sanno, e continuano a pensare al bio-vivente come determinato esclusivamente dal caso e dalla necessità (Monod). Per loro, termini come "libertà", "finalismo", "creatività", "mente intelligente" non hanno alcun significato "scientifico", sono illusioni soggettive infondate. E per ricondurle nell'ambito della materia si sono inventati un termine-truffa come "proprietà emergenti", che può essere inteso - ambiguamente - sia come "proprietà DELLA materia" che come "proprietà emergenti DALLA materia". Con il "DELLA" ci assicurano che la mente creativa è materia, con il "DALLA" mettono a tacere i sospetti che la mente sia qualcosa di compiutamente "altro" DALLA materia. Un po' come definire un feto da una parte come un insieme di proprietà emergenti DELLA madre, e dall'altra come proprietà emergenti DALLA madre, lasciando in ombra se il feto stesso sia un'entità compiutamente "altra" DALLA madre, o se sia una semplice estensione epifenomenica DELLA madre.
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Mentre invece la mente e'...?
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La mente è un'entità altra dalla materia, come un figlio è altro dalla madre.
Come suggerisce il mito evangelico, lo "Spirito" è partorito dalla "Mater" (Mater-ia).
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Lo spirito è tutta un'altra cosa..... non so davvero a cosa tu ti riferisca nominandolo.... è altro pure dalla Mente.
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Ma Gesù è vero uomo e vero Dio. Per questo si parla di consustanzialità dell'anima umana e dello spirito.
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... e da qui la resurrezione della carne nell'uomo-dio.
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Ricordati del tuo "altro occhio" che chiudesti taaaanto tempo fa. Quando riuscirai ad aprirlo (se ci riuscirai), mi darai ragione.
Eh gia'.
Per quanto ne so anche Pierini e' un simbolo. Di cosa lo lascio
alle intuizioni del lettore.
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Carlo Pierini
2020-09-27 11:17:22 UTC
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Il nostro dilemma non è tanto <<casualità o necessità?>> - dal momento che la casualità non è altro che la componente imprevedibile della necessità -, quanto <<necessità o libertà?>>.
E questo ci interessa per rispondere alla domanda: <<Siamo uomini, o caporali>>? Cioé: <<siamo robot programmati dal caso e dalla necessità, oppure siamo padroni del nostro destino>>?
Ti pare una domanda da poco?
1) o sono materiali, e quindi non presentano problemi (per il materialismo)
2) o non lo sono, e quindi sono un problema anche nell`essere umano
CARLO
I fisici quantistici in questi ultimi 60-70 anni hanno abbandonato il determinismo, ma tutti gli altri scienziati materialisti ...non lo sanno, e continuano a pensare al bio-vivente come determinato esclusivamente dal caso e dalla necessità (Monod). Per loro, termini come "libertà", "finalismo", "creatività", "mente intelligente" non hanno alcun significato "scientifico", sono illusioni soggettive infondate. E per ricondurle nell'ambito della materia si sono inventati un termine-truffa come "proprietà emergenti", che può essere inteso - ambiguamente - sia come "proprietà DELLA materia" che come "proprietà emergenti DALLA materia". Con il "DELLA" ci assicurano che la mente creativa è materia, con il "DALLA" mettono a tacere i sospetti che la mente sia qualcosa di compiutamente "altro" DALLA materia. Un po' come definire un feto da una parte come un insieme di proprietà emergenti DELLA madre, e dall'altra come proprietà emergenti DALLA madre, lasciando in ombra se il feto stesso sia un'entità compiutamente "altra" DALLA madre, o se sia una semplice estensione epifenomenica DELLA madre.
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Mentre invece la mente e'...?
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La mente è un'entità altra dalla materia, come un figlio è altro dalla madre.
Come suggerisce il mito evangelico, lo "Spirito" è partorito dalla "Mater" (Mater-ia).
ideaprima
Lo spirito è tutta un'altra cosa..... non so davvero a cosa tu ti riferisca nominandolo.... è altro pure dalla Mente.
CARLO
Tutt'uno o tutt'altro? Questo è il tuo eterno dilemma!
Hai mai sentito parlare di consustanzialità di "anima" e "spirito"?
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Ma Gesù è vero uomo e vero Dio. Per questo si parla di consustanzialità dell'anima umana e dello spirito.
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MASSIMO
Eh gia'.
Per quanto ne so anche Pierini e' un simbolo.
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Tu, invece, andrai "in cielo" ...con tutte le scarpe, come Gesù?
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2020-09-28 10:51:00 UTC
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E questo ci interessa per rispondere alla domanda: <<Siamo uomini, o caporali>>? Cioé: <<siamo robot programmati dal caso e dalla necessità, oppure siamo padroni del nostro destino>>?
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1) o sono materiali, e quindi non presentano problemi (per il materialismo)
2) o non lo sono, e quindi sono un problema anche nell`essere umano
CARLO
I fisici quantistici in questi ultimi 60-70 anni hanno abbandonato il determinismo, ma tutti gli altri scienziati materialisti ...non lo sanno, e continuano a pensare al bio-vivente come determinato esclusivamente dal caso e dalla necessità (Monod). Per loro, termini come "libertà", "finalismo", "creatività", "mente intelligente" non hanno alcun significato "scientifico", sono illusioni soggettive infondate. E per ricondurle nell'ambito della materia si sono inventati un termine-truffa come "proprietà emergenti", che può essere inteso - ambiguamente - sia come "proprietà DELLA materia" che come "proprietà emergenti DALLA materia". Con il "DELLA" ci assicurano che la mente creativa è materia, con il "DALLA" mettono a tacere i sospetti che la mente sia qualcosa di compiutamente "altro" DALLA materia. Un po' come definire un feto da una parte come un insieme di proprietà emergenti DELLA madre, e dall'altra come proprietà emergenti DALLA madre, lasciando in ombra se il feto stesso sia un'entità compiutamente "altra" DALLA madre, o se sia una semplice estensione epifenomenica DELLA madre.
NICK
Mentre invece la mente e'...?
CARLO
La mente è un'entità altra dalla materia, come un figlio è altro dalla madre.
Come suggerisce il mito evangelico, lo "Spirito" è partorito dalla "Mater" (Mater-ia).
ideaprima
Lo spirito è tutta un'altra cosa..... non so davvero a cosa tu ti riferisca nominandolo.... è altro pure dalla Mente.
CARLO
Tutt'uno o tutt'altro? Questo è il tuo eterno dilemma!
Hai mai sentito parlare di consustanzialità di "anima" e "spirito"?
ideaprima
ne parli tu, Carlo,.... e da ignorante.
vale sempre ciò che scrivo... non ciò che farebbe comodo a te.
Consustanziale al Padre(dio) è il figlio(Gesù)...
CARLO
Ma Gesù è vero uomo e vero Dio. Per questo si parla di consustanzialità dell'anima umana e dello spirito.
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NON dell'anima, ma del CORPO e dello SPIRITO!!!
CARLO
Il corpo è materiale, mentre l'anima è spirituale. E Dio è *causa prima* della materia, ma non è materia: è Spirito puro.
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... e da qui la resurrezione della carne nell'uomo-dio.
CARLO
Cristo è un simbolo, non un uomo reale. Quando l'uomo reale muore, invece, ciò che risorge è la sua anima, mentre il corpo non va in "cielo", ma al cimitero.
MASSIMO
Eh gia'.
Per quanto ne so anche Pierini e' un simbolo.
CARLO
Tu, invece, andrai "in cielo" ...con tutte le scarpe, come Gesù?
ideaprima

sei un mentecatto, Carlo...... un poveraccio.
Vedi un po' a cosa sei ridotto.
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2020-09-28 10:47:15 UTC
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Il nostro dilemma non è tanto <<casualità o necessità?>> - dal momento che la casualità non è altro che la componente imprevedibile della necessità -, quanto <<necessità o libertà?>>.
E questo ci interessa per rispondere alla domanda: <<Siamo uomini, o caporali>>? Cioé: <<siamo robot programmati dal caso e dalla necessità, oppure siamo padroni del nostro destino>>?
Ti pare una domanda da poco?
1) o sono materiali, e quindi non presentano problemi (per il materialismo)
2) o non lo sono, e quindi sono un problema anche nell`essere umano
CARLO
I fisici quantistici in questi ultimi 60-70 anni hanno abbandonato il determinismo, ma tutti gli altri scienziati materialisti ...non lo sanno, e continuano a pensare al bio-vivente come determinato esclusivamente dal caso e dalla necessità (Monod). Per loro, termini come "libertà", "finalismo", "creatività", "mente intelligente" non hanno alcun significato "scientifico", sono illusioni soggettive infondate. E per ricondurle nell'ambito della materia si sono inventati un termine-truffa come "proprietà emergenti", che può essere inteso - ambiguamente - sia come "proprietà DELLA materia" che come "proprietà emergenti DALLA materia". Con il "DELLA" ci assicurano che la mente creativa è materia, con il "DALLA" mettono a tacere i sospetti che la mente sia qualcosa di compiutamente "altro" DALLA materia. Un po' come definire un feto da una parte come un insieme di proprietà emergenti DELLA madre, e dall'altra come proprietà emergenti DALLA madre, lasciando in ombra se il feto stesso sia un'entità compiutamente "altra" DALLA madre, o se sia una semplice estensione epifenomenica DELLA madre.
NICK
Mentre invece la mente e'...?
CARLO
La mente è un'entità altra dalla materia, come un figlio è altro dalla madre.
Come suggerisce il mito evangelico, lo "Spirito" è partorito dalla "Mater" (Mater-ia).
ideaprima
Lo spirito è tutta un'altra cosa..... non so davvero a cosa tu ti riferisca nominandolo.... è altro pure dalla Mente.
CARLO
Tutt'uno o tutt'altro? Questo è il tuo eterno dilemma!
Hai mai sentito parlare di consustanzialità di "anima" e "spirito"?
ideaprima
ne parli tu, Carlo,.... e da ignorante.
vale sempre ciò che scrivo... non ciò che farebbe comodo a te.
Consustanziale al Padre(dio) è il figlio(Gesù)...
CARLO
Ma Gesù è vero uomo e vero Dio. Per questo si parla di consustanzialità dell'anima umana e dello spirito.
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NON dell'anima, ma del CORPO e dello SPIRITO!!!
CARLO
Il corpo è materiale, mentre l'anima è spirituale. E Dio è *causa prima* della materia, ma non è materia: è Spirito puro.
ideaprima

non sto ora, qui, a disquisire su cosa sia la materia, e cosa spirito, e in cosa differiscano sempre che differiscano nell'Assoluto, ma mi limito al necessario per spiegare cosa sia anima.
Partiamo da questo: c'è materia inerte e materia vivificata.
... il "Creatore" soffiò il suo spirito nell'argilla vivificandola. I processi messi in atto da questo atto divino la animarono... ciascuna forma a modo proprio, unico, appartenente solo a se stessa. Poichè nessun essere è uguale ad un altro.
L'anima o rimane involuta nella forma grezza in cui si trova, e in tal caso si dissolverà con la forma stessa, alla sua fine, oppure può spiritualizzarsi, rendendosi in grado di autosussistere di per se stessa senza alcuna forma-appoggio al disfacimento del corporeo e non essere dissolta con il dissolvimento della forma stessa (intesa come forme fisiche ma pure psichiche e mentali appartenenti a quel dato contesto).
Il processo di spiritalizzazione, che rende lìanima corporea libera dal suo condizionamento corporale non è da tutti.... e riesce a giungere a compimento solo in esseri davveo particolari ed eccezionali. Si tratta di sussistere senza più alcun punto di riferimento, ne' fisico, me' psichico, me' di sentire, ne0 mentale. E' un AUTOsussistere di per se stesso... un essere DESTI senza alcun riferimento manco soggettivo o di alcunchè d'altro...... poichè ogni forma animica è venuta meno, essendo condizionata a forme ora dissoltesi.
Per cui... l'anima è tesa alle forme, senza le quali non vivrebbe ... a differenza dello spirito, che E' affermazione incondizionata. Per questo, lo spirito è di Dio, puro spirito.... ma il cui Logos divino è onnicomprensivo di TUTTO.
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... e da qui la resurrezione della carne nell'uomo-dio.
CARLO
Cristo è un simbolo, non un uomo reale. Quando l'uomo reale muore, invece, ciò che risorge è la sua anima, mentre il corpo non va in "cielo", ma al cimitero.
ideaprima

oh, Carlo.... falla finita col tuo vedere simboli dove non ci sono, oltre che a non saperne comprendere manco uno ...... r con queste tue falsità/cazzate tese a dissacrare la sostanza divina.
Al cimitero ci andrai tu... e non è certo la fine di tutto.... te la vuoi e te la tieni. Ma vedi di non tentare neppure di abbassare il Figlio di Dio al livello tuo che altro non sei se non verme da cimiteri.
Cristo si è incarnato dal dio suo Padre come essere umano, e come figlio di quel suo Padre divino è risorto... e con lui la sua carne trasmutata in corpo Glorioso.
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Dimmi, Carlo.... lo fai apposta a mischiare le cose, vero?
CARLO
Ricordati del tuo "altro occhio" che chiudesti taaaanto tempo fa. Quando riuscirai ad aprirlo (se ci riuscirai), mi darai ragione.
ideaprima

ma falla finita, parla di ciò che conosci! Curati le invasioni psichiche, invece. Ma se intendi tenertele cazzi tuoi, ovviamente. Col marcire del tuo corpo si auto-dissolveranno e stop. Uno di meno a far loro da emitter.
Carlo Pierini
2020-09-28 11:35:12 UTC
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Il nostro dilemma non è tanto <<casualità o necessità?>> - dal momento che la casualità non è altro che la componente imprevedibile della necessità -, quanto <<necessità o libertà?>>.
E questo ci interessa per rispondere alla domanda: <<Siamo uomini, o caporali>>? Cioé: <<siamo robot programmati dal caso e dalla necessità, oppure siamo padroni del nostro destino>>?
Ti pare una domanda da poco?
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2) o non lo sono, e quindi sono un problema anche nell`essere umano
CARLO
I fisici quantistici in questi ultimi 60-70 anni hanno abbandonato il determinismo, ma tutti gli altri scienziati materialisti ...non lo sanno, e continuano a pensare al bio-vivente come determinato esclusivamente dal caso e dalla necessità (Monod). Per loro, termini come "libertà", "finalismo", "creatività", "mente intelligente" non hanno alcun significato "scientifico", sono illusioni soggettive infondate. E per ricondurle nell'ambito della materia si sono inventati un termine-truffa come "proprietà emergenti", che può essere inteso - ambiguamente - sia come "proprietà DELLA materia" che come "proprietà emergenti DALLA materia". Con il "DELLA" ci assicurano che la mente creativa è materia, con il "DALLA" mettono a tacere i sospetti che la mente sia qualcosa di compiutamente "altro" DALLA materia. Un po' come definire un feto da una parte come un insieme di proprietà emergenti DELLA madre, e dall'altra come proprietà emergenti DALLA madre, lasciando in ombra se il feto stesso sia un'entità compiutamente "altra" DALLA madre, o se sia una semplice estensione epifenomenica DELLA madre.
NICK
Mentre invece la mente e'...?
CARLO
La mente è un'entità altra dalla materia, come un figlio è altro dalla madre.
Come suggerisce il mito evangelico, lo "Spirito" è partorito dalla "Mater" (Mater-ia).
ideaprima
Lo spirito è tutta un'altra cosa..... non so davvero a cosa tu ti riferisca nominandolo.... è altro pure dalla Mente.
CARLO
Tutt'uno o tutt'altro? Questo è il tuo eterno dilemma!
Hai mai sentito parlare di consustanzialità di "anima" e "spirito"?
ideaprima
ne parli tu, Carlo,.... e da ignorante.
vale sempre ciò che scrivo... non ciò che farebbe comodo a te.
Consustanziale al Padre(dio) è il figlio(Gesù)...
CARLO
Ma Gesù è vero uomo e vero Dio. Per questo si parla di consustanzialità dell'anima umana e dello spirito.
ideaprina
NON dell'anima, ma del CORPO e dello SPIRITO!!!
CARLO
Il corpo è materiale, mentre l'anima è spirituale. E Dio è *causa prima* della materia, ma non è materia: è Spirito puro.
ideaprima
non sto ora, qui, a disquisire su cosa sia la materia, e cosa spirito, e in cosa differiscano sempre che differiscano nell'Assoluto, ma mi limito al necessario per spiegare cosa sia anima.
Partiamo da questo: c'è materia inerte e materia vivificata.
... il "Creatore" soffiò il suo spirito nell'argilla vivificandola. I processi messi in atto da questo atto divino la animarono... ciascuna forma a modo proprio, unico, appartenente solo a se stessa. Poichè nessun essere è uguale ad un altro.
L'anima o rimane involuta nella forma grezza in cui si trova, e in tal caso si dissolverà con la forma stessa, alla sua fine, oppure può spiritualizzarsi, rendendosi in grado di autosussistere di per se stessa senza alcuna forma-appoggio al disfacimento del corporeo e non essere dissolta con il dissolvimento della forma stessa (intesa come forme fisiche ma pure psichiche e mentali appartenenti a quel dato contesto).
Il processo di spiritalizzazione, che rende lìanima corporea libera dal suo condizionamento corporale non è da tutti.... e riesce a giungere a compimento solo in esseri davveo particolari ed eccezionali. Si tratta di sussistere senza più alcun punto di riferimento, ne' fisico, me' psichico, me' di sentire, ne0 mentale. E' un AUTOsussistere di per se stesso... un essere DESTI senza alcun riferimento manco soggettivo o di alcunchè d'altro...... poichè ogni forma animica è venuta meno, essendo condizionata a forme ora dissoltesi.
Per cui... l'anima è tesa alle forme, senza le quali non vivrebbe ... a differenza dello spirito, che E' affermazione incondizionata. Per questo, lo spirito è di Dio, puro spirito.... ma il cui Logos divino è onnicomprensivo di TUTTO.
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ideaprima
... e da qui la resurrezione della carne nell'uomo-dio.
CARLO
Cristo è un simbolo, non un uomo reale. Quando l'uomo reale muore, invece, ciò che risorge è la sua anima, mentre il corpo non va in "cielo", ma al cimitero.
ideaprima
oh, Carlo.... falla finita col tuo vedere simboli dove non ci sono, oltre che a non saperne comprendere manco uno ...... r con queste tue falsità/cazzate tese a dissacrare la sostanza divina.
Al cimitero ci andrai tu... e non è certo la fine di tutto.... te la vuoi e te la tieni. Ma vedi di non tentare neppure di abbassare il Figlio di Dio al livello tuo che altro non sei se non verme da cimiteri.
Cristo si è incarnato dal dio suo Padre come essere umano, e come figlio di quel suo Padre divino è risorto... e con lui la sua carne trasmutata in corpo Glorioso.
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ideaprima
Dimmi, Carlo.... lo fai apposta a mischiare le cose, vero?
CARLO
Ricordati del tuo "altro occhio" che chiudesti taaaanto tempo fa. Quando riuscirai ad aprirlo (se ci riuscirai), mi darai ragione.
ideaprima
ma falla finita, parla di ciò che conosci! Curati le invasioni psichiche, invece. Ma se intendi tenertele cazzi tuoi, ovviamente. Col marcire del tuo corpo si auto-dissolveranno e stop. Uno di meno a far loro da emitter.
CARLO
Ribadisco: tu vedi il mondo con un solo "occhio", come Polifemo, per questo ti manca la prospettiva e sovrapponi diversi piani, come quello del mito e quello della realtà.
E non è un caso che "Poly-phemos" significhi "chiacchierone".
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2020-09-28 11:52:26 UTC
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Che interesse filosofico puo` avere stabilire se l`origine del fringuello e` piu` o meno casuale, quando l`universo nella sua intierezza (cio` che e` e che ci e`) non lo e` affatto?
CARLO
Il nostro dilemma non è tanto <<casualità o necessità?>> - dal momento che la casualità non è altro che la componente imprevedibile della necessità -, quanto <<necessità o libertà?>>.
E questo ci interessa per rispondere alla domanda: <<Siamo uomini, o caporali>>? Cioé: <<siamo robot programmati dal caso e dalla necessità, oppure siamo padroni del nostro destino>>?
Ti pare una domanda da poco?
1) o sono materiali, e quindi non presentano problemi (per il materialismo)
2) o non lo sono, e quindi sono un problema anche nell`essere umano
CARLO
I fisici quantistici in questi ultimi 60-70 anni hanno abbandonato il determinismo, ma tutti gli altri scienziati materialisti ...non lo sanno, e continuano a pensare al bio-vivente come determinato esclusivamente dal caso e dalla necessità (Monod). Per loro, termini come "libertà", "finalismo", "creatività", "mente intelligente" non hanno alcun significato "scientifico", sono illusioni soggettive infondate. E per ricondurle nell'ambito della materia si sono inventati un termine-truffa come "proprietà emergenti", che può essere inteso - ambiguamente - sia come "proprietà DELLA materia" che come "proprietà emergenti DALLA materia". Con il "DELLA" ci assicurano che la mente creativa è materia, con il "DALLA" mettono a tacere i sospetti che la mente sia qualcosa di compiutamente "altro" DALLA materia. Un po' come definire un feto da una parte come un insieme di proprietà emergenti DELLA madre, e dall'altra come proprietà emergenti DALLA madre, lasciando in ombra se il feto stesso sia un'entità compiutamente "altra" DALLA madre, o se sia una semplice estensione epifenomenica DELLA madre.
NICK
Mentre invece la mente e'...?
CARLO
La mente è un'entità altra dalla materia, come un figlio è altro dalla madre.
Come suggerisce il mito evangelico, lo "Spirito" è partorito dalla "Mater" (Mater-ia).
ideaprima
Lo spirito è tutta un'altra cosa..... non so davvero a cosa tu ti riferisca nominandolo.... è altro pure dalla Mente.
CARLO
Tutt'uno o tutt'altro? Questo è il tuo eterno dilemma!
Hai mai sentito parlare di consustanzialità di "anima" e "spirito"?
ideaprima
ne parli tu, Carlo,.... e da ignorante.
vale sempre ciò che scrivo... non ciò che farebbe comodo a te.
Consustanziale al Padre(dio) è il figlio(Gesù)...
CARLO
Ma Gesù è vero uomo e vero Dio. Per questo si parla di consustanzialità dell'anima umana e dello spirito.
ideaprina
NON dell'anima, ma del CORPO e dello SPIRITO!!!
CARLO
Il corpo è materiale, mentre l'anima è spirituale. E Dio è *causa prima* della materia, ma non è materia: è Spirito puro.
ideaprima
non sto ora, qui, a disquisire su cosa sia la materia, e cosa spirito, e in cosa differiscano sempre che differiscano nell'Assoluto, ma mi limito al necessario per spiegare cosa sia anima.
Partiamo da questo: c'è materia inerte e materia vivificata.
... il "Creatore" soffiò il suo spirito nell'argilla vivificandola. I processi messi in atto da questo atto divino la animarono... ciascuna forma a modo proprio, unico, appartenente solo a se stessa. Poichè nessun essere è uguale ad un altro.
L'anima o rimane involuta nella forma grezza in cui si trova, e in tal caso si dissolverà con la forma stessa, alla sua fine, oppure può spiritualizzarsi, rendendosi in grado di autosussistere di per se stessa senza alcuna forma-appoggio al disfacimento del corporeo e non essere dissolta con il dissolvimento della forma stessa (intesa come forme fisiche ma pure psichiche e mentali appartenenti a quel dato contesto).
Il processo di spiritalizzazione, che rende lìanima corporea libera dal suo condizionamento corporale non è da tutti.... e riesce a giungere a compimento solo in esseri davveo particolari ed eccezionali. Si tratta di sussistere senza più alcun punto di riferimento, ne' fisico, me' psichico, me' di sentire, ne0 mentale. E' un AUTOsussistere di per se stesso... un essere DESTI senza alcun riferimento manco soggettivo o di alcunchè d'altro...... poichè ogni forma animica è venuta meno, essendo condizionata a forme ora dissoltesi.
Per cui... l'anima è tesa alle forme, senza le quali non vivrebbe ... a differenza dello spirito, che E' affermazione incondizionata. Per questo, lo spirito è di Dio, puro spirito.... ma il cui Logos divino è onnicomprensivo di TUTTO.
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ideaprima
... e da qui la resurrezione della carne nell'uomo-dio.
CARLO
Cristo è un simbolo, non un uomo reale. Quando l'uomo reale muore, invece, ciò che risorge è la sua anima, mentre il corpo non va in "cielo", ma al cimitero.
ideaprima
oh, Carlo.... falla finita col tuo vedere simboli dove non ci sono, oltre che a non saperne comprendere manco uno ...... r con queste tue falsità/cazzate tese a dissacrare la sostanza divina.
Al cimitero ci andrai tu... e non è certo la fine di tutto.... te la vuoi e te la tieni. Ma vedi di non tentare neppure di abbassare il Figlio di Dio al livello tuo che altro non sei se non verme da cimiteri.
Cristo si è incarnato dal dio suo Padre come essere umano, e come figlio di quel suo Padre divino è risorto... e con lui la sua carne trasmutata in corpo Glorioso.
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Dimmi, Carlo.... lo fai apposta a mischiare le cose, vero?
CARLO
Ricordati del tuo "altro occhio" che chiudesti taaaanto tempo fa. Quando riuscirai ad aprirlo (se ci riuscirai), mi darai ragione.
ideaprima
ma falla finita, parla di ciò che conosci! Curati le invasioni psichiche, invece. Ma se intendi tenertele cazzi tuoi, ovviamente. Col marcire del tuo corpo si auto-dissolveranno e stop. Uno di meno a far loro da emitter.
CARLO
Ribadisco: tu vedi il mondo con un solo "occhio", come Polifemo, per questo ti manca la prospettiva e sovrapponi diversi piani, come quello del mito e quello della realtà.
E non è un caso che "Poly-phemos" significhi "chiacchierone".
ideaprima

Carlo.... le stronzate, le balle, le insinuazioni, per non essere tali, andrebbero supportate da valide argomentazioni.... senza le quali sono e restano ciò che sono..... delle Carlate-Pierinate del solito chiacchierone Carlo Pierini.
Carlo Pierini
2020-09-28 13:09:07 UTC
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Ma Gesù è vero uomo e vero Dio. Per questo si parla di consustanzialità dell'anima umana e dello spirito.
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CARLO
Cristo è un simbolo, non un uomo reale. Quando l'uomo reale muore, invece, ciò che risorge è la sua anima, mentre il corpo non va in "cielo", ma al cimitero.
ideaprima
Al cimitero ci andrai tu... e non è certo la fine di tutto.... te la vuoi e te la tieni. Ma vedi di non tentare neppure di abbassare il Figlio di Dio al livello tuo che altro non sei se non verme da cimiteri.
CARLO
Ah...! ...E io, sciocco, ero lì ad illudermi che Dio stesso si fosse abbassato al mio livello di umano incarnandosi in Gesù, mio fratello e fratello di tutti gli umani!
Grazie per avermi liberato da questa pretenziosa illusione! Ora so che io e Gesù non siamo affatto tutt'uno, ma ...tutt'altro!
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IDEAPRIMA
Cristo si è incarnato dal dio suo Padre come essere umano, e come figlio di quel suo Padre divino è risorto... e con lui la sua carne trasmutata in corpo Glorioso.
CARLO
Quindi anche tu, come sorella di Cristo, sarai trasmutata in corpo Glorioso e assunta in Cielo, mentre io, verme da cimiteri, mi ingozzerò di cadaveri per l'eternità! Ora tutto mi è chiaro! Grazie ancora.
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ideaprima
Curati le invasioni psichiche, invece. Ma se intendi tenertele cazzi tuoi, ovviamente. Col marcire del tuo corpo si auto-dissolveranno e stop. Uno di meno a far loro da emitter.
CARLO
Sì, mia Biancaneve! Il tuo mostriciattolo-nano Brontolo marcirà nella tomba, mentre tu sposerai il Principe e vivrai felice per sempre nel suo castello regale!
Massimo 456b
2020-09-28 13:26:25 UTC
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CARLO
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Ah...! ...E io, sciocco, ero lì ad illudermi che Dio stesso si fosse abbassato al mio livello di umano incarnandosi in Gesù, mio fratello e fratello di tutti gli umani!
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Sì, mia Biancaneve! Il tuo mostriciattolo-nano Brontolo marcirà nella tomba, mentre tu sposerai il Principe e vivrai felice per sempre nel suo castello regale!
Fatti bruciare...
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Carlo Pierini
2020-09-28 13:32:51 UTC
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Cristo è un simbolo, non un uomo reale. Quando l'uomo reale muore, invece, ciò che risorge è la sua anima, mentre il corpo non va in "cielo", ma al cimitero.
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Al cimitero ci andrai tu... e non è certo la fine di tutto.... te la vuoi e te la tieni. Ma vedi di non tentare neppure di abbassare il Figlio di Dio al livello tuo che altro non sei se non verme da cimiteri.
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Ah...! ...E io, sciocco, ero lì ad illudermi che Dio stesso si fosse abbassato al mio livello di umano incarnandosi in Gesù, mio fratello e fratello di tutti gli umani!
Grazie per avermi liberato da questa pretenziosa illusione! Ora so che io e Gesù non siamo affatto tutt'uno, ma ...tutt'altro!
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Cristo si è incarnato dal dio suo Padre come essere umano, e come figlio di quel suo Padre divino è risorto... e con lui la sua carne trasmutata in corpo Glorioso.
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Quindi anche tu, come sorella di Cristo, sarai trasmutata in corpo Glorioso e assunta in Cielo, mentre io, verme da cimiteri, mi ingozzerò di cadaveri per l'eternità! Ora tutto mi è chiaro! Grazie ancora.
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Curati le invasioni psichiche, invece. Ma se intendi tenertele cazzi tuoi, ovviamente. Col marcire del tuo corpo si auto-dissolveranno e stop. Uno di meno a far loro da emitter.
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MASSIMO
Fatti bruciare...
CARLO
...Bei tempi, quelli, eh? Con un fiammifero si risolveva ogni disputa teologica!
Massimo 456b
2020-09-28 13:59:21 UTC
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Cristo è un simbolo, non un uomo reale. Quando l'uomo reale muore, invece, ciò che risorge è la sua anima, mentre il corpo non va in "cielo", ma al cimitero.
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Al cimitero ci andrai tu... e non è certo la fine di tutto.... te la vuoi e te la tieni. Ma vedi di non tentare neppure di abbassare il Figlio di Dio al livello tuo che altro non sei se non verme da cimiteri.
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Ah...! ...E io, sciocco, ero lì ad illudermi che Dio stesso si fosse abbassato al mio livello di umano incarnandosi in Gesù, mio fratello e fratello di tutti gli umani!
Grazie per avermi liberato da questa pretenziosa illusione! Ora so che io e Gesù non siamo affatto tutt'uno, ma ...tutt'altro!
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Cristo si è incarnato dal dio suo Padre come essere umano, e come figlio di quel suo Padre divino è risorto... e con lui la sua carne trasmutata in corpo Glorioso.
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Quindi anche tu, come sorella di Cristo, sarai trasmutata in corpo Glorioso e assunta in Cielo, mentre io, verme da cimiteri, mi ingozzerò di cadaveri per l'eternità! Ora tutto mi è chiaro! Grazie ancora.
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Curati le invasioni psichiche, invece. Ma se intendi tenertele cazzi tuoi, ovviamente. Col marcire del tuo corpo si auto-dissolveranno e stop. Uno di meno a far loro da emitter.
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MASSIMO
Fatti bruciare...
CARLO
...Bei tempi, quelli, eh? Con un fiammifero si risolveva ogni disputa teologica!
Bei tempi.
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2020-09-29 11:07:40 UTC
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Post by Massimo 456b
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Ma Gesù è vero uomo e vero Dio. Per questo si parla di consustanzialità dell'anima umana e dello spirito.
ideaprina
NON dell'anima, ma del CORPO e dello SPIRITO!!!
CARLO
Il corpo è materiale, mentre l'anima è spirituale. E Dio è *causa prima* della materia, ma non è materia: è Spirito puro.
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... e da qui la resurrezione della carne nell'uomo-dio.
CARLO
Cristo è un simbolo, non un uomo reale. Quando l'uomo reale muore, invece, ciò che risorge è la sua anima, mentre il corpo non va in "cielo", ma al cimitero.
ideaprima
Al cimitero ci andrai tu... e non è certo la fine di tutto.... te la vuoi e te la tieni. Ma vedi di non tentare neppure di abbassare il Figlio di Dio al livello tuo che altro non sei se non verme da cimiteri.
CARLO
Ah...! ...E io, sciocco, ero lì ad illudermi che Dio stesso si fosse abbassato al mio livello di umano incarnandosi in Gesù, mio fratello e fratello di tutti gli umani!
Grazie per avermi liberato da questa pretenziosa illusione! Ora so che io e Gesù non siamo affatto tutt'uno, ma ...tutt'altro!
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IDEAPRIMA
Cristo si è incarnato dal dio suo Padre come essere umano, e come figlio di quel suo Padre divino è risorto... e con lui la sua carne trasmutata in corpo Glorioso.
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Quindi anche tu, come sorella di Cristo, sarai trasmutata in corpo Glorioso e assunta in Cielo, mentre io, verme da cimiteri, mi ingozzerò di cadaveri per l'eternità! Ora tutto mi è chiaro! Grazie ancora.
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ideaprima
Curati le invasioni psichiche, invece. Ma se intendi tenertele cazzi tuoi, ovviamente. Col marcire del tuo corpo si auto-dissolveranno e stop. Uno di meno a far loro da emitter.
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Sì, mia Biancaneve! Il tuo mostriciattolo-nano Brontolo marcirà nella tomba, mentre tu sposerai il Principe e vivrai felice per sempre nel suo castello regale!
Massimo
Post by Massimo 456b
Fatti bruciare...
ideaprima

ecco... così addio pure ad una sua anche ipotetica possibilità di anima immortale.
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2020-09-29 10:57:10 UTC
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Post by Carlo Pierini
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Post by Carlo Pierini
CARLO
Ma Gesù è vero uomo e vero Dio. Per questo si parla di consustanzialità dell'anima umana e dello spirito.
ideaprina
NON dell'anima, ma del CORPO e dello SPIRITO!!!
CARLO
Il corpo è materiale, mentre l'anima è spirituale. E Dio è *causa prima* della materia, ma non è materia: è Spirito puro.
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ideaprima
(qui Carlo ha tagliato parte essenziale della mia risposta, lasciandone solo una riga che sfalsa il senso di quanto avevo scritto. Prego riferirsi al mio post originale)
Post by Carlo Pierini
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Post by Carlo Pierini
CARLO
Cristo è un simbolo, non un uomo reale. Quando l'uomo reale muore, invece, ciò che risorge è la sua anima, mentre il corpo non va in "cielo", ma al cimitero.
ideaprima
Al cimitero ci andrai tu... e non è certo la fine di tutto.... te la vuoi e te la tieni. Ma vedi di non tentare neppure di abbassare il Figlio di Dio al livello tuo che altro non sei se non verme da cimiteri.
CARLO
Ah...! ...E io, sciocco, ero lì ad illudermi che Dio stesso si fosse abbassato al mio livello di umano incarnandosi in Gesù, mio fratello e fratello di tutti gli umani!
ideaprima

ascolti troppo Bergoglio.
Pure lui dimentica sempre che Cristo, figlio unigenito del dio suo Padre, si era incarnato umanamente perchè doveva fare la volontà del padre suo. Aveva una missione ben precisa da compiere.
Chi gli era fratello lo amava... certo. Fratello nella volontà del Padre suom però.
Sei tu a doverti innalzare, cocco..... non Cristo a doversi abbassare al livello tuo di verme umano.



Carlo Pierini
Post by Carlo Pierini
Grazie per avermi liberato da questa pretenziosa illusione! Ora so che io e Gesù non siamo affatto tutt'uno, ma ...tutt'altro!
ideaprima

tu, semplicemente, non Lui ti ci devi manco confrontare.
Non so davvero per chi lo hai preso!
Post by Carlo Pierini
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ideaprima
Cristo si è incarnato dal dio suo Padre come essere umano, e come figlio di quel suo Padre divino è risorto... e con lui la sua carne trasmutata in corpo Glorioso.
CARLO
Quindi anche tu, come sorella di Cristo, sarai trasmutata in corpo Glorioso e assunta in Cielo, mentre io, verme da cimiteri, mi ingozzerò di cadaveri per l'eternità! Ora tutto mi è chiaro! Grazie ancora.
ideaprima

t'ha preso la mania di affibbiare a Cristo fratelli e sorelle, ora?
già non gradiva molto manco quelli della famiglia umana che si ritrovava.... figurati tutta una umanità di stronzi e cadaveri.
(Matteo 12,47-48):
46 Mentre Gesù parlava ancora alle folle, ecco sua madre e i suoi fratelli che, fermatisi di fuori, cercavano di parlargli. 47 E uno gli disse: «Tua madre e i tuoi fratelli sono là fuori che cercano di parlarti». 48 Ma egli rispose a colui che gli parlava: «Chi è mia madre, e chi sono i miei fratelli?» 49 E, stendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! 50 Poiché chiunque avrà fatto la volontà del Padre mio, che è nei cieli, mi è fratello e sorella e madre».
Post by Carlo Pierini
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Curati le invasioni psichiche, invece. Ma se intendi tenertele cazzi tuoi, ovviamente. Col marcire del tuo corpo si auto-dissolveranno e stop. Uno di meno a far loro da emitter.
CARLO
Sì, mia Biancaneve! Il tuo mostriciattolo-nano Brontolo marcirà nella tomba, mentre tu sposerai il Principe e vivrai felice per sempre nel suo castello regale!
ideaprima

lasciami fuori dalle tue continue fantasie e stronzate, con cui ho nulla da spartire.
Carlo Pierini
2020-09-29 13:16:52 UTC
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Post by Carlo Pierini
CARLO
Cristo è un simbolo, non un uomo reale. Quando l'uomo reale muore, invece, ciò che risorge è la sua anima, mentre il corpo non va in "cielo", ma al cimitero.
ideaprima
Al cimitero ci andrai tu... e non è certo la fine di tutto.... te la vuoi e te la tieni. Ma vedi di non tentare neppure di abbassare il Figlio di Dio al livello tuo che altro non sei se non verme da cimiteri.
CARLO
Ah...! ...E io, sciocco, ero lì ad illudermi che Dio stesso si fosse abbassato al mio livello di umano incarnandosi in Gesù, mio fratello e fratello di tutti gli umani!
ideaprima
ascolti troppo Bergoglio.
Pure lui dimentica sempre che Cristo, figlio unigenito del dio suo Padre, si era incarnato umanamente perchè doveva fare la volontà del padre suo. Aveva una missione ben precisa da compiere.
CARLO
E qual era la sua missione?
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IDEAPRIMA
Chi gli era fratello lo amava... certo. Fratello nella volontà del Padre suo però.
CARLO
E tu lo ami? E' tuo fratello?
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IDEAPRIMA
Sei tu a doverti innalzare, cocco..... non Cristo a doversi abbassare al livello tuo di verme umano.
CARLO
E tu ti innalzi a lui? Ami il prossimo tuo come te stessa? Oppure ami solo chi ti dà ragione e consideri "vermi" tutti gli altri?
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ideaprima
Cristo si è incarnato dal dio suo Padre come essere umano, e come figlio di quel suo Padre divino è risorto... e con lui la sua carne trasmutata in corpo Glorioso.
CARLO
Quindi anche tu, come sorella di Cristo, sarai trasmutata in corpo Glorioso e assunta in Cielo, mentre io, verme da cimiteri, mi ingozzerò di cadaveri per l'eternità! Ora tutto mi è chiaro! Grazie ancora.
ideaprima
t'ha preso la mania di affibbiare a Cristo fratelli e sorelle, ora?
già non gradiva molto manco quelli della famiglia umana che si ritrovava.... figurati tutta una umanità di stronzi e cadaveri.
CARLO
Cristo vedeva l'umanità come una massa di stronzi e cadaveri?
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IDEAPRIMA
46 Mentre Gesù parlava ancora alle folle, ecco sua madre e i suoi fratelli che, fermatisi di fuori, cercavano di parlargli. 47 E uno gli disse: «Tua madre e i tuoi fratelli sono là fuori che cercano di parlarti». 48 Ma egli rispose a colui che gli parlava: «Chi è mia madre, e chi sono i miei fratelli?» 49 E, stendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! 50 Poiché chiunque avrà fatto la volontà del Padre mio, che è nei cieli, mi è fratello e sorella e madre».
CARLO
Questo significa che Cristo non amava il prossimo suo come se stesso?
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2020-09-30 06:12:18 UTC
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CARLO
Cristo è un simbolo, non un uomo reale. Quando l'uomo reale muore, invece, ciò che risorge è la sua anima, mentre il corpo non va in "cielo", ma al cimitero.
ideaprima
Al cimitero ci andrai tu... e non è certo la fine di tutto.... te la vuoi e te la tieni. Ma vedi di non tentare neppure di abbassare il Figlio di Dio al livello tuo che altro non sei se non verme da cimiteri.
CARLO
Ah...! ...E io, sciocco, ero lì ad illudermi che Dio stesso si fosse abbassato al mio livello di umano incarnandosi in Gesù, mio fratello e fratello di tutti gli umani!
ideaprima
ascolti troppo Bergoglio.
Pure lui dimentica sempre che Cristo, figlio unigenito del dio suo Padre, si era incarnato umanamente perchè doveva fare la volontà del padre suo. Aveva una missione ben precisa da compiere.
CARLO
E qual era la sua missione?
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IDEAPRIMA
Chi gli era fratello lo amava... certo. Fratello nella volontà del Padre suo però.
CARLO
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Sei tu a doverti innalzare, cocco..... non Cristo a doversi abbassare al livello tuo di verme umano.
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E tu ti innalzi a lui? Ami il prossimo tuo come te stessa? Oppure ami solo chi ti dà ragione e consideri "vermi" tutti gli altri?
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Cristo si è incarnato dal dio suo Padre come essere umano, e come figlio di quel suo Padre divino è risorto... e con lui la sua carne trasmutata in corpo Glorioso.
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Quindi anche tu, come sorella di Cristo, sarai trasmutata in corpo Glorioso e assunta in Cielo, mentre io, verme da cimiteri, mi ingozzerò di cadaveri per l'eternità! Ora tutto mi è chiaro! Grazie ancora.
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t'ha preso la mania di affibbiare a Cristo fratelli e sorelle, ora?
già non gradiva molto manco quelli della famiglia umana che si ritrovava.... figurati tutta una umanità di stronzi e cadaveri.
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46 Mentre Gesù parlava ancora alle folle, ecco sua madre e i suoi fratelli che, fermatisi di fuori, cercavano di parlargli. 47 E uno gli disse: «Tua madre e i tuoi fratelli sono là fuori che cercano di parlarti». 48 Ma egli rispose a colui che gli parlava: «Chi è mia madre, e chi sono i miei fratelli?» 49 E, stendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! 50 Poiché chiunque avrà fatto la volontà del Padre mio, che è nei cieli, mi è fratello e sorella e madre».
CARLO
Questo significa che Cristo non amava il prossimo suo come se stesso?
ideaprima

"se stesso" aveva da compiere una missione fondamentale: salvare l'umanità.
Ma se per umanità intendi umani deviati o staccati dall'armonia universale, e che portano l'umanità tutta a perdizione, allora no... non amava questa sorta di "umani" che in realtà umani non sono. Amava nello spirito del Padre suo.... che sarebbe pure nostro, se solo solo fossimo rimasti in tale spirito.
Hai anche solo idea di cosa significhi amare?
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2020-09-30 06:28:36 UTC
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ideaprima
t'ha preso la mania di affibbiare a Cristo fratelli e sorelle, ora?
già non gradiva molto manco quelli della famiglia umana che si ritrovava.... figurati tutta una umanità di stronzi e cadaveri.
CARLO
Cristo vedeva l'umanità come una massa di stronzi e cadaveri?
ideaprima

dove ho mai scritto questa cosa?
se Egli, e il Padre, avessero ritenuto che l'umanità fosse solamente ciò che hai detto, sarebbe bastato e basterebbe sterminare, annientandoli in un sol colpo, tutti quanti gli umani. Che senso avrebbe avuto lasciar sacrificare suo figlio come umano affinchè portasse la possibilità di salvezza a chi l'avrebbe intesa nel suo significato profondo?
Ti riesce tanto difficile e ingombrante rgionare secondo coerenza?
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2020-09-30 06:49:30 UTC
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Cristo è un simbolo, non un uomo reale. Quando l'uomo reale muore, invece, ciò che risorge è la sua anima, mentre il corpo non va in "cielo", ma al cimitero.
ideaprima
Al cimitero ci andrai tu... e non è certo la fine di tutto.... te la vuoi e te la tieni. Ma vedi di non tentare neppure di abbassare il Figlio di Dio al livello tuo che altro non sei se non verme da cimiteri.
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Ah...! ...E io, sciocco, ero lì ad illudermi che Dio stesso si fosse abbassato al mio livello di umano incarnandosi in Gesù, mio fratello e fratello di tutti gli umani!
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ascolti troppo Bergoglio.
Pure lui dimentica sempre che Cristo, figlio unigenito del dio suo Padre, si era incarnato umanamente perchè doveva fare la volontà del padre suo. Aveva una missione ben precisa da compiere.
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E qual era la sua missione?
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Chi gli era fratello lo amava... certo. Fratello nella volontà del Padre suo però.
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E tu lo ami? E' tuo fratello?
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Sei tu a doverti innalzare, cocco..... non Cristo a doversi abbassare al livello tuo di verme umano.
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E tu ti innalzi a lui? Ami il prossimo tuo come te stessa? Oppure ami solo chi ti dà ragione e consideri "vermi" tutti gli altri?
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Cristo si è incarnato dal dio suo Padre come essere umano, e come figlio di quel suo Padre divino è risorto... e con lui la sua carne trasmutata in corpo Glorioso.
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Quindi anche tu, come sorella di Cristo, sarai trasmutata in corpo Glorioso e assunta in Cielo, mentre io, verme da cimiteri, mi ingozzerò di cadaveri per l'eternità! Ora tutto mi è chiaro! Grazie ancora.
ideaprima
t'ha preso la mania di affibbiare a Cristo fratelli e sorelle, ora?
già non gradiva molto manco quelli della famiglia umana che si ritrovava.... figurati tutta una umanità di stronzi e cadaveri.
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Cristo vedeva l'umanità come una massa di stronzi e cadaveri?
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46 Mentre Gesù parlava ancora alle folle, ecco sua madre e i suoi fratelli che, fermatisi di fuori, cercavano di parlargli. 47 E uno gli disse: «Tua madre e i tuoi fratelli sono là fuori che cercano di parlarti». 48 Ma egli rispose a colui che gli parlava: «Chi è mia madre, e chi sono i miei fratelli?» 49 E, stendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! 50 Poiché chiunque avrà fatto la volontà del Padre mio, che è nei cieli, mi è fratello e sorella e madre».
CARLO
Questo significa che Cristo non amava il prossimo suo come se stesso?
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ideaprima

riguardo al quote del post cui dovrei ribattere a quanto dici (vedi qui sopra, ma non è il solo), estrapolato a comodo tuo a spezzoni da precedente/i post in cui io, ideaprima, sono intervenuta..... e poichè smanetti e ritagli a tuo comodo in quanto io precedentemente ho scritto...
ascolta bene, Carlo Pierini, o chi tu sia:
posta tutto per intero il contenuto del post, e dei post tutti, quotando per intero i miei interventi, pure quelli in risposta ai tuoi.... altrimenti, estrapolando qua e là frasette a tuo comodo dài a quanto io scrivo significato/i divers/i da quanto ho inteso esprimere... e mostri come mio un pensiero che non mi appartiene.
SPERO DI NON DOVERMI PIU' RIPETERMI IN TAL SENSO....... chiaro ????????

DEVO TORNARE A RICORDARTI LE LEGGI RIGUARDANTI I DIRITTI D'AUTORE ????
Carlo Pierini
2020-09-30 10:00:02 UTC
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Cristo è un simbolo, non un uomo reale. Quando l'uomo reale muore, invece, ciò che risorge è la sua anima, mentre il corpo non va in "cielo", ma al cimitero.
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Al cimitero ci andrai tu... e non è certo la fine di tutto.... te la vuoi e te la tieni. Ma vedi di non tentare neppure di abbassare il Figlio di Dio al livello tuo che altro non sei se non verme da cimiteri.
CARLO
Ah...! ...E io, sciocco, ero lì ad illudermi che Dio stesso si fosse abbassato al mio livello di umano incarnandosi in Gesù, mio fratello e fratello di tutti gli umani!
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ascolti troppo Bergoglio.
Pure lui dimentica sempre che Cristo, figlio unigenito del dio suo Padre, si era incarnato umanamente perchè doveva fare la volontà del padre suo. Aveva una missione ben precisa da compiere.
CARLO
E qual era la sua missione?
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Chi gli era fratello lo amava... certo. Fratello nella volontà del Padre suo però.
CARLO
E tu lo ami? E' tuo fratello?
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Sei tu a doverti innalzare, cocco..... non Cristo a doversi abbassare al livello tuo di verme umano.
CARLO
E tu ti innalzi a lui? Ami il prossimo tuo come te stessa? Oppure ami solo chi ti dà ragione e consideri "vermi" tutti gli altri?
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Cristo si è incarnato dal dio suo Padre come essere umano, e come figlio di quel suo Padre divino è risorto... e con lui la sua carne trasmutata in corpo Glorioso.
CARLO
Quindi anche tu, come sorella di Cristo, sarai trasmutata in corpo Glorioso e assunta in Cielo, mentre io, verme da cimiteri, mi ingozzerò di cadaveri per l'eternità! Ora tutto mi è chiaro! Grazie ancora.
ideaprima
t'ha preso la mania di affibbiare a Cristo fratelli e sorelle, ora?
già non gradiva molto manco quelli della famiglia umana che si ritrovava.... figurati tutta una umanità di stronzi e cadaveri.
CARLO
Cristo vedeva l'umanità come una massa di stronzi e cadaveri?
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46 Mentre Gesù parlava ancora alle folle, ecco sua madre e i suoi fratelli che, fermatisi di fuori, cercavano di parlargli. 47 E uno gli disse: «Tua madre e i tuoi fratelli sono là fuori che cercano di parlarti». 48 Ma egli rispose a colui che gli parlava: «Chi è mia madre, e chi sono i miei fratelli?» 49 E, stendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! 50 Poiché chiunque avrà fatto la volontà del Padre mio, che è nei cieli, mi è fratello e sorella e madre».
CARLO
Questo significa che Cristo non amava il prossimo suo come se stesso?
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ideaprima
riguardo al quote del post cui dovrei ribattere a quanto dici (vedi qui sopra, ma non è il solo), estrapolato a comodo tuo a spezzoni da precedente/i post in cui io, ideaprima, sono intervenuta..... e poichè smanetti e ritagli a tuo comodo in quanto io precedentemente ho scritto...
posta tutto per intero il contenuto del post, e dei post tutti, quotando per intero i miei interventi, pure quelli in risposta ai tuoi.... altrimenti, estrapolando qua e là frasette a tuo comodo dài a quanto io scrivo significato/i divers/i da quanto ho inteso esprimere... e mostri come mio un pensiero che non mi appartiene.
SPERO DI NON DOVERMI PIU' RIPETERMI IN TAL SENSO....... chiaro ????????
DEVO TORNARE A RICORDARTI LE LEGGI RIGUARDANTI I DIRITTI D'AUTORE ????
CARLO
Sei fuori di cotenna!
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2020-09-30 12:21:27 UTC
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Post by Carlo Pierini
CARLO
Sei fuori di cotenna!
ideaprima

ma va' a nasconderti

Loris Dalla Rosa
2020-09-25 11:05:11 UTC
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perche` Democrito guardi il fringuello che hai nel corbello, ma non la mucca che hai nell`androne?
Questa te l'ha suggerita Bersani, ammettilo!:-)

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Massimo 456b
2020-09-25 11:50:58 UTC
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Che interesse filosofico puo` avere stabilire se l`origine del fringuello e` piu` o meno casuale, quando l`universo nella sua intierezza (cio` che e` e che ci e`) non lo e` affatto? l`universo e` forse infatti originato dall`aggregazione casuale di un nulla pre(non)esistente? e anche se non avesse avuto origine, ma esistesse da sempre, a maggior ragione non poteva essere diverso da quello che e` sempre stato.
Che cosa toglie quindi la presunta accidentalita` del fringuello alla necessita` dell`universo? perche` Democrito guardi il fringuello che hai nel corbello, ma non la mucca che hai nell`androne?
Il caso non e' causa di nulla.
La mancanza di causa comporta una mancanza di effetti.
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