Discussione:
Cos'è il Plasticismo Evolutivo?
(troppo vecchio per rispondere)
Carlo Pierini
2020-09-08 15:34:00 UTC
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<<Il Plasticismo Evolutivo è una nuova ipotesi sull'evoluzione delle specie viventi presentata, nel 2009, dal dr. Pellegrino De Rosa, scrittore e agronomo italiano.
Secondo tale ipotesi la spinta evolutiva sarebbe costituita da una presunta azione ideoplastica e mutagena della psiche degli individui sul complesso genetico (genoma ed epigenoma) delle loro cellule riproduttive.

- È una ipotesi evoluzionistica o creazionistica?

È una ipotesi evoluzionistica e "ideoplastica", poiché ipotizza che le mutazioni evolutive siano causate dalla volontà dell'individuo, e presenta alcuni punti in comune sia con le teorie evoluzionistiche classiche (Darwinismo e Lamarckismo) che con l'”Intelligent Design”.

- È una teoria scientifica?

È una teoria perfettamente conforme con i dati della paleontologia e della scienza. E’ caratterizzata da un approccio multidisciplinare: essa parte da precise osservazioni ecologiche e naturalistiche (rapido-mimetismo dei “sepiidae”, cripto-mimetismo dei “phasmidae”, presunta mente collettiva degli insetti sociali) e poi compie alcuni collegamenti con la genetica, con le scienze cognitive e con la filosofia.
Per tentare di spiegare, poi, alcuni particolari aspetti teorici fa riferimento ad alcuni settori di frontiera, come la “quantum biology” e la “plant neurobiology”.

- In cosa si differenzia dal Darwinismo?

Il Plasticismo Evolutivo, come il neo-Darwinismo, accetta le numerose evidenze fossili e genetiche, e concorda con il fatto che le specie viventi si siano evolute e che ancora si possano evolvere, e ammette che la selezione naturale conduce all'affermazione e alla sopravvivenza degli individui "più adatti".
Tuttavia, fa notare, in primo luogo, che la selezione naturale agisce solo dopo che la mutazione evolutiva è già intervenuta e, in secondo luogo, che il neo-Darwinismo non spiega in maniera convincente come tali individui "più adatti" si siano formati.
Infatti, il Plasticismo Evolutivo ipotizza che non sia il cieco "caso" a produrre le mutazioni evolutive, ma che esse siano causate direttamente dall'azione ideoplastica della psiche degli individui sul loro stesso materiale genetico, non solo condizionandone l'espressione ma giungendo addirittura a produrre dei nuovi geni.

- Cosa differenzia il Plasticismo Evolutivo dal Lamarckismo?

Entrambe le teorie partono dal presupposto che le specie viventi non si siano evolute casualmente, ma a causa di una loro precisa necessità o desiderio di adattamento.
Tuttavia, mentre il Lamarckismo attribuisce l'evoluzione esclusivamente a un'azione di tipo somatico (uso e non uso di parti del corpo) da parte dell'individuo (es. allungamento del collo della giraffa), il Plasticismo Evolutivo l'attribuisce a un'azione ideoplastica, di natura dichiaratamente psichica, che agirebbe tramite meccanismi quantistici, sia di natura ondulatoria (pattern interferenti, collasso della funzione d'onda, ecc.) sia di natura non-locale (paradigmi olografici di Bohm e Pribram).
Il Lamarckismo, inoltre, non spiega come le caratteristiche acquisite a livello somatico si possano trasferire alla discendenza, mentre il Plasticismo Evolutivo suppone che l'azione ideoplastica della psiche causi direttamente le corrispondenti mutazioni nel genoma e nell'epigenoma delle cellule riproduttive.
Infine, il Lamarckismo non riesce a spiegare la comparsa di caratteri evolutivi non condizionati dall'uso o dal non uso di parti del corpo (es. mantello mimetico della giraffa, forma dell'insetto-foglia), mentre il Plasticismo Evolutivo lo spiega in maniera esauriente.

- Quali sono i rapporti tra la genetica e il Plasticismo Evolutivo?

Il Plasticismo Evolutivo ammette totalmente gli effetti dei geni (e dei meccanismi epigenetici) sull'espressione dei caratteri fenotipici, nonché gli effetti delle manipolazioni e delle terapie
genetiche sugli esseri viventi, ma considera i geni più il veicolo che la sorgente dell'evoluzione.

- Come sono collegati Plasticismo Evolutivo e mimetismo?

Si tratta di un collegamento fondamentale. Infatti, la teoria del Plasticismo Evolutivo è stata elaborata dall'autore proprio in seguito alle osservazioni da lui condotte sugli organismi mimetici, in particolare sugli insetti-foglia e sulle seppie.
Sccondo l’autore, l'azione rapido-mimetica delle seppie (che si adeguano istantaneamente al colore del fondale marino) ha la stessa origine psichica e ideoplastica dell'azione cripto-mimetica degli insetti-foglia (che hanno assunto stabilmente la forma ed il colore delle foglie del loro habitat). Con la sola differenza che, nel secondo caso, gli individui hanno trovato il modo di fissare l'adattamento nei geni delle loro cellule germinali. In conclusione, l'azione mimetica, supposta di natura quantistica, sarebbe molto simile al processo che conduce alle mutazioni evolutive.
L'evoluzione, pertanto, non sarebbe altro che "una volontà che prende forma".

- Questo ipotetico processo potrebbe, forse, spiegare come un organismo si adegua alle forme già presenti in natura, alle quali la psiche si potrebbe ispirare, ma come potrebbe spiegare la comparsa di nuove forme e funzioni?

Accedendo alle informazioni conservate in quella dimensione fisica che Bohm chiama "implicate order", Platone "Iperuranio" o "Mondo delle idee", ed Hegel "spirito" o "idea fuori del sé" (cfr. “Fenomenologia dello Spirito). Ciò potrebbe spiegare anche come l'orchidea “Ophris apifera” abbia sviluppato il suo tepalo inferiore simile, per forma, colore, dimensione, peluria e odore, a quello dell'addome di un'ape, per attirarle e favorire l'impollinazione, e, oltre a ciò, anche la natura degli istinti>>. [PELLEGRINO DE ROSA: L’evoluzione ideoplastica delle specie viventi - pg. 53]
ansiagorod@pirlmail.com
2020-09-08 16:57:07 UTC
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Post by Carlo Pierini
evolutiva è già intervenuta e, in secondo luogo, che il
neo-Darwinismo non spiega in maniera convincente come tali
individui "più adatti" si siano formati.
Fossi malizioso direi che questo punto nodale della questione è
introdotto in modo sommesso, quasi come un 'en passant' in modo
da passare inosservato, però è il punto centrale: non è affatto
vero che non ci siano spiegazioni convincenti e ci si ritrova a
seguire i bizzarri ragionamenti quasi con un'assenso implicito.
Invece va provato che le attuali teorie sono carenti
nell'ottica di quella che si va a proporre.

La teoria dell'agronomo è proposta su questo assunto,
altrimenti non avrebbe avuto senso proporre un altra teoria. E
tanto per cominciare perchè dovrebbe essere un problema se la
pressione selettiva avviene a mutazione effettuata? E' così
semplice eppure non riesco a comprendere perchè a tanta gente
non vada giù: si verificano N variazioni, gli individui con
quelle sfavorevoli muoiono prima e quindi ci sono meno
esemplari con la mutazione inadatta, il contrario avviene per
quelle 'premiate' dall'ambiente. Cosa c'è di più semplice? Non
richiede nessuna teleonomia psichica o altre ipotesi
addizionali come quelle richieste dalla teoria 'alternativa'.
Mi pare che tu fossi un gran simpatizzante del rasoio di
Occam..........

Comunque non intendo polemizzare; ho risposto perchè trovo
sleale introdurre surrettiziamente argomenti-pilastro come
quello della presunta mancanza di potere esplicativo come una
piccola parentesi in un lungo discorso...............

Aiutatemi, la PNN non vuole volare.......................
Carlo Pierini
2020-09-08 18:54:03 UTC
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Post by ***@pirlmail.com
Post by Carlo Pierini
il neo-Darwinismo non spiega in maniera convincente come
tali individui "più adatti" si siano formati.
ANSIA
non è affatto
vero che non ci siano spiegazioni convincenti e ci si ritrova a
seguire i bizzarri ragionamenti quasi con un'assenso implicito.
CARLO
Il darwinismo spiega solo la sopravvivenza del più adatto, ma non il perché di quella particolare forma organica, di quella precisa struttura biologica del più adatto.
L'anno scorso, in questo NG, ancor prima di leggere gli scritti di P. De Rosa, io proposi l'ipotesi di una evoluzione *archetipica* delle specie, caratterizzata dal passaggio "saltazionale" (si veda Gould) da un archetipo biologico ad uno più adatto secondo modalità "ideoplastiche" quasi identiche a quelle proposte dalla tesi di De Rosa. E, siccome gli archetipi coincidono concettualmente con le Idee iperuranie platoniche, mi ha sorpreso non poco che anche lui, il De Rosa, spieghi la comparsa di nuove specie nello stesso modo, cioè grazie all'azione <<...di quella dimensione fisica che Bohm chiama "implicate order", Platone "Iperuranio" o "Mondo delle idee", ed Hegel "spirito" o "idea fuori del sé" (cfr. “Fenomenologia dello Spirito).
Post by ***@pirlmail.com
ANSIA
tanto per cominciare perchè dovrebbe essere un problema se la
pressione selettiva avviene a mutazione effettuata?
CARLO
L'unico problema è che i darwinisti sostengono che è la selezione naturale che guida il processo evolutivo da una specie alla successiva. Se invece la selezione agisce su specie già formate, non guida un bel niente, ma si limita a eliminare le specie meno adatte.
Post by ***@pirlmail.com
ANSIA
E' così
semplice eppure non riesco a comprendere perchè a tanta gente
non vada giù: si verificano N variazioni, gli individui con
quelle sfavorevoli muoiono prima e quindi ci sono meno
esemplari con la mutazione inadatta, il contrario avviene per
quelle 'premiate' dall'ambiente. Cosa c'è di più semplice? Non
richiede nessuna teleonomia psichica o altre ipotesi
addizionali come quelle richieste dalla teoria 'alternativa'.
CARLO
Questa non è una spiegazione semplice, ma infantile; e soprattutto funzionale all'ideologia determinista-materialista che ormai fa acqua persino in fisica. Del resto se osservo delle specie come queste:

Insetto-foglia 1
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Insetto-foglia 2
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Insetto-foglia 3
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Insetto-stecco marrone
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Insetto-stecco verde
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Insetto-stecco arricciato
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Geco su ramo
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Bruco su ramo
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Bruco su tronco
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Ragno su cardo
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Ragno su fiore
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...l'ultima cosa che penso è che esse si siano formate per somma di mutazioni casuali, mentre il primo pensiero è invece l'esistenza di una qualche forma di intenzionalità. Per cui mi chiedo: che prove ci sono che si tratti di mutazioni casuali? La risposta è: NESSUNA PROVA!. Allora l'ipotesi di Pierini-De Rosa è più che legittima.
uniposta
2020-09-09 11:48:20 UTC
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13:48 mer09set2020
°.
https://fcku.it/it.cultura.filosofia/thread/5525507#5525817
https://fcku.it/it.cultura.filosofia/thread/5525507
https://groups.google.com/forum/#!topic/it.cultura.filosofia/OBOZIOv8ThM
https://groups.google.com/forum/#!forum/it.cultura.filosofia
_-
Post by Carlo Pierini
Il darwinismo spiega solo la sopravvivenza del più adatto,
ma non il perché di quella particolare forma organica,
di quella precisa struttura biologica del più adatto.
^^
* Più che altro, è che a livello biologico non è possibile produrre
una quantità tale di forme da far poi lasciare, al suo interno,
quella adatta a sopravvivere tra milioni di altre. Servono varie
generazioni per il ricambio di una sola, e il tempo a disposizione
è troppo limitato per poter produrre e "vagliare" tutte le forme
-_
uniposta
2020-09-09 11:20:20 UTC
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13:20 mer09set2020
°.
https://fcku.it/it.cultura.filosofia/thread/5525507
https://groups.google.com/forum/#!topic/it.cultura.filosofia/OBOZIOv8ThM
https://groups.google.com/forum/#!forum/it.cultura.filosofia
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<<Il Plasticismo Evolutivo[.......]
- È una ipotesi evoluzionistica o creazionistica?
^^
* E' un'altra visione egoistica delle cose, che di nuovo considera
noi enti unici, e le cellule e la materia al nostro servizio,
un "pongo" da plasmare a nostro piacimento e null'altro.
- E quindi, comunque, no, non è creazionistica.
- Non ho altro da dire
-_
Carlo Pierini
2020-09-09 11:54:49 UTC
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Post by uniposta
13:20 mer09set2020
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https://fcku.it/it.cultura.filosofia/thread/5525507
https://groups.google.com/forum/#!topic/it.cultura.filosofia/OBOZIOv8ThM
https://groups.google.com/forum/#!forum/it.cultura.filosofia
_-
<<Il Plasticismo Evolutivo[.......]
- È una ipotesi evoluzionistica o creazionistica?
^^
* E' un'altra visione egoistica delle cose, che di nuovo considera
noi enti unici, e le cellule e la materia al nostro servizio,
un "pongo" da plasmare a nostro piacimento e null'altro.
- E quindi, comunque, no, non è creazionistica.
- Non ho altro da dire
CARLO
Questa teoria si riferisce a TUTTE le specie viventi, non solo alla specie "homo sapiens". Quindi il suo significato è l'esatto contrario di quello che gli attribuisci tu.
uniposta
2020-09-09 12:29:01 UTC
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14:29 mer09set2020
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https://fcku.it/it.cultura.filosofia/thread/5525507#5526890
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Post by Carlo Pierini
Questa teoria si riferisce a TUTTE le specie viventi, non solo
alla specie "homo sapiens". Quindi il suo significato
è l'esatto contrario di quello che gli attribuisci tu.
^^
* Non mi riferivo ai soli umani, lo stesso principio egoistico
(e fondamentalmente solipsistico, anche nelle azioni di gruppo) viene
applicato a tutte le specie viventi. E' una finta armonia di comodo,
per i comodi egoistici di qualcuno che vuole star nel guscio, e
allora si mette a inventarsi tutto un marchingegno a tale scopo
-_
Carlo Pierini
2020-09-09 13:10:35 UTC
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Post by uniposta
14:29 mer09set2020
°.
https://fcku.it/it.cultura.filosofia/thread/5525507#5526890
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Post by Carlo Pierini
Questa teoria si riferisce a TUTTE le specie viventi, non solo
alla specie "homo sapiens". Quindi il suo significato
è l'esatto contrario di quello che gli attribuisci tu.
^^
* Non mi riferivo ai soli umani, lo stesso principio egoistico
(e fondamentalmente solipsistico, anche nelle azioni di gruppo) viene
applicato a tutte le specie viventi. E' una finta armonia di comodo,
per i comodi egoistici di qualcuno che vuole star nel guscio, e
allora si mette a inventarsi tutto un marchingegno a tale scopo
CARLO
Ti riferisci a Darwin? :-)

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